awelima lucky

LA BELLA VITA DEL PRESUNTO SQUARTATORE – UNO DEI NIGERIANI ACCUSATO DI AVER AMMAZZATO PAMELA ERA OSPITE DA 16 MESI DI UN HOTEL A 4 STELLE DI MACERATA – ARRIVATO CLANDESTINO, AVEVO FATTO RICORSO PER OTTENERE L’ASILO – CON I SUOI AMICI ERA IN UN GIRO DI SPACCIATORI

 

Simona Pletto per Libero Quotidiano

 

PAMELA MASTROPIETRO

Awelima Lucky, il richiedente asilo che ha fatto a pezzi il corpo di Pamela Mastropietro, se ne stava in un albergo a quattro stelle, il Recina Hotel di Montecassiano, alle porte di Macerata, da oltre un anno. Era ospite spesato e mantenuto dallo Stato italiano, anche se aveva già avuto il primo diniego da parte della Commissione territoriale. Il 27enne richiedente asilo era già stato denunciato per immigrazione clandestina perché sbarcato al porto di Augusta nell' ottobre 2016 ed era già pronto a presentare ricorso. Come fanno in tanti.

 

Materiali di pregio, tre eleganti suite, poltrone Frau, connessione internet, alcune stanze con idromassaggio, cure mediche assicurate, mangiare e dormire gratis, oltre alla paghetta giornaliera. I profughi ospiti di questa struttura ricettiva sono almeno una trentina, e occupano gli ultimi due piani (l' albergo conta 56 camere). I profughi hanno stanze con ogni confort e un ingresso riservato solo a loro.

 

Ma per Awelima non bastava tutta questa ospitalità per integrarsi in una cultura diversa, in una democrazia che prevede il rispetto del prossimo, della donna. Lui, secondo la procura di Macerata, quella sera del 30 gennaio scorso era lì, in quell' appartamento dell' orrore, a spezzare con coltelli e mannaia il corpo della 18enne fuggita il giorno prima da una vicina comunità per tossicodipendenti. E non è escluso che prima sia stata stuprata.

 

PROFESSIONE SPACCIATORI

AWELIMA LUCKY MACERATA

Le cellule dei telefonini agganciate dicono che lui era nella mansarda di via Spalato 124, dove è avvenuto l' omicidio e il sezionamento del cadavere, insieme ai connazionali Desmond Lucky, 22 anni, anche lui richiedente asilo, accusato di aver ceduto una dose di eroina a Pamela; e Innocent Oseghale, 29 anni, anche lui profugo nigeriano, che prima di una condanna per spaccio ha raccontato di essere in fuga dalla guerra.

 

Oseghale non viveva in un albergo, ma era ospite mantenuto attraverso la cooperativa Gus di Macerata, il Gruppo di Umana Solidarietà. Come Awelima, in dubbia fuga dalla guerra, era stato inserito in un programma di protezione umanitaria per i richiedenti asilo. Era stato beccato a spacciare, ci si sarebbe aspettato che venisse rimpatriato. Invece era a piede libero, pronto a cercare droga approfittando delle fragilità della ragazza.

DESMOND LUCKY

 

Era un protetto, pronto a comprare litri di candeggina per lavare il sangue della carneficina; era ospite dello Stato italiano che, conti alla mano, prima del suo arresto aveva sborsato per lui almeno 50mila euro. Era un protetto. Come Awelima. Ma non ne aveva le caratteristiche perché gli erano stati negati prima lo status di rifugiato, poi il permesso di soggiorno.

 

Lui è stato il primo a finire in cella con l' accusa di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Da venerdì tutti e tre si trovano in carcere a Montacuto di Ancona, per la morte e la mattanza inflitta al corpo della ragazza di origine romana, nascosto dentro a due valigie gettate poco distante in strada, nella campagna di Pollenza. Awelima Lucky è stato catturato alla stazione di Milano, mentre era in compagnia della moglie. Per gli inquirenti, stava fuggendo in Svizzera e oltre a due grosse valigie, aveva con se tanti soldi, quanto bastava per assicurarsi un lungo soggiorno estero.

INNOCENT OSEGHALE

 

Mentre si attendono gli esiti degli esami tossicologici, e delle impronte rilevate di recente dai carabinieri del Ris nell' appartamento dove è stata uccisa Pamela, i tre nigeriani negano ogni addebito. Negano di essere stati in quell' appartamento, tanto meno di aver ucciso e smembrato Pamela.

 

UNA VALIGIA PIENA DI SOLDI

Soggiorni a quattro stelle, aiuti su tutti i fronti per una macchina, quella dell' accoglienza ai profughi, che continua a costare decine, centinaia di milioni (4,7 miliardi si prevede a fine 2018), incluse le spese legali per i loro ricorsi.

 

L' idea di una porta che si chiude in una stanza d' albergo a quattro stelle con vasche idromassaggio, con un ospite che campa di contributi pubblici e che di lì a poco farà a pezzi il cadavere di una 18enne forse ancora viva, solleva perplessità. Ad aumentare l' imbarazzo, le cicliche polemiche riferite da chi in paese è costretto a convivere da tempo a causa del boom dei migranti (solo lo scorso gennaio a Macerata ne sono arrivati 808, e la cooperativa onlus Gus se ne è assicurata 459, la fetta più grossa).

 

PAMELA MASTROPIETRO CON LA MADRE ALESSANDRA VERNI

Lamentele per i prodotti alimentari scaduti, per il cibo che non è halal. Un paio di anni fa, per il menu e il «trattamento» ricevuto dal Gus. La mamma di Pamela stretta nel suo dignitoso dolore ha dichiarato: «Oseghale non doveva essere in Italia». Non è solo. Tra quelle che chiamano «risorse».

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…