stromboli 13

APOCALISSE A STROMBOLI – LA GRANDE FUGA DEI TURISTI DOPO L’ERUZIONE DEL VULCANO: “TORNARE QUI? MAI PIÙ" - I RACCONTI DEI TESTIMONI DESCRIVONO SCENARI DA “POMPEI DEL TERZO MILLENNIO”: "SIAMO RIMASTI ISOLATI SENZA ENERGIA ELETTRICA E CON I TELEFONI MUTI. DOPO L'ESPLOSIONE, ABBIAMO TRASCORSO TUTTA LA NOTTE AL BUIO" - IN MARE GALLEGGIANO DETRITI, POMICE NERA E BRANDELLI DI LAVA

Laura Anello per la Stampa

 

l'eruzione del vulcano stromboli 2

 Arrivi a Ginostra e ti sembra di essere sbarcato sulla luna, ma una luna nera che odora di fuoco e di cenere. «Sicura che vuole andare lì?», chiede il barcaiolo Pippo che dal porto di Stromboli trasporta da sempre i turisti su questa frazione aggrappata al versante opposto del vulcano, raggiungibile esclusivamente via mare. E sì, perché il "pirtuso", il buco, il porto più piccolo del mondo, sembra la palude Stigia. Fino a pochi anni fa, prima che costruissero il molo per aliscafi e traghetti, ci si attraccava solo con le barchette a remo.

 

l'eruzione del vulcano stromboli 1

Acqua piena di detriti, di pomice nera, di pezzi di lava che rischiano di essere risucchiati dai motori di chi si avventura a vedere l' effetto che fa una Pompei del terzo millennio: un borgo abitato da soli trenta abitanti, sette muli e una manciata di turisti e di galline che giovedì si è trovato sotto una pioggia fitta di lapilli e di pietre grandi come mele. «Ero in ambulatorio - racconta il medico Maria Rita Falzone, giovedì in turno di guardia - e con il mio collega abbiamo sentito che la porta era spinta da un' onda d' urto impressionante, siamo usciti, abbiamo alzato gli occhi al cielo e abbiamo visto l' apocalisse, la colonna di fumo, la montagna che bruciava, fuoco ovunque, anche nel giardino accanto a noi.

stromboli 26

S

iamo scappati sotto la pioggia di pietre, io con una valigia rigida sulla testa, è durata quasi mezzora. Ho creduto di morire, anzi ero certa che sarei morta, mi dicevo: è andata così, pazienza. E pensare che ero venuta per una sostituzione che inizialmente non volevo fare. Tornare qui? Sinceramente? Mai più», dice mentre si imbarca sull' aliscafo che la riporta nella sua Messina. Direzione opposta a quella di Massimo Imbesi, l' escursionista di 35 anni che era arrivato proprio qui l' altro ieri, e che è morto due ore dopo mentre scalava la vetta.

 

massimo imbesi

A Ginostra non c' è più un filo di verde. Tutto nero e bruciato. Un luogo amato dai turisti in cerca di un Eden perduto che però venerdì sono scappati tutti, accalcandosi sugli aliscafi. Sono rimasti gli abitanti, nel borgo ricoperto da questo strato irreale di detriti alto otto centimetri che si è posato su strade, case, giardini, scale, viottoli. C' è Gianluca Giuffré, giornalista e gestore di un bazar, che ha portato via, a Milazzo, la moglie e i due gemellini di pochi mesi. «Preferisco stiano al sicuro, se tornasse l' allarme sarebbe difficile scappare con loro», dice mentre spala la cenere nera. «Siamo qui dall' alba - racconta - ma c' è bisogno di aiuto».

stromboli 33

 

C' è Mario Lo Schiavo, lo storico portavoce della comunità, che ripulisce i tetti delle case. «Siamo rimasti isolati, senza energia elettrica e con i telefoni muti. Dopo l' esplosione, abbiamo trascorso tutta la notte al buio». C' è Arianna Abbate che lancia un appello sui social, e riesce pure a essere ironica: «Fortunatamente il peggio è passato, ma siamo sommersi dalla cenere. Chiunque voglia venire a dare una mano è benvenuto. Non essendoci corrente, possiamo offrirvi la cena romantica a lume di candela e una doccia con tonificante acqua fredda». Nel pomeriggio arriva un gruppetto di dieci persone, guidate da Antonio Grasso della Protezione civile, armato di secchi, scope, sacchi.

 

Sull' altro versante, nel paese di Stromboli - che visto da Ginostra sembra una capitale - la parola d' ordine è salvare la stagione turistica. «Tutto tranquillo, ormai», ripetono albergatori e ristoratori, mentre la spiaggia della Petrazza è tornata a popolarsi di bagnanti. Ma la Protezione civile ha disposto ieri l' allarme giallo: il vulcano adesso è un sorvegliato speciale, mentre qui si trema a ogni suo borbottio. Le escursioni sono sospese, volano ancora i canadair per spegnere gli ultimi incendi e alla fonda restano due motonavi inviate dalla Regione siciliana nel caso fosse necessario evacuare l' isola, scenario al momento non all' ordine del giorno.

 

stromboli 23

«Le valutazioni tecniche escludono questa necessità, ma il vulcano è imprevedibile», dice il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi.

Un centinaio di turisti sono andati via, alcuni in ciabatte e costume, ma una ventina sono rientrati ieri. Non si sono mossi invece i quattrocento residenti e gli stromboliani di adozione che trattano il vulcano - Iddu, cioè Lui - come un vecchio amico, seppure a volte iracondo.

 

stromboli 18eruzione stromboli 3eruzione stromboli 1stromboli 4stromboli 7stromboli 9stromboli 13eruzione stromboli

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....