cdp cafonalino

CAFONALINO - CASSA DEPOSITI E PRESTITI GUIDATA DA DARIO SCANNAPIECO APPROVA IL PIANO STRATEGICO 2022-24: SI PREVEDE DI IMPEGNARE RISORSE PER 65 MILIARDI, A SOSTEGNO DI INVESTIMENTI ATTIVABILI PREVISTI A 128 MILIARDI - ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE C'ERANO IL MINISTRO DELL'ECONOMIA DANIELE FRANCO, IL PRESIDENTE DI CDP GORNO TEMPINI, FRANCESCO PROFUMO E… - FOTO

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

luca greco e alessandro zerboni foto di bacco

(Adnkronos) - Cassa Depositi e Prestiti ha approvato il proprio piano strategico 2022-24 che individua quattro aree prioritarie - cambiamento climatico, crescita inclusiva, sostegno alle filiere produttive, innovazione e digitalizzazione - e prevede una trasformazione dell'operatività che si svilupperà su tre grandi pilastri: analisi settoriale, advisory e assistenza tecnica, funzione di Istituto Promozionale di Sviluppo.

 

marco santarelli foto di bacco 1

Nel Piano si prevede di impegnare risorse per 65 miliardi (+5%), a sostegno di investimenti attivabili previsti a 128 miliardi (+14%). Lo si legge nella nota diffusa da Cdp che, fra gli assi portanti del nuovo Piano, prevede il rafforzamento dei criteri di selettività e dei principi ESG nella valutazione e selezione dei progetti.

 

il ministro del tesoro daniele franco foto di bacco

Quanto al portafoglio equity diretto - si legge - questo "avrà natura di stabilità (partecipazioni strategiche) e carattere rotativo (interventi di scopo). L’impegno nell’immobiliare, anche con le Fondazioni di origine bancaria, punterà su rigenerazione urbana e social, senior e student housing".

 

giovanni gorno tempini foto di bacco

Negli ultimi anni il portafoglio equity di Cdp è cresciuto in modo significativo. Con il Piano Strategico 2022-2024 verrà adottata una nuova logica di gestione delle partecipazioni e degli interventi.

 

giovanni gorno tempini e daniele franco foto di bacco

Da una parte quelle considerate strategiche, dove Cdp manterrà un ruolo di azionista stabile a presidio di infrastrutture o asset rilevanti per il Paese; dall’altra gli interventi di scopo, dove l’impegno è finalizzato alla crescita o alla stabilizzazione di imprese in settori chiave, ma con logiche di uscita e di rotazione di capitale.

 

francesco profumo foto di bacco 2

In questo ambito, cosi come nel Private equity e Venture capital, dove è previsto un impegno crescente del Gruppo Cdp, l’operatività si dovrà basare sul principio del crowding-in, cioè sulla capacità di attrarre risorse da altri investitori.

 

dario scannapieco foto di bacco 5

Cdp incrementerà la propria azione di sostegno alle infrastrutture, alla PA e alle imprese attraverso una politica in grado di stimolare investimenti virtuosi, in linea con i criteri di sostenibilità Esg.

 

È quanto prevede il nuovo piano di Cassa Depositi e Prestiti. A tal fine Cassa rafforzerà la propria capacità di valutazione tecnica e potenzierà i meccanismi di blending tra risorse proprie e risorse di terzi. Inoltre, sosterrà le imprese nell’internazionalizzazione garantendo un impegno diretto attraverso risorse proprie e sviluppando strumenti di non-bank lending.

 

alessandro zerboni foto di bacco

Strumenti finanziari, valutazione tecnica, advisory e blending saranno funzionali anche al rafforzamento del ruolo di Cdp nel settore della cooperazione internazionale, in partnership con le banche di sviluppo multilaterali.

 

Oltre a proseguire il suo impegno nel settore del turismo, Cdp punterà su Social, Senior e Student housing, con l’obiettivo di realizzare un forte impatto sul territorio grazie alla partnership con le Fondazioni di origine bancaria, con le quali la collaborazione potrà riguardare anche i progetti di rigenerazione urbana, con particolare attenzione al Sud Italia.

 

conferenza stampa foto di bacco

A prevederlo è il nuovo piano strategico di Cdp per quanto riguarda gli interventi nel settore immobiliare. Nel complesso, la gestione del portafoglio immobiliare si baserà su criteri di valorizzazione o vendita diretta, con principi di trasparenza e massimizzazione del valore.

 

dario scannapieco e giovanni gorno tempini foto di baccogiovanni gorno tempini e dario scannapieco foto di bacco 2giovanni gorno tempini foto di bacco 2marco santarelli foto di bacco 3giovanni gorno tempini e dario scannapieco foto di bacco 1francesco profumo foto di bacco 1daniele franco e francesco profumo foto di baccodario scannapieco foto di bacco 3daniele franco foto di baccolocandina

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?