centro commerciale kremenchuk ucraina vladimir putin

PUTIN PENSA CHE SIAMO FESSI – IL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO NEGA DI AVER BOMBARDATO IL CENTRO COMMERCIALE DI KREMENCHUK, IN UCRAINA: LA VERSIONE UFFICIALE DEL CREMLINO È CHE UN MISSILE DI PRECISIONE ABBIA COLPITO UN DEPOSITO DI ARMI INVIATE DAGLI USA E DALL’EUROPA. DA LÌ, SI SAREBBE PROPAGATO UN INCENDIO CHE AVREBBE COLPITO IL MALL, CHE PERÒ SAREBBE STATO CHIUSO. COME NO: LA VERITÀ È CHE COLPIRE OBIETTIVI CIVILI È UNA STRATEGIA PRECISA DI "MAD VLAD" PER INTIMIDIRE KIEV E L'OCCIDENTE

 

1 - MOSCA, 'A KREMENCHUK COLPITO DEPOSITO ARMI USA E EUROPEE

attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 4

(ANSA) - Il ministero della Difesa russo ha negato il bombardamento su un centro commerciale a Kremenchuk, in Ucraina.

 

Il ministero, citato dalle agenzie di Mosca, ha affermato invece che un "missile di precisione" ha colpito un deposito in cui erano stoccate armi inviate dagli Usa e dall'Europa provocando un incendio che poi si è propagato al vicino centro commerciale, che ieri "era chiuso".

 

 

2 - PUTIN LANCIA OLTRE 60 MISSILI SU OBIETTIVI CIVILI, BEN FUORI DAL DONBAS

Micol Flammini per “il Foglio”

Vladimir Putin

 

Mosca ha colpito con un attacco missilistico un centro commerciale a Kremenchuk, nella regione di Poltava. La città, sulle sponde del fiume Dnipro, fa parte dell’Ucraina centrale e non ha alcun valore militare. Il centro commerciale era pieno di cittadini, non ospitava strutture militari o depositi di armi, l’unico obiettivo era prendere di mira i circa mille civili al suo interno.

 

missili russi su un centro commerciale di kremenchuk, ucraina 1

L’edificio era molto frequentato, si trova nelle vicinanze della stazione ferroviaria, ed è improbabile considerare l’attacco un errore: due missili, forse due K-22 sparati da un bombardiere Tu-22M3 vivino Kursk, hanno colpito l’edificio e anche se l’obiettivo, come ritengono alcuni analisti, fosse la stazione, la natura dell’attacco rimane deliberata. Un crimine. Il personale sanitario e i vigili del fuoco di Kremenchuk hanno chiesto aiuto alle località vicine per i soccorsi.

missili russi su un centro commerciale di kremenchuk, ucraina 3

 

La città, che è sede di una delle più grandi raffinerie di petrolio dell’Ucraina ed è stata colpita altre volte durante la guerra, si è ritrovata a far fronte a quello che potrebbe essere il bombardamento con più morti e feriti dall’inizio della guerra. Durante il fine settimana la Russia ha lanciato oltre sessanta attacchi missilistici contro località lontane dalla prima linea del Donbas, colpendo edifici residenziali a Kyiv e nella città portuale di Odessa.

 

Nonostante la Russia abbia dichiarato già a marzo che il suo obiettivo è “liberare” il Donbas, spara i suoi colpi contro tutto il territorio dell’Ucraina, sta combattendo una guerra senza regole e senza confini seguendo il copione degli stati terroristi. Dall’altra parte, invece, gli ucraini le regole le hanno eccome: hanno ricevuto i lanciarazzi Himars dietro alla promessa fatta agli americani di non colpire il territorio russo, e la paura che le armi occidentali vengano usate dentro ai confini di Mosca è ancora un deterrente per l’invio di nuovi aiuti.

 

attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 3

Kyiv combatte contro una nazione che continua a utilizzare la strategia del panico contro i civili, che fa annunci inaffidabili e che non soltanto combatte la sua guerra contro l’Ucraina ma utilizza il paese anche per fare guerra alle potenze occidentali: mentre il presidente americano Joe Biden era a Varsavia a fine marzo, la Russia ha bombardato vicino al confine polacco; quando il segretario delle Nazioni Unite António Guterres era a Kyiv, Mosca ha preso di mira la capitale ucraina; e anche gli attacchi del fine settimana sono stati interpretati come segnali di Vladimir Putin contro i leader occidentali che stanno preparando il grande vertice Nato a Madrid che potrebbe cambiare la strategia dell’Alleanza atlantica.

 

Vladimir Putin 2

Non si tratta di errori, colpire gli edifici residenziali è una strategia del Cremlino, non rispettare le regole di guerra fa parte del suo modo di combattere, colpire un centro commerciale è un atto per intimidire e abbattere il morale e il crimine di Kremenchuk non è stato il primo di questo genere: l’8 aprile un razzo russo è caduto su una stazione ferroviaria di Kramatorsk, piena di profughi in fuga dal Donbas e anche allora non si trattò di un errore ma di un piano. Il terrore è parte della strategia di guerra di Mosca e ora che Putin ha deciso di cambiare la leadership militare, la situazione potrebbe soltanto peggiorare.

 

valery solodchuk e alexander dvornikov

Non sarà più il generale Aleksander Dvornikov a coordinare le operazioni militari nel Donbas, ma il presidente russo ha confermato una nuova struttura di comando, una triade composta da Gennady Zhidko, comandante delle forze russe; Aleksander Lapin, comandante del raggruppamento centrale e Sergei Surovikin, comandante del raggruppamento meridionale. I tre ambiscono a diventare capo di stato maggiore e Surovikin finora sembra avere più possibilità degli altri. Il capo del Cremlino ha trasformato le nomine in una gara tra generali che per dimostrare di meritare cariche più alte potrebbero aumentare le brutalità in guerra.

 

 

 

attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 1attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 5attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 7attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 2Vladimir Putin 4attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 8missili russi su un centro commerciale di kremenchuk, ucraina 4missili russi su un centro commerciale di kremenchuk, ucraina 2attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 9attacco russo al centro commerciale di kremenchuk 6

 

Ultimi Dagoreport

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….