giovanni de carlo belen stefano de martino

BELIN, C’È ANCHE BELEN NEGLI AUDIO DI MAFIA CAPITALE - TRA GLI INTERCETTATI, IL 5 DICEMBRE 2014, C’È STEFANO DE MARTINO CHE TENTA DI APPRONTARE UNA STRATEGIA DIFENSIVA PER L’ARGENTINA, NEL MIRINO PER I SUOI RAPPORTI COL “BOSS” GIOVANNI DE CARLO

Beatrice Nencha per www.liberoquotidiano.it

 

Giovanni De Carlo spinge il passeggino di Belen Rodriguez belenGiovanni De Carlo spinge il passeggino di Belen Rodriguez belen

Da Belen a Totti, nomi nuovi e vecchie conoscenze (spesso criminali) si rincorrono negli 878 dvd e file audiovideo dei colloqui captati in carcere, disposti dalla Procura di Roma a ridosso dei primi clamorosi arresti di Mafia Capitale. Tra gli intercettati, il 5 dicembre 2014, c’è anche Stefano De Martino, marito di Belen, che tenta di approntare una strategia difensiva per la modella argentina, contatta dalla stampa per i suoi rapporti col “boss” Giovanni De Carlo: «Allora Belen... può dire guarda lo conosceva mio marito e io lo conosco di vista... ci siamo incontrati una sera a cena siamo diventati amici... però lo faccio tribrale su di me... Su di lei montano, su di me l’interesse è minore».

 

Mentre Roberta Morello, moglie dell’imprenditore Cristiano Guarnera, accusato di associazione mafiosa, l’11 marzo 2015 nel carcere di Bologna si sfoga col consorte: «Avevamo tutto per essere felici... sei stato un coglione, non ti sono mai mancati i soldi... non avevi bisogno di sta gente».

STEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELENSTEFANO DE MARTINO - GIOVANNI DE CARLO - BELEN

 

Annuendo, l’uomo replica: «C’ho pure rimesso i soldi». Ancora, commentando con i parenti una trasmissione in cui si parla di Totti e dei residence del Comune di Roma, il 18 marzo l’imprenditore sbotta: «Quel bastardo ha fatto pure il nome mio dicendogli che io affittavo gli appartamenti a duemila euro al mese». A fornire l’informazione ai magistrati sarebbe stato, per Guarnera, «il deficiente» (con probabile riferimento a Luca Odevaine, ndr).

 

Scene tragicomiche per Roberto Lacopo, il “benzinaio” di Corso Francia, che chiede un aiuto legale per un detenuto conosciuto in carcere. Ma la sorella lo avvisa della reazione furibonda dell’avvocato: «Lo sai che m’ha detto stamattina? “Quando vengo gli rompo il culo”». Il suo compagno di cella, infatti, non è un detenuto qualsiasi: «Noi siamo andati su internet e quello è un MANCUSO! Tu devi capire che se ti associano... buttano la chiave... l’avvocato quando viene ti ammazza, perché qui è tutto registrato... non devi aiutare nessuno!».

GIOVANNI DE CARLO E BELENGIOVANNI DE CARLO E BELEN

 

Più disinvolto Massimo Carminati, che dal carcere di Parma chiede dei viveri alla compagna («qui vanno tutti pazzi per la porchetta»), e segnalando la presenza delle telecamere, ironizza: «Siamo nell’acquario... è così, teso eh... d’altro canto io sono il capo di Roma ladrona... (ride)».

 

Ai magistrati manda un avviso: «Purtroppo so’ un vecchio di merda che però c’ha una intelligenza molto superiore alla media... e sono un ragazzo anche molto informato dei cazzi di tutti qui... tutti ’sti giudici di merda sanno bene che io qua rimango... senza problemi non è che devo fa nessun tipo di collaborazione con nessuno».

 

PIER LUIGI BORRIELLO - STEFANO DE MARTINO - BELEN RODRIGUEZ PIER LUIGI BORRIELLO - STEFANO DE MARTINO - BELEN RODRIGUEZ

Mentre col figlio Andrea, che lo informa di un suo prossimo stage in un Fondo di investimento a Londra, ironizza sul proprio futuro: «È finita la festa Ciccio... io quando esco mi metto all’angolo della strada... anzi vado in televisione... a dire stronzate... ma scrivo un libro però in televisione... faccio fare una trasmissione, i misteri d’Italia... me metto lì a di’ stronzate, capito?...una stronzata ad ogni puntata... questi fanno così...».

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…