luigi di maio carige

QUI SALTA IL BANCO - SI COMPLICA IL SALVATAGGIO DI CARIGE: BOCCIATA LA PROPOSTA DELLE CASSE DI TRENTO - ORA LA BCE POTREBBE VALUTARE LA LIQUIDAZIONE COATTA SUL MODELLO DELLE BANCHE VENETE A MENO CHE IL FONDO INTERBANCARIO PER LA TUTELA DEI DEPOSITI (FITD) NON SI FACCIA CARICO DELL'INTERA OPERAZIONE DA SOLO…

Gilda Ferrari per “la Stampa”

 

carige 9

Il salvataggio di Carige si complica e il rischio di liquidazione coatta o di risoluzione da parte di Bce torna all' orizzonte, a meno che, come viene ipotizzato da Roma, il Fondo Interbancario per la tutela dei depositi (Fitd) non si faccia carico dell' intera operazione «da solo». Ieri lo Schema Volontario del Fondo presieduto da Salvatore Maccarone ha deliberato la conversione in azioni del bond da 320 milioni, ma le condizioni poste dal partner industriale - Cassa Centrale Banca (Ccb) - sono giudicate «irricevibili».

 

matteo salvini luigi di maio

Essendo Trento l' architrave del salvataggio - il gruppo del credito cooperativo entrerebbe con il 9,9% in Carige, per poi salire acquistando le quote che il Fitd venderà - l' intera struttura dell' operazione vacilla. Secondo fonti finanziarie «Bce potrebbe avere già predisposto per dovere di ufficio» il piano alternativo alla soluzione di mercato, e cioè la risoluzione della banca con l' intervento del Single resolution board. Parallelamente, resta teoricamente in campo anche la liquidazione coatta sul modello delle Venete, che Bper ha evocato nei giorni scorsi ma che il governo non sembra propenso a finanziare. Altre fonti vicino al dossier ieri in serata sostenevano invece che, dopo lo strappo, le posizioni di Fitd e Ccb si fossero riavvicinate.

 

carige 8

Oggi si riunisce il cda di Ccb. Le ultime notizie confermano quanto anticipato dal Secolo XIX nei giorni scorsi e cioè che Trento ha posto stringenti condizioni alla sua partecipazione all' aumento di capitale. Richieste che per il Fitd sono «irricevibili». Tra le condizioni poste c' è la richiesta di uno sconto del 90% sull' opzione call per rilevare le quote del Fondo e la possibilità di esercitarla a 4 anni, un arco di tempo troppo lungo per l' Interbancario che invece vorrebbe uscire da Carige entro massimo un anno e mezzo.

 

 Con l' aggiunta che il Fitd dovrebbe farsi carico nel frattempo dei fabbisogni di capitale. Il Fondo formalizzerà al cda di oggi di Ccb che le richieste pervenute - tra cui figurano la garanzia sull' inoptato degli attuali soci da parte del Fitd, prerogative sulla governance, la garanzia di un accordo con i sindacati - non sono accettabili. Nel caso in cui la holding del credito cooperativo non dovesse rivedere le sue posizioni, il Fitd, riferisce l' Ansa, «potrebbe procedere al salvataggio di Carige da solo».

bankitalia big

 

L' aumento è confermato in 900 milioni, di cui 700 milioni cash e 200 milioni di obbligazioni destinate in parte alle due banche pubbliche Credito Sportivo, MedioCredito Centrale (Mcc) e in parte al mercato. I 313 milioni (su 320) del bond che lo Schema ha deliberato di convertire in azioni vanno a sottrarsi ai 700 milioni cash. Cassa Centrale è stata individuata come partner industriale, indiscrezioni dicono su pressing di Bankitalia: dovrebbe versare 70 milioni per acquistare una quota iniziale del 9,9%, da incrementare in una seconda fase comprando le quote del Fitd. Su prezzi e tempi, tuttavia, le parti hanno debuttato su posizioni distanti.

 

BPER BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA

Oggi i fari sono su Trento, mentre a Genova resta silente il primo azionista di Carige, Malacalza Investimenti (27,6%). «Un silenzio apparentemente coerente con l' approccio della famiglia, che di solito si pronuncia all' ultimo momento dopo aver visto le carte in tavola - commenta una fonte vicino al dossier -. È possibile che le trattative siano ancora in fase preliminare, anche perché l' operazione non è ancora delineata».

 

Anche sul fronte MedioCredito e Credito Sportivo i passi avanti sono pochi: primo non ha ancora convocato il cda, il secondo si è limitato a prendere atto ieri del parere legale che sancisce la possibilità per la banca del credito allo sport di sottoscrivere una parte del nuovo bond Carige.

-

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…