1. RIVIVE LA MAGNIFICA OSSESSIONE DI “CRASH”, ROMANZO DISTURBANTE DI JG BALLARD 2. LA SCRITTRICE ZADIE SMITH SUL “GUARDIAN” RIACCENDE IL DIBATTITO SUL LEGAME TRA SESSO, VELOCITÀ E VIOLENZA: LA PROFEZIA DI BALLARD SI REALIZZA NELL’ERA DI YOUPORN COL ‘’DOGGING’’, IL SESSO ALL’APERTO, SOPRATTUTTO DENTRO E SOPRA LE AUTOMOBILI 3. E SUL GIORNALE INGLESE SI SCATENA LO SCONTRO TRA LETTORI APPASSIONATI E MORALISTI APPASSIONATI. SUCCESSE ANCHE NEL 1976 E DOPO IL FILM DI CRONENBERG DEL 1996 4. “CRASH” È ANCORA MATERIALE BOLLENTE, ECCITANTE, SPAVENTOSO. UN’ESPERIENZA UNICA 5. SCRIVEVA BALLARD: “SESSO E PARANOIA, SONO I NOSTRI FANTASMI. PRESTO LA MORTE DELLE FACOLTÀ EMOTIVE SPALANCHERÀ LA STRADA AI PIACERI CONCRETI, TUTTI. IL SESSO SARA' L'HABITAT PER IL MITO E L’INCUBO DEL XXI SECOLO: IL CONCETTO DI POSSIBILITÀ ILLIMITATA”

Elena Stancanelli per “la Repubblica

 

crash di jg ballard copertinecrash di jg ballard copertine

Fallocentrico , pornografico, disturbante. Sono passati oltre quarant’anni dall’uscita di Crash, il romanzo di J. C. Ballard, ed esce in questi giorni la nuova edizione inglese. Ne parla Zadie Smith sul Guardian, scatenando l’ennesima discussione, con annesso scontro tra lettori appassionati vs moralisti infuriati. Era già successo nel 1973, e poi dopo il film che ne fece Cronenberg. Con una carica eversiva inesauribile, Crash è ancora materiale bollente, eccitante, spaventoso.

crash di jg ballard  crash di jg ballard

 

La prima volta che lo lessi, scrive Zadie Smith, lo rifiutai, come giovane femminista ma anche come londinese che abitava nel quartiere dove si svolge la storia, intorno all’aeroporto di Heathrow. Ero infastidita all’idea che lo si potesse immaginare abitato da quell’umanità perversa e iper-sessuata, drogata dagli incidenti stradali. Perché tanta angoscia? Ha ragione Zadie Smith, Crash è un libro impressionante, contiene una simbolicità così violenta e così esatta, così probabile e insieme inaccettabile, da forzare la pagina.

 

ZADIE SMITHZADIE SMITH

Accade quando un autore becca in pieno qualcosa, una vena carsica dell’umanità. Crash, come sanno i suoi lettori, è una specie di esperienza sensoriale, profonda e indimenticabile. Rileggere adesso la prefazione dell’autore, scritta nel 1973, fa una strana impressione. Sesso e paranoia, scrive Ballard, sono i nostri fantasmi. Presto la morte delle facoltà emotive spalancherà la strada ai piaceri concreti, tutti. Il dolore, la mutilazione... e il sesso saranno l’habitat perfetto per quello che diventerà il mito e l’incubo del XXI secolo: il concetto di possibilità illimitata.

 

Eccoci, siamo noi. Notturno e pornografico, Crash è la storia di una perversione. Lamiere che si torcono, corpi che vengono violati, martirizzati. Ferite e sangue che non provocano disgusto ma desiderio, piacere. Una sera il protagonista, James Ballard tornando a casa slitta sull’asfalto e centra un automobile sulla corsia opposta. Un uomo muore, e la moglie di lui, Helen Remington, rimane ferita. All’ospedale, James e sua moglie Catherine conoscono Robert Vaughan, l’angelo ossessivo delle superstrade.

 

jg  ballardjg ballard

L’incidente, per lui, è l’attimo nel quale tutto si ferma, e si compie il miracolo della fusione tra uomo e macchina. Nel 1909, scrive ancora nel suo articolo Zadie Smith, esce il manifesto futurista di Marinetti. «Un’automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo... un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia...». Le macchine entrano nella letteratura da qui, da questa smania di novità.

 

Cavalcata da D’Annunzio, che nel suo romanzo Forse che sì forse che no, tra gli amatissimi aerei infila anche un automobile rossa che corre verso Mantova. Energia, bellezza, denaro. Ma bastano pochi anni perché le macchine rivelino la loro doppia anima. Se ne accorge prima di tutti Fitzgerald. Nel 1925, Gatsby si presenta guidando una magnifica Rolls Royce color crema, ennesima prova del suo successo. Che però nel finale, incautamente guidata da Daisy, investirà la povera Myrtle, uccidendola.

crash di david cronenberg    crash di david cronenberg

 

La guerra traduce in morte, e quando Giacomo Debenedetti scrive 1-6 ottobre 1-943, il rombo dei camion introduce l’orrore del rastrellamento degli ebrei del ghetto, orribile presagio. Nel 1957 esce On the road, di Kerouac, e per un po’ sembra che le macchine tornino a essere cavalli su cui rincorrere libertà e avventura.

 

Un paio d’anni prima, però, era morto James Dean, icona del ribellismo in giacca di pelle. Il 30 settembre del 1955 la sua Porsche 550 Spyder si scontra con una Ford Custom Tudor che ha invaso per sbaglio la corsia. Muore quasi sul colpo, per la rottura delle vertebre cervicali. Questo incidente, è uno dei preferiti di Robert Vaughan. Jayne Mansfield muore nel giugno 1967, forse decapitata, nella sua Buick Electra insieme ai suoi cani.

crash di david cronenberg   crash di david cronenberg

 

Le macchine sono diventate bellissimi dispositivi di morte. Nel 1983 esce Christine, la macchina infernale di Stephen King, storia di una Plymouth Fury del 1958 che compie la sua vendetta sugli incauti proprietari, uccidendo e poi nascondendo le prove. Una ventina di anni più tardi lo scrittore viene investito e ridotto molto male mentre cammina sul ciglio della strada. All’idroscalo di Ostia, il 2 novembre 1975, muore Pier Paolo Pasolini. Piero Pelosi, l’uomo che confesserà di averlo ucciso, viene arrestato poco dopo, mentre guida l’Alfa Romeo GT veloce dello scrittore.

 

crash di david cronenberg 3crash di david cronenberg 3

Si scoprirà che con quella macchina, chiunque fosse presente quella notte passò più di una volta sul corpo agonizzante del poeta. Muoiono per incidente stradale Fred Buscaglione e Grace Kelly Linda Lovelace Rino Gaetano Italo Svevo e Albert Camus. Ultimo, pochi mesi fa, Paul Walker, il divo di Fast and Furious . E ovviamente Lady D, sotto il ponte dell’Alma, a Parigi, il 31 agosto 1997. Quelle foto rubate che ritraggono il suo corpo riverso e morente, incastrato nella macchina accartocciata, sono forse l’apice dell’ossessione di cui parliamo.

 

dogging 34dogging 34

L’anno prima era uscito Crash, il film di Cronenberg tratto da dal romanzo di Ballard, che vince il premio della giuria a Cannes. Eccitantissimo, con un’estetica raffinata che si sovrappone perfettamente alla brutalità delle scene, il film trasporta la vicenda e quei protagonisti quasi inaccettabili nel libro di Ballard, nell’universo fluidificato della buonissima società. Nessuno si senta escluso, dice il regista. Sta per compiersi una svolta epocale, quella che caratterizza il passaggio dal Novecento al nostro secolo.

 

dogging 3dogging 3

E quando a partire dal 2000 Matthew Barney realizza il ciclo dei cinque film del Cremaster, mette in scena corpi misti di carne e ferro, come se fossero naturali. E forse lo sono. Oggi, conclude Zadie Smith, quello che mi parve spaventoso, è diventato pratica corrente. E ha anche un nome, sulle tendine di youporn e nella vita degli allegri sperimentatori: si chiama dogging. Che non significa portar fuori il cane, ma praticare sesso all’aperto, nelle piazzole delle autostrade, dentro le automobili.

 

dogging 23dogging 23

O meglio ancora dentro la limousine, come fa Erick Packer, protagonista del romanzo di Don De Lillo Cosmopolis ( w del film che ne ha tratto Cronenberg, di nuovo). La pornografia è anche questo, un catalogo dettagliatissimo di ossessioni ridicolizzate e trasformate in rituali grotteschi ma inoffensivi.

dogging 21dogging 21dogging 17dogging 17crash di jg ballard crash di jg ballard crash di jg ballard    crash di jg ballard dogging 18dogging 18

 

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....