donald trump - petrolio

LA TRANSIZIONE GREEN PUÒ ATTENDERE (COSTA TROPPO) – I COLOSSI DELL’ENERGIA TORNANO A INVESTIRE SULLE FONTI FOSSILI – I NUOVI PIANI DI EXXON, SHELL, EQUINOR E BP METTONO IL PETROLIO E GLI IDROCARBURI AL CENTRO DELLE LORO STRATEGIE, MENTRE VANNO IN PAUSA MOLTI DEI PROGETTI SU RINNOVABILI E TAGLIO DELLE EMISSIONI DI CO2 – E CON IL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA IL GREGGIO SARÀ SEMPRE PIÙ CENTRALE NELL’ECONOMIA USA…

Estratto dell’articolo di Sofia Fraschini per “Avvenire”

 

PRODUZIONE DI PETROLIO

La rivoluzione verde può attendere. Almeno per alcuni colossi mondiali dell’energia come Exxon, Shell, Equinor e Bp. Il petrolio resta al centro per la società americana ed è un rimpianto per gli altri gruppi che hanno tentato di cavalcare la transizione energetica, ma ora avviano una mezza retromarcia disattendendo completamente gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti. D’altra parte, che tirasse un’aria poco favorevole allo sforzo green europeo lo si era capito già alla Cop26 del 2021. […]

 

Secondo la Iea, la domanda globale di carbone crescerà dell'1% nel 2024, raggiungendo il massimo storico di 8,77 miliardi di tonnellate. A livello regionale, la domanda di carbone in Cina dovrebbe crescere dell'1% nel 2024 per raggiungere i 4,9 Bt (miliardi di tonnellate), un altro record.

 

EXXON MOBILE

L'India è pronta a vedere una crescita della domanda di oltre il 5% a 1,3 Bt, un livello che solo la Cina ha raggiunto in precedenza. Nell'Unione Europea e negli Stati Uniti, la domanda di carbone continua a diminuire, ma a un ritmo significativamente più lento. È sulla buona strada per diminuire rispettivamente del 12% e del 5% quest'anno, rispetto al 23% e al 17% del 2023.

 

In questo scenario, fanno rumore però molti dietrofront industriali. La major americana Exxon, nel suo ultimo piano industriale ha proposto di aumentare la produzione complessiva di petrolio e gas che dovrebbe raggiungere i 5,4 milioni di bpd (barili al giorno), con un aumento di circa il 18% rispetto agli attuali 4,58 milioni di bpd.

 

PETROLIO - QUOTAZIONI

Il colosso dell’oil&gas ha dichiarato di aspettarsi che la do-manda di greggio rimanga sopra i 100 milioni di barili al giorno fino al 2050, simile ai livelli odierni, una previsione del 25% in più rispetto al principale rivale europeo Bp. La società ha anche dipinto una visione più cupa sulle riduzioni delle emissioni globali di carbonio. I progressi nella tecnologia consentiranno riduzioni delle emissioni solo dopo il 2029.

 

Nel nuovo piano da 140 miliardi di dollari al 2030, quindi Exxon prevede di produrre 4,3 milioni di barili di petrolio e gas al giorno quest’anno, il 30% in più rispetto alla produzione attuale del principale rivale statunitense Chevron. […]

 

ROYAL DUTCH SHELL

In Europa, in parallelo, tre grandi aziende petrolifere hanno deciso di ridimensionare considerevolmente i loro investimenti nelle Fer. La britannica Bp, la norvegese Equinor e l’olandese Shell si sono trovate concordi nel decidere di dirottare i loro fondi nuovamente sul petrolio, mettendo in stand-by gli obiettivi ambientali.

 

Uno scenario previsto da Mario Draghi che, nel suo report sull’Europa, aveva previsto come «la perdita di competitività avrebbe avuto come inevitabile prezzo da pagare la rinuncia ad importanti obiettivi, sia climatici sia di crescita economica».

 

DONALD TRUMP - PETROLIO

Nel dettaglio, il gruppo inglese - che era stato tra i primi ad avere grandi ambizioni verdi - punta a vendere le proprie attività nel settore dell’energia solare ed eolica, oltre a rallentare i propri investimenti nei 18 progetti destinati alla produzione di idrogeno. L’azienda nel 2020 aveva annunciato un taglio della produzione di petrolio del 40% entro il 2030 rispetto ai volumi del 2019.

 

A cui si affiancavano, sempre al 2030, investimenti decuplicati in asset low carbon, stop alle nuove esplorazioni di giacimenti fossili in nuovi Paesi, taglio del 3035% delle emissioni operative e del 35-40% nel segmento upstream. […]

 

Come Bp, anche la compagnia olandese ha ridotto i propri investimenti nelle attività a basse emissioni di CO2: non ridurrà le emissioni di anidride carbonica del 45% entro il 2030, ponendosi il 2050 come obiettivo più ampio.

 

miniere di carbone in cina 7

Un ritorno al passato dall’ esito incerto che potrebbe avere nuove stagioni con la politica americana di Donald Trump. A guidare le politiche energetiche Usa sarà Chris Wright: un petroliere che enfatizza il ruolo dei combustibili fossili nel progresso economico dell’umanità e le cui parole-chiave sono «energy dominance » e «drill, baby, drill».

cina petroliominiere di carbone in cina 6

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…