
"BUONGIORNO, CHI MANDA MOGLIE E FIGLIA?" - SU FACEBOOK SPUNTA UN ALTRO GRUPPO DI PIPPAROLI CHE SI CHIAMA "MIA MOGLIE 2", UN CLONE DI QUELLO CHIUSO NEI GIORNI SCORSI - GLI ISCRITTI SONO SOLO 8 MILA, MOLTI MENO IN CONFRONTO AI 30 MILA DELLA PRIMA "AGORÀ DIGITALE" IN CUI I MARITI PUBBLICAVANO FOTO SCATTATE SENZA CONSENSO ALLE PROPRIE MOGLI - NEL NUOVO GRUPPO LO SCAMBIO AVVIENE SOLO IN PRIVATO, VIA CHAT, TRA GLI UTENTI - AGLI ISCRITTI CHE FANNO NOTARE CHE QUANTO ACCADE È ILLEGALE, ALTRI RISPONDONO IRONICAMENTE "È ARRIVATO IL MARESCIALLO ROCCA" - I COMMENTI: "LE DONNUCOLE DI OGGI VOGLIONO BRAD PITT O 'ALEN' DELON, SI SONO MONTATE LA TESTA" - VA AVANTI L'INCHIESTA SUL SITO "PHICA.NET" E SUL GRUPPO "MIA MOGLIE": OLTRE 40 LE DENUNCE
«HO TROVATO MIA MOGLIE 2 8 MILA ISCRITTI E COMMENTI CHOC: CI CHIAMANO DONNUCOLE»
Estratto dell'articolo di Roberta Polese per il “Corriere della Sera”
Mentre a fine agosto sui giornali e sui social scoppiava l’indignazione per la bacheca Mia moglie, pagina Facebook con 32 mila iscritti, per lo più uomini, che postavano e commentavano le foto delle loro ignare mogli e compagne, su Mia moglie 2 - Incontri Social il signor Seimon scriveva: «Buongiorno, chi manda moglie e figlia?».
Già, perché non ci eravamo certo illuse che l’ondata di indignazione avesse colpito tutti, anzi: c’è chi ha continuato imperterrito a commentare a chiedere foto, a interagire con pezzi di corpi di donne immortalati nelle foto e sputati nei social senza alcuna remora.
Avevo seguito il caso della bacheca Mia moglie ed ero sprofondata nell’abisso di Phica.eu, il sito denunciato da politiche, attiviste, giornaliste e attrici, e mi ero riproposta di non guardare i social per un po’, ma due giorni fa la curiosità ha avuto la meglio sui miei buoni propositi. E quindi mi sono messa a cercare se ci fosse ancora qualcuno che ha proseguito sulla sua strada imperterrito.
Ne ho trovati 8.818, questa volta «protetti» da una bacheca Facebook che si chiama Mia moglie 2 – incontri social , un gruppo chiuso, al quale si accede dopo una richiesta di iscrizione e che è attivo da 12 anni. L’ho fatta con il mio profilo personale, dove c’è scritto chiaramente che lavoro faccio. L’amministratore mi ha fatta entrare subito: nell’ultima settimana ben 336 persone sono entrate nel gruppo, immagino che non si vada molto per il sottile quando si tratta di fare engagement.
C’è qualche donna che pubblica foto in primo piano, il primo post che trovo è una bella ragazza bionda che cerca marito. Sulle prime faccio un sospiro di sollievo, penso: «Dai, non è l’ennesima bacheca di quel tipo». Spoiler: mi sbaglio. Il profilo della ragazza è un mix di foto fatte con l’intelligenza artificiale, e sembra tutto poco autentico.
Subito sotto c’è J.J. che in un italiano sgrammaticato scrive: «Foto della mia ex nei commenti, mandate le vostre ex, anche in privato, ricevo anche ritorno». Nei commenti compare una donna in biancheria intima, non si vede il volto: 8 like e cuoricini.
Nel post C.E. pubblica la foto di una donna stesa a letto con il perizoma, segue la solita raffica di apprezzamenti. C’è anche una donna che probabilmente è sul profilo con le mie stesse intenzioni: «Chissà cosa pensa di tutto questo la polizia postale», scrive. Le risponde un tale Jhoe: «È arrivato il maresciallo Rocca», e lei ribatte: «Vedrai». Evidentemente non sono l’unica ad aver segnalato questa pagina Facebook: il mio alert a Meta è partito ieri mattina, e sempre ieri ho segnalato la bacheca alla polizia postale.
il gruppo facebook mia moglie 1
Faccio in tempo a registrare un meccanismo lievemente più sofisticato rispetto alla bacheca Mia moglie . In questo gruppo chiuso infatti le foto ci sono, ma sono poche. Per averne di più basta chiedere al diretto interessato su Messenger: nei dialoghi il riferimento a foto private spedite direttamente al profilo personale è continuo, alla richiesta di foto la risposta è quasi sempre: «Scambio su Telegram», o «Scambio su Messenger». Evidentemente tutti si sono fatti un po’ più furbi dopo il polverone di fine agosto sulla pagina Mia Moglie , che è stata chiusa.
L’amministratore del gruppo, un certo Alessandro, scrive un appello: «Chi non ha una foto nel profilo verrà bloccato, come pure chi pubblica foto o video porno». Uomini avvisati... vanno su Messenger. Allegati alla bacheca infatti ci sono cinque gruppi di chat diversi. Ma qualcosa è cambiato: infatti lunedì Eusebiu si lamenta: «Questo gruppo non è più lo stesso, so che si sono spostati su Telegram ma non ero attento quando hanno dato il nome del gruppo». E poi ci sono quelli che fanno le vittime, come Carlo, che il 14 maggio scorso parlando delle donne scriveva:
il gruppo facebook mia moglie 2
«Oggi sono tutte abbagliate dal demone del denaro, più schifo di così si muore, tutte vogliono Brad Pitt o Alen (scritto così ndr ) Delon, le donnucole di oggi si sono montate la testa, sono senza più riguardo verso l’uomo, ti giudicano e ti scartano a priori, suggerirei a queste donnucole di scendere dal piedistallo...». [...]
SITI SESSISTI, LA MAXI INCHIESTA: REVENGE PORN E OLTRE 40 DENUNCE
Estratto dell'articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”
Quaranta denunce già arrivate alla polizia postale, altre annunciate, raccolte da associazioni o in attesa di essere trasmesse alle Procure dalle varie altre forze di polizia che le hanno ricevute. Superato lo choc iniziale di essersi trovate a propria insaputa su pagine web a sfondo sessuale quando non esplicitamente porno, vinto il timore di esporsi per non moltiplicare i possibili effeti negativi, molte vittime di questa caccia virtuale alla preda da esporre, commentare in modo osceno e insultare, si stanno facendo avanti per veder puniti i responsabili. [...]
Particolare rilievo assume ovviamente il ruolo dei due gestori del profilo. Più complesso il caso di Phica, dove le possibili ipotesi di reato sono molteplici: diffamazione (per l’utilizzo di foto pubbliche di personaggi noti in contesti inappropriati, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale), diffusione illecita di immagini private (scatti non autorizzati o rubati), estorsione (richiesta di denaro per rimuovere questi contenuti, avanzata anche a chi aveva inizialmente dato il suo consenso).
In base alle denunce che sta raccogliendo la polizia postale per farle confluire in una unica informativa, il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini deciderà quale veste dare alle contestazioni penali. Poi si procederà nel caso a unificare i due fascicoli, se emergessero punti di contatto.
Un fascicolo per diffamazione ai danni della sindaca di Firenze, Sara Funaro, è stato intanto aperto anche nel capoluogo toscano a carico del gestore di Phica.eu, Vittorio Vitiello. La prima cittadina è stata tra i primi a denunciare il suo inserimento nel database del portale, portando all’identificazione del suo referente.
L’uomo, 45 anni, nato a Pompei ma residente a Firenze, era già noto ai pm locali per una analoga vicenda del 2018. Allora ci furono un centinaio di denunce e la Procura aveva identificato Vitiello come amministratore della pagina. Il 45enne venne ascoltato come persona informata dei fatti, collaborando con la polizia per risalire agli indirizzi ip degli utenti. L’indagine si concentrò sul trattamento illecito dei dati personali e si concluse con il rinvio a giudizio di tre toscani, 42, 50 e 30 anni. [...]
boss miao - phica master
phica.net.