1- LA MODA, I VESTITI, I SARTI CESAREI? CHISSENEFREGA! LE STAR DI MILANO FASHION WEEK SONO IL ROTTAMATORE MATTEO RENZI E L’ACCHIAPPA-CORRIERE DIEGONE DELLA VALLE 2- RENZI VIENE BRACCATO DA ARMANI (“E’ UNO CON LE PALLE”) E INONDATO DI LUCI COME FOSSE BELEN. FLASH ACCESI SUL DUO BERLUSCONE SANTADECHÈ/LAURA RAVETTO E SU FORMIGONI (UN VERO UN HABITUÈ, MA NON ATTESO DATO IL MOMENTO PER LUI CALAMITOSO). E GIÀ SI SCALDANO I MODELLI PER L'ANNUNCIATO ARRIVO DI NICHI VENDOLA 3- MA DOMENICA PREPRATE I KLEENEX: ARRIVA LA RIVINCITA DELLE PAPI-GIRLS. TUTTI GLI OCCHI PUNTATI SULLA CONSIGLIERA DELLA REGIONE LOMBARDIA NICOLE MINETTI CHE SFILERÀ SMUTANDATA PER UNA CASA DI BIANCHERIA INTIMA E COSTUMI DA BAGNO

Foto Della Valle: Luca Ariostini per Dagospia
Foto Lana Party, Gang Party, Belstaff da www.vogue.it
Foto sulla strada da www.vanityfair.it
Foto street style da www.myfashionmagazine.it
Foto Richmond da www.Kikapress.it

1 - A CACCIA DI CONSENSI UN ROTTAMATORE PER DUE (SFILATE)...
Gian Luigi Paracchini per il "Corriere della Sera"

È la moda che improvvisamente (e controcorrente) trova glamour la politica o al contrario la politica a ritenere conveniente fare passerella tra le griffe? Poco importa, però succede. Ed è una cosa inedita, sorprendente, chissà con quali sviluppi: i consensi non si catturano più soltanto ai mercati o davanti alle scuole ma pure tra fruscii di sete e spacchi assassini. Portando in cambio il frizzo della novità.

Lo si è capito dal modo con cui i fotografi («Matteo, guarda qui, Matteo sorridi là») accolgono sulle pedane milanesi Matteo Renzi, celeberrimo sindaco di Firenze, forse più amato di là che di qua, ma indiscusso protagonista di questa strana fase politica.
Renzi viene braccato e inondato di luci come forse potrebbe accadere soltanto a certe immaginette pop tipo Belen. Qualche ora prima i fari si erano accesi sul duo berlusconiano Daniela Santanchè/Laura Ravetto e su Roberto Formigoni (in vero un habituè, ma non atteso dato il momento per lui calamitoso). E già si scaldano i motori per l'annunciato arrivo di Nichi Vendola.

Invitato dal suo concittadino Ermanno Scervino, Matteo ha trovato il modo di comparire prima da Emporio Armani forse per riconoscenza verso il sintetico ma lusinghiero giudizio («È uno con le palle») che lo stilista milanese dà di lui.

Il giovane rottamatore si esibisce in pochi concetti ma molto istituzionali. «In Francia i politici vanno alle sfilate, qui invece non è mai successo ed è un male. Questa non è soltanto una eccellenza dell'economia e della creatività italiana ma pure un importante serbatoio d'occupazione per donne e giovani. Qualcosa di utile nel campo? Semplificazione amministrativa e riforma della Bossi-Fini per aprire a giovani stranieri: agevolerebbe tante aziende».

Dopo aver incamerato anche il bonus di Scervino («È bravo e coraggioso»), Renzi restituisce generosamente complimenti dicendosi dispiaciuto di non andare da Prada («Patrizio Bertelli è un amico»), perché atteso a Rimini. Il resto? Foto posate per adoranti inquadratori di telefonini e molto impegno nel dribblare che gli chiede che cosa pensi dello stile di Bersani. In attesa di Sharon Stone e di Nichi Vendola, per ora massime star attese, il tappeto rosso (se si può davvero dire rosso) è tutto suo.

2 - LA MINA MINETTI
Natalia Aspesi per "la Repubblica"

La consigliera della regione Lombardia Nicole Minetti sfilerà domenica sulle passerelle milanesi per una casa di biancheria intima e costumi da bagno. Subito ne approfittano i suoi colleghi per biasimarla o incoraggiarla, dedicandosi quindi a un nuovo argomento privo di qualsiasi interesse, contentissimi di tralasciare per un po' ben più gravi eventi che riguardano la permanenza della signora stessa sul suo scranno, e altri pasticci che li riguardano.

Ma anche il presidente della regione, il famoso Sfuggente Sorridente Formigoni, sta frequentando le sfilate milanesi, indifferente ai suoi guai volgarotti. Tuttavia, per quel che riguarda la presenza della politica alla settimana della moda, la star non è di destra ma di sinistra: invitatissimo il giovanotto Matteo Renzi, che ha già iniziato la sua campagna per le primarie. Non si riesce a immaginare Pier Luigi Bersani davanti alle passerelle, per la sua lontananza dalla frivolezza. Comunque è atteso per domani anche Nicki Vendola.

3 - LA FESTA È FASHION...
Paola Bulbarelli e Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"

- LA FOTO-PROVOCAZIONE DI JÜRGEN TELLER...
Una cena, ieri sera, a Giacomo Arengario, per festeggiare la mostra a Palazzo Reale del grande fotografo Jürgen Teller: da oggi al 4 novembre, «The Girl with the broken nose». Spiega Teller: «La moda italiana commissiona quasi sempre campagne scattate all'estero? Perché? Io per Moschino ho scattato a Milano, Venezia... La moda italiana vende ovunque ma èitaliana». Sponsor della mostra Moschino (Rossella Jardini spiega che «è un momento importante, Milano scopre ancora una volta la sinergia tra moda e arte») e la rivista Flair (il direttore Emanuele Farneti: «Molto prima che le contaminazioni diventassero di moda, Teller ha esplorato con il suo punto di vista unico queste zone di confine»).

- LA PELLE D'OCA DI DRAKE DOREMUS...
Il design di Memphis, il genio di Carlo Bugatti: due ingredienti nobili per la collezione Sergio Rossi che verrà presentata oggi dal direttore creativo Francesco Russo, con l'aiuto di un video firmato da un autore sorprendente: Drake Doremus, giovane regista indipendente americano autore di Like Crazy «che ha fatto venire la pelle d'oca a me che proprio romantico non sono», come dice Russo. Doremus racconta un sogno: una giovane donna attraversa una foresta, cerca l'amore con una mappa tra le mani, attraversa il bosco con le scarpe Sergio Rossi ai piedi. Alla fine trova il suo uomo: bellissimo, ma i due restano distanti. Finale aperto, come Like Crazy. Da oggi il video su www.sergiorossi.com

- KATE MOSS A MILANO PER LIU JO: BODYGUARD DA CAPO DI STATO...
Aereo privato da Londra, auto ad attenderla per portarla in hotel dove potersi cambiare. Arrivo da diva con bodyguard, un numero imprecisato, da capo di Stato. La diva Kate Moss è stata l'attrazione dell'inaugurazione dei 350 metri quadri del nuovo Liu Jo Store (il più grande al mondo) che ha aperto i battenti in Corso Vittorio Emanuele. I fratelli Marco e Vannis Marchi, proprietari di Liu Jo hanno accolto la loro icona inglese, protagonista delle campagne del marchio, sempre più signora che modella, in abito di crepe e cappottino. Un'ora e mezzo in negozio tra un flute e un altro. E poi via di corsa. Di nuova a Londra. Cachet imprecisato dopo sei mesi di trattative.


4- TOD'S, LA NUOVA D BAG E' IN PITONE ‘DEGRADE'
ANSA - Nuova stagione nuova versione: al centro della collezione Tod's, presentata oggi a Milano, ecco la borsa di culto, la D Bag, che non si smentisce e, anche per la prossima primavera-estate, si rinnova scegliendo delle preziose variazioni da giorno, con una costruzione morbida che sottolinea i colori degradanti del pitone nelle tonalita' forti dello smeraldo, del turchese e dell'azzurro caraibico.

Ballerina e' invece la scarpa iconica che, grazie a una suola-piattaforma diventa alta, raffinata e femminile, molto versatile anche in nuances naturali. Il mondo Tod's, esposto con arte nella consueta cornice di Villa Necchi, e' ormai molto ampio: i classici mocassini con i pallini sono diventati anche scarpe couture, ricamate preziosamente di pietre dure e cristalli, con borse accoppiate e altrettanto preziose.

Ma tra le borse e' comparsa Julie (il nome non e' ufficiale, ma in azienda la chiamano cosi') che strizza l'occhio alle tracolle di un tempo ma ha un appeal molto giovane (e' gia' la prediletta delle bloggers) con quel suo morsetto grafico e un colorato accostamento di diverse tonalita' di serpente. Da segnalare anche i mocassini-pantofola a righe, le polacchine di camoscio leggero, i sandali in cuoio naturale traforati a mano, alti ed eleganti sui solidi tacchi ma anche disinvolti e rasoterra.

 

elisabetta canalis modella miss bikini jpegSANTANCHE SALLUSTI ALLE SFILATE DI MILANO.jpgDELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANO VANITY FAIR VANITY FAIR LORY DEL SANTO CADE PER TERRA DELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANO VANITY FAIR VANITY FAIR ROSITA E ROSALINDA CELENTANO RENZI MATTEO RENZI ALLE SFILATE DELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANO DELLA VALLE TODS VILLA NECCHI A MILANO RICHMOND roberto formigoni milano fashion week john richmond LANA PARTY WOOL PARTY GANG PARTY GANG PARTY cara delevingne jefferson hack x alessia marcuzzi sul frontrow di alberta ferretti jpegVANITY FAIR VANITY FAIR KATE MOSS

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…