gianmarco pozzi

COME E’ MORTO GIANMARCO POZZI? - IL PUGILE ROMANO POTREBBE ESSERE DECEDUTO DURANTE UNA LITE E QUALCUNO HA POI NASCOSTO IL CORPO - LA PROCURA CERCA DI RICOSTRUIRE LE ULTIME ORE DI VITA DI "GIMMY" A PONZA MA I PUNTI OSCURI SONO NUMEROSI - C'E' ANCHE L'IPOTESI CHE SIA STATO GETTATO DAL TERRAZZO DELL'APPARTAMENTO CHE CONDIVIDEVA CON GLI AMICI DOPO UNA DISCUSSIONE SCOPPIATA PER LA DOCCIA…

RITA CAMMARONE per il Messaggero

 

gianmarco pozzi

Gimmy è stato spinto o è caduto dal terrazzo dell'appartamento che condivideva con gli amici a Ponza, è morto e il suo cadavere è stato occultato nell'intercapedine ai margini della vigna. È l'inquietante sequenza ipotizzata negli ambienti investigativi, al lavoro per cercare di risolvere il giallo di Ponza, e di come abbia veramente perso la vita il 9 agosto scorso, Gianmarco Gimmy Pozzi, pugile romano di 28 anni.

 

Torna così in primo piano il terrazzo, del quale si è parlato sin dal primo momento, da quando cioè si è diffusa la notizia di un giovane deceduto mentre cercava di andare al mare, saltando da una parte all'altra, per accorciare le distanze. Una circostanza, poi smentita dal ritrovamento del corpo all'interno di una intercapedine, dopo essere precipitato dal muro di contenimento di una villetta distante circa 400 metri dall'alloggio dove stavano i ragazzi. Un percorso per andare al mare, quello, che certamente Gimmy non avrebbe seguito, visto quanto fosse impervio il tratto da attraversare.

gianmarco pozzi

 

«Come sia morto il ragazzo con esattezza non è ancora dato sapere - commenta il legale della famiglia Pozzi, l'avvocato Fabrizio Gallo - Ma le prime ipotesi trapelate dalla procura di Cassino possono trovarci d'accordo, visto che siamo sempre stati dell'idea che Gianmarco non sia morto nello stesso luogo in cui è stato ritrovato il corpo, quando era ormai rigido.

 

gianmarco pozzi

Noi abbiamo chiesto che l'alloggio dei ragazzi e le relative pertinenze vengano sottoposti al luminol», ovvero alla ricerca di possibile tracce di sangue. La famiglia Pozzi, che dopo la morte di Gimmy ha raggiunto l'isola, ha raccolto testimonianze in base alle quali nelle prime ore di quella tragica domenica, nell'abitazione in uso al pugile e ad altri tre giovani, c'era stata una lite.

 

«Una lite furibonda, per futili motivi continua l'avvocato Gallo - dal serbatoio arrivava poca acqua e i ragazzi hanno discusso per problemi di doccia. È stato chiamato anche un idraulico.

 

Gimmy è sicuramente morto dopo questa lite. Si tratta di capire dove. Sappiamo che il medico legale ha accertato che le ferite riportate sono compatibili con un'altezza di sette metri. Il terrazzo è proprio a quell'altezza; il muretto dell'intercapedine invece è alto 2,70 metri.

 

Dunque, Gimmy potrebbe essere caduto o essere stato spinto. Un'ipotesi, certo. Per questo abbiamo chiesto accertamenti specifici». Cosa sia esattamente successo in quella casa dopo una nottata in discoteca, dove la vittima faceva il buttafuori, e un'alba con gli amici, è ancora da definire. In base alle prime deposizioni risulterebbe che Gianmarco appena arrivato nell'alloggio si sarebbe barricato al suo interno per poi fuggire dal retro in preda a una crisi paranoica dovuta all'assunzione di cocaina.

 

gianmarco pozzi

Un'alterazione che lo avrebbe portato a fare cose senza senso, come addentrarsi a piedi nudi tra i rovi del campo coltivato a vite. Il tonfo che è seguito alla caduta è stato avvertito intorno alle 11, quando è stata chiamata l'ambulanza. Ma i soccorritori sono arrivati sei minuti dopo, trovando il cadavere e un'unica traccia di sangue sul muretto vicino, quando invece il corpo aveva ferite diffuse. «Gimmy lì dentro ci è finito da morto», è la convinzione della famiglia Pozzi e dei suoi consulenti, tra cui la criminologa Roberta Bruzzone, che ha ritenuto improbabile la via di fuga indicata dai coinquilini di Gianmarco.

gianmarco pozzi

 

Nei prossimi giorni è atteso il deposito della perizia medico legale da parte della dottoressa Daniela Lucidi incaricata dalla Procura della Repubblica di Cassino. La famiglia Pozzi confida anche nelle analisi per la ricerca del Dna che sono state richieste per suo conto dall'avvocato Luca Chessa (che non collabora con l'avvocato Fabrizio Gallo come erroneamente scritto ieri ma segue autonomamente il versante civilistico della vicenda per conto della mamma e delle due sorelle del giovane pugile) sugli oggetti repertati in fase di esame esterno sulla salma di Gianmarco: si tratta di uno stuzzicadenti, quattro mozziconi di sigaretta, uno scontrino e pezzi di carta assorbente

gianmarco pozzi

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”