1. QUANDO IL SINDACO DI SIENA HA TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI FRANCESCO PIZZETTI, PER SOSTITUIRE GABRIELLO MANCINI ALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE MONTEPASCHI, I CONTRADAIOLI HANNO APERTO IL VOCABOLARIO DELLE INVETTIVE TOSCANE 2. IN EFFETTI PIZZETTI NON È DEL TUTTO ESTRANEO AL CERCHIO MAGICO CHE HA GOVERNATO LA CITTÀ INCROCIANDO LE SORTI DELLA BANCA PIÙ ANTICA D’ITALIA CON GLI INTERESSI DELLA CURIA, DELLA POLITICA E SOPRATTUTTO DELLA MASSONERIA LOCALE 3. A QUESTO PUNTO I CONTRADAIOLI ASPETTANO LUNEDÌ PROSSIMO PER FESTEGGIARE L’ARRIVO DI ANTONELLA MANSI, 39ENNE PIUTTOSTO CARINA, NEL VERTICE DI CONFINDUSTRIA, CHE POTREBBE ROMPERE CON LA SUA PRESENZA IL GROVIGLIO ARMONIOSO

DAGOREPORT

I contradaioli di Siena che siedono nei bar di piazza del Campo se ne fregano altamente della sorte di Matteuccio Renzi che per il solo fatto di essere il sindaco di Firenze è da considerare un emerito bischero.

La loro attenzione si è concentrata per tutto agosto sulla battaglia per sostituire Gabriello Mancini, il ragioniere dell'Asl che per meriti politici ha occupato dal 2006 la poltrona di presidente della Fondazione MontePaschi. Quando il sindaco Bruno Valentini ha tirato fuori dal cilindro il nome di Francesco Pizzetti, i contradaioli hanno aperto il vocabolario delle invettive toscane perché hanno pensato che l'eventuale nomina di questo giurista alessandrino, classe 1946 che per sette anni è stato presidente dell'Autorità per la Privacy, non avrebbe rappresentato una svolta significativa.

In effetti Pizzetti, che bazzica la politica dal 1987 quando era consigliere costituzionale del presidente Goria e poi di Romano Prodi, non è del tutto estraneo al cerchio magico che ha governato la città incrociando le sorti della banca più antica d'Italia con gli interessi della curia, della politica e soprattutto della massoneria locale.

I contradaioli non hanno alcuna prova che Pizzetti abbia rapporti con il mondo dove i soldi, la croce e il compasso sono gli strumenti che regolano gli affari, ma arricciano il naso quando ricordano che il professore di diritto costituzionale ha collaborato strettamente per varare le leggi di Franco Bassanini e, prima ancora dal '90 al '91, è stato vicesindaco di Torino nella giunta di quel gran massone che era il liberale Valerio Zanone.

Comunque a mettere una zeppa sulla sua candidatura ci ha pensato per primo proprio il suo sponsor, il sindaco Bruno Valentini, lo stesso che a metà luglio è stato aggredito per la strada da un professore in pensione già noto alla polizia per le sue stravaganze che lo ha preso per il naso torcendoglielo tre volte con un dolore terribile.

Da quel momento l'olfatto di Valentini si è sicuramente appannato e questa è forse la ragione per cui ha buttato nella mischia prematuramente il povero Pizzetti che da parte sua si è precipitato a prendere la residenza a Siena per aumentare le sue credenziali in vista della presidenza della Fondazione.

La mossa non è piaciuta ai contradaioli, a una parte del Pd, e probabilmente ad Alessandro Profumo che non vuole avere tra i piedi personaggi che possano in qualche modo influenzare la politica della banca. Non a caso l'ex-boyscout genovese approdato a MontePaschi ha dato fuori di testa quando il sindaco Valentini si è lasciato sfuggire di bocca l'eventualità che a sostenere il rilancio dell'Istituto possano intervenire altri azionisti. Alla luce di questi movimenti maldestri del sindaco, e le chances di Pizzetti sono calate in maniera vertiginosa.

A questo punto i contradaioli aspettano lunedì prossimo per festeggiare l'arrivo di una donna 39enne piuttosto carina che potrebbe rompere con la sua presenza il groviglio armonioso.

La signora in questione è Antonella Mansi, un tipino disinvolto e spiritoso che è entrata nel vertice di Confindustria con l'incarico di curare l'organizzazione. A volerla è stato Giorgio Squinzi che la conosceva da tempo per le sue qualità come direttore commerciale della Nuova Solmine di Scarlino in provincia di Grosseto. Tra l'altro la Mansi nell'aprile dell'anno scorso è stata nominata presidente della Banca Federico Del Vecchio, una piccola cassaforte della borghesia fiorentina che fa parte del Gruppo Banca Etruria.

A queste credenziali si aggiunge il Cavalierato del lavoro concesso da Napolitano. Per i contradaioli che negli ultimi due anni hanno assistito allo spettacolo indecente della loro banca devastata da scandali, il Palio della Fondazione deve andare a una donna. Solo in questo modo sarà possibile rompere il cerchio magico nel quale massoni, ecclesiastici e politici hanno sguazzato a piacimento.

 

bruno valentini FRANCESCO PIZZETTI Francesco Pizzetti phMarinoPaoloni MUSSARI MARCEGAGLIA MANSI FRANCESCO PIZZETTI Antonella Mansi Francesco Pizzetti phMarinoPaoloni Alessandro Profumo antonella mansi E MONTEZEMOLO

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