1. E LA GUERRA RAZZIALE ARRIVÒ DALLA PERIFERIA DI FERGUSON AL CUORE DI NEW YORK: POLIZIOTTI CONTRO IL SINDACO DE BLASIO, CHE HA “LE MANI SPORCHE DI SANGUE” 2. GLI ADDEBITANO L’UCCISIONE DEI DUE AGENTI DA PARTE DI UN PAZZO CHE VOLEVA VENDICARE MICHAEL BROWN E GARNER. DE BLASIO HA RICHIAMATO IN SERVIZIO BRATTON, LO “SCERIFFO” DELL’ERA GIULIANI, MA HA ANCHE DETTO CHE SUO FIGLIO DI COLORE HA “PAURA” DEGLI AGENTI 3. GIULIANI PUNTA IL DITO CONTRO OBAMA: “È RESPONSABILE DELLA PROPAGANDA CONTRO I POLIZIOTTI CHE VA AVANTI DA MESI. HA ALIMENTATO L’ODIO E PERMESSO GLI ATTENTATI” 4. ANCHE L’EX GOVERNATORE PATAKI ACCUSA DE BLASIO DI AVERE DATO IN PASTO GLI AGENTI AI CRIMINALI, SCHIERANDOSI CON I DIMOSTRANTI DI NEW YORK CHE INVITAVANO A “NON SPARARE” 5. AI FUNERALI DI IERI, GLI “SBIRRI” HANNO VOLTATO OSTENTATAMENTE LE SPALLE AL SINDACO

RAFAEL RAMOS E WENJIAN LIU - I DUE POLIZIOTTI UCCISI A NEW YORK DA UN AFROAMERICANORAFAEL RAMOS E WENJIAN LIU - I DUE POLIZIOTTI UCCISI A NEW YORK DA UN AFROAMERICANO

1. UN ALTRO POLIZIOTTO È STATO AGGREDITO A NEW YORK

Ansa.it - Un altro poliziotto è stato aggredito a New York all'indomani dell'uccisione di due agenti a Brooklyn. E' successo nella stazione del 28esimo distretto: in base alle prime informazioni, un uomo e' entrato dentro l'edificio e lo ha aggredito, spezzandogli un braccio. Al momento non sono disponibili altre informazioni, né vi sono elementi che colleghino l'episodio con le tensioni razziali degli ultimi mesi negli Usa.

 

Candele e fiori. Sono centinaia i messaggi di cordoglio lasciati dai cittadini sul luogo della sparatoria, a Brooklyn, dove ieri due poliziotti sono stati assassinati a sangue freddo. La citta' di New York e' sotto shock e stasera e' prevista una veglia funebre in memoria di Wenjian Liu e Rafael Ramos. "Non riusciamo ancora a crederci", ha detto un passante. "I poliziotti dovrebbero essere considerati eroi, non bersagli da far fuori", ha detto un altro. In zona continuano ad affluire persone quasi senza sosta

ismaaiyl brinsleyismaaiyl brinsley

 

Il dipartimento della Polizia di New York ha rafforzato le misure di sicurezza per gli agenti chiedendo loro di indossare sempre i giubbotti anti proiettili e di evitare, al momento, di pattugliare zone non assegnate. La misura avviene il giorno dopo l'uccisione a sangue freddo di due poliziotti a Brooklyn. Intanto, in una conferenza stampa, la famiglia di Rafael Ramos, uno dei due agenti uccisi, ha invitato la comunita' alla "coesistenza pacifica".

 

Il presidente Barack Obama ha avuto un colloquio telefonico con il capo della polizia di New York, William Bratton, nel corso del quale ha espresso cordoglio per l'uccisione ieri dei due agenti, esportando gli americani a respingere la violenza. Lo rende noto il portavoce della Casa Bianca, Eric Shultz. Obama ha detto a Bratton che la Casa Bianca continuerà a vigilare, offrendo aiuto e assistenza, e che l'amministrazione lavorerà con i leader nel Paese per diffondere lo stesso messaggio di non violenza.

fiori per i poliziotti uccisi a new yorkfiori per i poliziotti uccisi a new york

 

Giuliani difende il primo cittadino della Grande Mela e punta il dito contro Obama. Accusare il sindaco De Blasio di avere le mani sporche di sangue "è una reazione eccessiva", ma lui "deve cambiare politica nei confronti dei poliziotti". Lo ha detto l'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani: "Non è giusto accusarlo", ha detto. "Molti sindaci hanno perso poliziotti durante il loro mandato. E dire una cosa del genere è pericoloso", ha proseguito Giuliani.

 

"E non credo nemmeno che i poliziotti avrebbero dovuto voltargli le spalle. I miei sentimenti vanno a De Blasio e al capo della Polizia di New York, Bratton. So che faranno cambiamenti". Giuliani però ha criticato il sindaco per il modo in cui ha gestito le manifestazioni di proteste delle ultime settimane contro la brutalità della polizia. "Ha lasciato che andassero fuori controllo. Avrebbe dovuto creare delle aree di protesta per i manifestanti", sostiene.

 

james o'neill, nypd commissioner bill bratton, new york city mayor bill de blasiojames o'neill, nypd commissioner bill bratton, new york city mayor bill de blasio

"Credo che De Blasio dovrebbe ammettere che alcune delle sue politiche sono sbagliate e parte del suo mancato appoggio alla polizia deriva dal fatto di non comprendere gli agenti". "Quello che è successo è una cosa orribile - ha aggiunto - non si può spiegare in nessun modo. Ma forse porterà ad un atteggiamento diverso verso la polizia", ha concluso.

 

Giuliani dà la colpa dell'uccisione di due poliziotti alla "propaganda" contro la polizia di cui, sostiene, "il presidente Barack Obama ha una parte di responsabilità". "Abbiamo avuto mesi di propaganda, a partire dal presidente, che tutti dovrebbero odiare i poliziotti", ha detto Giuliani. L'ex sindaco si riferiva alle manifestazioni contro la brutalità della polizia nei casi di Ferguson e New York. Secondo Giuliani, quelle proteste, unite alle critiche delle tattiche della polizia e del sistema giudiziario, hanno contribuito a creare il clima che ha portato all'assassinio dei due poliziotti.

 

de blasio bill brattonde blasio bill bratton

 

2. “DE BLASIO CI HA TRADITO RIDATECI RUDY GIULIANI”

Maurizio Molinari per “la Stampa

 

Al 917 North Broadway di Massapequa, Long Island, c’è il «Cafè Gondola» di Joe Bonura dove la domenica mattina gran parte degli avventori sono agenti della polizia di New York, pensionati o in servizio, con famigliari al seguito.
Parlare con loro dell’omicidio di Wenjan Liu e Rafael Ramos, commesso da Ismaayil Brinsley, significa ripercorrere il rapporto fra la metropoli e il New York Police Department, dall’età d’oro di Rudy Giuliani alle tensioni con Bill De Blasio. 
 

bratton i coniugi de blasio e il cardinale timothy dolanbratton i coniugi de blasio e il cardinale timothy dolan

LOTTA AL MICROCRIMINE
Andy, 60 anni, è un veterano con il figlio anch’esso in divisa, peraltro nello stesso Precinct 84 dove erano di base Liu e Ramos, e non ha esitazioni: «Sono due omicidi di cui porta la responsabilità il sindaco De Blasio perché ha voltato le spalle agli agenti, con Giuliani sarebbe stata tutt’altra storia». Il riferimento è all’ex sindaco repubblicano che «scelse di sporcarsi le mani e ci disse di togliere dalla circolazione chi lo meritava, proteggendoci» aggiunge Andy, ricordando la genesi della dottrina delle «Finestre rotte» che vide a metà degli Anni Novanta Giuliani applicare la teoria formulata nel 1982 da James Wilson e George Kelling in base alla quale arrestando chi commette microreati - dai graffiti sulla metro ai vetri rotti - si riesce ad abbassare nel medio periodo il tasso di crimini più gravi.
 

bratton e giulianibratton e giuliani

CORPO ESTRANEO
Giuliani affidò nel 1994 al «commissioner» William Bratton la gestione della «tolleranza zero» che Howard Safir e Bernard Kerik continuarono, fino al 2001, con metodi tali da sollevare accuse di razzismo da parte delle comunità afroamericane e ispaniche. Il risultato fu il recupero di interi quartieri, a cominciare da Manhattan dove Lower East Side, Times Square e Upper West Side vennero «ripuliti da gang, prostitute e spacciatori» ricorda Andy, ponendo le basi per il boom immobiliare che continua da oltre venti anni.
 

bratton ai tempi di giulianibratton ai tempi di giuliani

De Blasio, sindaco da gennaio, ha richiamato in servizio proprio Bratton ma per Mike, agente in riposo domenicale, oramai è un «dead tree», un albero morto, incapace di innovare, agire con decisione e comprendere «la città disseminata di nuovi pericoli». Alfonso, da poco arruolato, con alle spalle una famiglia italoamericana disseminata di poliziotti e pompieri, aggiunge:

 

«La responsabilità non è solo di Bratton ma di De Blasio che sta chiuso in ufficio, non vuole grane, non si preoccupa della sicurezza dei cittadini e consiglia perfino al figlio di non fidarsi di noi». Senza contare che dopo l’episodio di Eric Garner - l’afroamericano strozzato da alcuni agenti - «non ha frenato chi ci ha linciato pubblicamente».
 

fiori e preghiere per i poliziotti uccisi a new yorkfiori e preghiere per i poliziotti uccisi a new york

«New York ha bisogno di un nuovo sindaco come all’America serve un nuovo presidente» commenta Andy, nel consenso corale dei colleghi seduti fra i tavoli del Gondola, spiegando che «ad accomunare Obama e De Blasio è il pregiudizio a favore dei neri, per loro ogni nero morto è un atto di razzismo mentre i bianchi morti sono solo delle vittime».
 

La rabbia contro il sindaco si è espressa sabato con il gesto di protesta nei corridoi del Woodhull Hospital, quando dozzine di agenti si sono girati verso il muro, dandogli le spalle mentre passava, al fine di rendere evidente il disappunto per «aver scelto di non sostenerci come tutti i predecessori hanno fatto» concordano Mike e Andy.

Il titolo di copertina del tabloid «Daily News» - il quotidiano più vicino alla polizia - sul «Sindaco colpevole» riflette l’umore collettivo.

 

il passaggio delle bare dei due agenti uccisi a new yorkil passaggio delle bare dei due agenti uccisi a new york

Mike tiene in particolare a ricordare Michael Bloomberg, alla guida della città dal 2002 al 2013, perché la scelta di applicare la legge «Stop and Frisk» - fermare e perquisire - nei confronti di ogni sospetto viene considerata dagli agenti uno dei rimedi più efficaci, riusciti a garantire la sicurezza dall’indomani dell’11 settembre nonché nuovi recuperi urbani, a cominciare da Harlem.
 

FERMA E PERQUISISCI
Contestata dai democratici perché consente di fermare un individuo solo sulla base di sospetti, accusata dall’Unione delle libertà civili di «violare la Costituzione» e portata in tribunale dalle comunità afroamericane, «Stop and Frisk» è stata difesa a spada tratta da Bloomberg, estendendo la «tolleranza zero» alla prevenzione dei reati. Fu proprio questo uno dei terreni su cui De Blasio, in campagna elettorale, criticò aspramente Bloomberg, affrettandosi a voltare pagine una volta eletto.

NYPD POLIZIA NEW YORKNYPD POLIZIA NEW YORK

 

«La differenza fra i due sindaci è che Bloomberg, pur essendo molto ricco, considerava ogni agente come un famigliare, aiutandolo a lavorare per i cittadini - conclude Andy, che ha servito sotto di lui - mentre De Blasio ci tratta come degli estranei, dei violenti». Da qui l’interrogativo su come De Blasio riuscirà a tenere in pugno la città, in presenza di uno scontento senza precedenti fra le 34.450 divise blu.

 

 

3. COSÌ L’AMERICA ANTIRAZZISTA SCONTERÀ L’ODIO DEI NERI SUI SOCIAL

Vittorio Zucconi per “la Repubblica”

 

Il sangue chiama sangue e «oggi molte mani grondano sangue » grida il leader del sindacato di polizia di New York, Pat Lynch, davanti alle bare dei due agenti ammazzati a Brooklyn per vendicare i «fratelli» neri. E le mani alle quali pensa sono quelle del sindaco de Blasio, colui che ha tradito e abbandonato, «gli uomini in blu», dicono loro, alla frontiera della guerra urbana i bianco e nero.

lutto al dipartimento di polizia di new yorklutto al dipartimento di polizia di new york

 

C’è un evidente tracciato di follia che lega le morti di americani afro per mano di poliziotti impuniti a Ferguson, a Cleveland, a Staten Island ai colpi esplosi a freddo, attraverso i vetri dell’autopattuglia, da Ismaaiyl Abdullah Brinsley, un ragazzo con un lunga fedina penale, due condanne per assalti a mano armata e un colpo di pistola tirato al ventre della sua ragazza poche ore prima di uccidere gli agenti Wenjian Liu e Rafal Ramos.

 

Brinsley, che si è poi ucciso con la stessa pistola Taurus calibro 9 usata per colpire gli agenti, non era un militante, non era un attivista, non era altro che un giovanotto squinternato che si era autoproclamato il vendicatore delle ingiustizie.

 

michael brown 2michael brown 2

E aveva preannunciato, nella propria pagina di Instagram con selfie della propria uniforme mimetica, delle scarpe da basket argentee e della pistola automatica, di voler «mettere le ali ai porci». Di ucciderli.

 

Soltanto il destino, la sfortuna dei due poveri «porci», ha voluto che Brinsley s’imbattesse nell’autopattuglia del Nypd, della polizia di New York, ferma davanti a un “project”, uno di quei casermoni popolari che concentrano nello squallore di sé le vite, i rischi, i crimini, la fatica di essere ghetto.

missouri   proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia  33missouri proteste dopo la morte di michael brown ucciso dalla polizia 33

 

Liu e Ramos non facevano nulla, erano soltanto presenza di polizia a Bedford Stuyvesant, il quartiere di Brooklyn dove sta il casermone. Non hanno neppure reagito quando lui li ha fatti secchi, nello stile delle esecuzioni mafiose e di gang, attraverso i vetri dei finestrini con la pistola fabbricata in Brasile, la Taurus cal.9, che in strada si compera usata per meno di 100 dollari. Un triangolo di sangue così feroce e insieme così newyorkese, fra un cinese, un latino e un afroamericano.

 

Nulla ha senso, nell’esecuzione dei due “cop”, dei due poliziotti annoiati che piantonavano un palazzo e nel suicidio del loro assassino, in una stazione del metro G eppure tutto si tiene in una concatenazione tanto tragica quanto prevedibile.

kyrie irving con la maglietta che protesta la morte di eric garnerkyrie irving con la maglietta che protesta la morte di eric garner

 

Le polizie, che siano nei sobborghi di St. Louis, nel ghetto di Cleveland, nelle strade di Staten Island, nei corridoi bui di un altro falansterio di Queens dove un agente uccise un innocente giovanotto afro che era appena uscito dall’appartamento della moglie e del figlio bambino, si sentono abbandonate dai «politici » al fronte di una guerra nella quale a loro è chiesto di combattere e sparare, senza avere le spalle coperte.

 

La gente di colore, che sente nella propria carne e soprattutto in quella dei suoi giovani, gli effetti delle pallottole, tenta di ripetere che semmai quelle spalle sono fin troppo coperte, da procuratori della repubblica, giudici, magistrati e boss sindacali come “The Blue Bulldog”, il capo dei sindacati in blu di New York, Pat Lynch, che puntualmente salvano, o puniscono con bacchettate sulle dita, coloro che uccidono i neri, dalla Los Angeles di Rodney King allo strangolatore innocente di Garner, il contrabbandiere di sigarette.

l'agente daniel pantaleo e la morte di eric garner 4l'agente daniel pantaleo e la morte di eric garner 4

 

E in mezzo, “loro”, i politici, i sindaci, i governatori, i capi delle polizie che qui sono scelti dai sindaci, e che, come Bill de Blasio, marito di una signora afroamericana e padre di figli naturalmente di sangue misto, assorbono la rabbia degli uni e degli altri, vaganti nella terra di nessuno fra le trincee.

 

Obama, che nel proprio Dna misto bianco e nero, sarebbe dovuto essere lo strumento vivente per l’armistizio, se non per la pace razziale, era alle Hawaii, per le vacanze natalizie con Michelle e le ragazze mentre Brinsley «giustiziava » i due poliziotti. E se non ci può essere nulla di riprovevole in un riposo festivo per un presidente, tanto più in uno Stato dell’Unione come la Hawaii, questa sua innocente lontananza fisica crea un sentimento di distacco dalla brutale, cruente realtà delle “Mean Street”, delle strade cattive, dove si combatte e si muore.

foto time 09 dicembre 2014protesta a new york per eric garnerfoto time 09 dicembre 2014protesta a new york per eric garner

 

Naturalmente sangue, mani sporche, proiettili, code di paglia, paure, tutto si coagula e si riversa nella lotta politica. L’ex governatore repubblicano di New Yorl, Pataki, accusa de Blasio di avere dato in pasto ai criminali i suoi uomini e le sue donne in uniforme, schierandosi con i dimostranti che due domeniche or sono sciamavano per le strade di New York con le mani alzate e l’invito sarcastico a «non sparare». Gli agenti, che formano muri umani e sconvolti al passaggio della bare di Liu e Ramos, voltano ostentatamente le spalle al sindaco, quando vuole essere presente all’addio.

 

ismaaiyl brinsleyismaaiyl brinsley

Un calderone infernale di paure vere, di intenzioni opportunistiche, di demagoghi e di dolenti sinceri, di iniquità storiche e irrisolte si riversa come carburante sulla mente infuocata di uno sciagurato ragazzo georgiano, con pesanti precedenti penali, ed esplode nell’autoreferenzialità di un social network.

 

Nel palazzo degli specchi di Instagram, si sente un angelo vendicatore, ottiene, come illustrano i commenti nella sua pagina ora chiusa ma già archiviata, l’approvazione e il sostegno di “amici virtuali” e anonimi che lo incitano, lo fanno sentire importante, lui che non è mai stato nulla. «Go dawg», vai, cane, lo incitano dove cane è un termine di fraternizzazione e di riconoscimento.

il post di brinsley prima di uccidere i due agenti a new yorkil post di brinsley prima di uccidere i due agenti a new york

 

Non sa, perché non può saperlo, che proprio azioni come queste possono segnare la morte di quella spinta legittima, pacifica, tranquilla che si era risvegliata e scossa senza violenza dopo i proscioglimenti degli agenti sospettati di omicidio. Che la maniera più diretta e certa per rassicurare il razzismo dei bianchi è confermare il pregiudizio e lo stereotipo del «giovanotto negro armato» e omicida.

 

Illudendosi di fare giustizia, Ismaaiyl Abdullah Brinsley ha contribuito a perpetuare l’ingiustizia, che ora tornerà dove sempre scorre, fiume carsico sotto la crosta americana. Almeno la ragazza alla quale ha sparato al ventre a Baltimora, prima di partire per Brooklyn e mettere ali ai «porci», si salverà.

il post di  brinsley prima di uccidere i due agenti a new yorkil post di brinsley prima di uccidere i due agenti a new yorkismaaiyl brinsley si sparaismaaiyl brinsley si spara

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”