alemanno

GIANNI ALEMANNO CONDANNATO A SEI ANNI CON L'ACCUSA DI CORRUZIONE E FINANZIAMENTO ILLECITO IN UNO DEI FILONI DELL'INCHIESTA "MONDO DI MEZZO" - L'EX SINDACO DI ROMA: "E' UNA SENTENZA SBAGLIATA, RICORREREMO IN APPELLO DOPO AVER LETTO LE MOTIVAZIONI. IO SONO INNOCENTE" - I DIFENSORI: “NON È CREDIBILE CHE SI SIA RESO RESPONSABILE DI CORRUZIONE PER 40MILA EURO”

MONDO MEZZO: ALEMANNO CONDANNATO A SEI ANNI

 (ANSA) - L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è stato condannato a sei anni con l'accusa di corruzione e finanziamento illecito in uno dei filoni dell'inchiesta Mondo di mezzo. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del tribunale di Roma.

 

MONDO MEZZO:ALEMANNO, SENTENZA SBAGLIATA, IO INNOCENTE

 (ANSA) - "Una sentenza sbagliata. Ricorreremo sicuramente in appello dopo aver letto le motivazioni. Io sono innocente l'ho detto sempre e lo ribadirò davanti ai giudici di secondo grado". Lo ha detto l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo la lettura della sentenza che lo condanna a sei anni nell'ambito dell'inchiesta Mondo di Mezzo.

 

Fulvio Fiano per roma.corriere.it

 

 

alemanno

Dimagrito e imbiancato, Gianni Alemanno attende in aula la sentenza che può condannarlo a cinque anni di carcere (in primo grado) per la presunta corruzione e finanziamento illecito di cui risponde in uno stralcio del processo Mafia Capitale. La camera di consiglio della corte è appena iniziata la sentenza attesa per l’ora di pranzo, al termine della contro replica della accusa. «Non è credibile che il sindaco di una delle più grandi città europee si sia reso responsabile di una corruzione di 40mila euro. Quanto ai finanziamenti, nessuna irregolarità c’è stata né tantomeno dolo» hanno sostenuto i difensori Pietro Pomanti e Franco Coppi al termine del loro intervento, chiedendone l’assoluzione.

 

La richiesta della procura

La procura ha chiesto per l’ex sindaco di Roma una condanna a cinque anni di carcere e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di corruzione (quattro anni e sei mesi) e finanziamento illecito (sei mesi): secondo l’accusa, tra il 2012 e il 2014 Alemanno ha ricevuto tramite la sua fondazione Nuova Italia 223.500 euro da Salvatore Buzzi, d’accordo con Massimo Carminati. Per il pm Luca Tescaroli l’ex sindaco era «l’uomo politico di riferimento» di Mafia capitale in Comune. In virtù «del suo ruolo di sindaco» era «al vertice del meccanismo corruttivo» e «ha esercitato i propri poteri e funzioni illecitamente e curato la raccolta di indebite utilità, prevalentemente tramite fiduciari». Alemanno (prosciolto dall’accusa iniziale di associazione a delinquere) ribadisce la sua «completa innocenza: “è un teorema accusatorio – ha detto - esasperato e contraddittorio”.

 

 

alemanno salvini

Pressioni e pagamenti

La vicenda giudiziaria dell’ex sindaco ha ricadute di attualità anche per l’ambito nel quale avrebbe asservito la sua funzione pubblica agli interessi privati. Le pressioni (e i pagamenti) di Carminati erano infatti diretti a far nominare ai vertici di Ama dirigenti che pilotassero l’appalto per la raccolta dei rifiuti organici indetto dalla stessa municipalizzata e per far sbloccare i crediti che Buzzi vantava con la pubblica amministrazione, la stessa Ama ed Eur spa. L’uomo di riferimento era l’ex amministratore delegato, Franco Panzironi, riconosciuto parte dell’associazione mafiosa e condannato in appello a 8 anni e quattro mesi nel filone principale del processo: «Attraverso la vendita della funzione di sindaco di Alemanno, e con l’ausilio del fidato Franco Panzironi – ha sostenuto in aula il pm Tescaroli - Mafia Capitale è riuscita ad ottenere il controllo del territorio istituzionale di Ama, target privilegiato dell’organizzazione».

gianni alemannoalemanno bossi

 

Le mazzette

Quanto alle mazzette percepite, «l’ex sindaco ha ricevuto dalle società dei corruttori Buzzi, Carminati, Cancelli e Coltellacci, sul conto della Fondazione Nuova Italia (da lui presieduta ndr) sul quale erano delegati ad operare lui e Panzironi, 198mila euro. Altri 25mila sono stati bonificati da Buzzi al suo mandatario elettorale per la campagna delle amministrative del 2013», ha aggiunto il pm. Tanti soldi, alcuni dei quali, oltre 50mila euro, finanziamenti in chiaro per cene elettorali. A fronte di questi pagamenti, bilanci alla mano, le coop di Buzzi videro crescere i propri affari: «Il fatturato delle coop di Buzzi - ha spiegato il pm - dopo la nascita del rapporto con Carminati dell’associazione, che si colloca nel 2011, nell’amministrazione Alemanno aumentò considerevolmente: dai 26 milioni nel 2010 ai 46 del 2012».

Gianni Alemanno e la fidanzata Silvia Cirocchi alemannoalemanno polveriniALEMANNO TREMONTI E IL POLLO

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…