alitalia ultima spiaggia alitalia ultima spiaggia

SLITTA DI 60 GIORNI IL FUNERALE DI ALITALIA – I DUE MESI DI TEMPO CONCESSI DALLE BANCHE SONO UN PANNICELLO CALDO DI FRONTE ALLA CRISI DELLA COMPAGNIA – E ALL’ORIZZONTE SI PROFILA LUFTHANSA – PER SCONGIURARE L’ARRIVO DEI TEDESCHI PREVISTE CURE DA CAVALLO: SI PARLA DI 1500 LICENZIAMENTI

 

Ugo Bertone per Libero Quotidiano

 

james hogan etihad 7james hogan etihad 7

James Hogan, grande appassionato di rugby, si giocherà tutto nell' ultima mèta. Ma gli ostacoli che il numero uno di Etihad dovrà superare per convincere gli azionisti di Abu Dhabi di esser l' uomo giusto per risanare Alitalia (assieme alla tedesca Air Berlin che non brilla di sicuro) sembrano più insuperabili della difesa degli All Blacks,i rivali storici degli australiani.

 

Fuor di metafora ieri Hogan, manager vincente finché non è incappato nell' affare Alitalia, ha evitato il licenziamento in tronco, già annunciato dai giornali del Golfo e dal tedesco Die Handelsblatt, per il rotto della cuffia. I soci, sia la compagnia del Golfo che le banche italiane, cioè Intesa ed Unicredit, hanno convenuto di deliberare un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder, società di leasing aereo, fornitori, società di distribuzione e sindacati, allo scopo di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi.

MONTEZEMOLO HOGANMONTEZEMOLO HOGAN

 

E, tanto per dimostrare che si fa sul serio (come spesso non è successo nella storia della compagnia di bandiera), una nota avverte che questo è l' unico modo per garantire il sostegno di lungo termine di soci e istituti finanziari e assicurare così la sostenibilità dell' azienda. La testa di Hogan, dunque, resta appoggiata alla ghigliottina. E gli fa compagnia l' amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, il manager cui tocca la missione di convincere gli attori della crisi infinita a collaborare.

 

I prossimi due mesi - ha dichiarato - sono cruciali. È di vitale importanza - ha aggiunto - che il personale della compagnia e i principali stakeholder, quali i partner commerciali, i fornitori e i sindacati, accettino e facciano propri i cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno. Solo così potremo ottenere un successivo e significativo finanziamento da parte degli azionisti, senza il quale Alitalia non avrà futuro. Non ci vuole molto a capire che tra i cambiamenti radicali figurano robusti tagli ai costi, a partire dal personale. Si parla di 1.500.

cramer ball luca di montezemolocramer ball luca di montezemolo

 

Ma forse è ancora più urgente garantire l' aumento della produttività, il rafforzamento delle attuali partnership con altre compagnie (in cui finora Alitalia fa la parente povero) e la ricerca di nuovi accordi. Ancor più importante sarà lo sviluppo di un nuovo modello di business: più peso al network dei voli a lungo raggio, una nuova filosofia per i voli a corto e medio raggio, che però esigono che siano rispettate le promesse su Linate fatte al momento dell' ingresso di Etihad nella compagnia italiana.

 

Riuscirà Ball a fare in 60 giorni quello che finora non è riuscito a nessuno dei manager che l' ha preceduto? Dalla sua mister Ball ha una carta importante: la disperazione. E' fondamentale - ha detto rivolto ai sindacali - prendere atto del fatto che le riduzioni sono necessarie se vogliamo che questa azienda sopravviva. Ma non è detto che sia sufficiente: Abbiamo fatto progressi in questi anni, ma non è sufficiente: il mercato aereo è spietato.

Piloti AlitaliaPiloti Alitalia

 

Anche perché nei cieli si intravvede l' aquila di Lufthansa, che ha già siglato un accordo commerciale con Air Berlin, l' altra compagnia che, assieme ad Alitalia, doveva far da piattaforma per lo sbarco in Europa di Etihad. Intanto, il ministro Graziano Del Rio si mostra disponibile: Noi non abbiamo ancora visto il piano industriale, abbiamo visto solo le direttrici. Parliamo di perdite importanti, è evidente che c' è bisogno di una strategia diversa. Quando saranno pronti, saremo pronti a discuterne e a collaborare". Ma il tempo corre: 60 giorni sono pochi.

 

Ultimi Dagoreport

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…