oskar groening ex ss

QUANTO VALE LA VITA DI UN EBREO? PER I TEDESCHI APPENA 7 MINUTI DI GALERA PER OGNI CADAVERE - INFATTI IL CONTABILE DI AUSCHWITZ, IL 94ENNE OSKAR GROENING, E’ STATO CONDANNATO A 4 ANNI DI GALERA PER COMPLICITÀ NELLO STERMINIO DI OLTRE 300 MILA EBREI

Giordano Tedoldi per “Libero Quotidiano”

Oskar GroeningOskar Groening

 

In Germania non cessano di fare i conti, oltre che con i partner europei indebitati, col loro passato. Il loro passato è, per antonomasia, l’Olocausto, lo sterminio di sei milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Ma nel modo in cui fanno i conti con quella catastrofe, dimostrano ogni volta di essere pessimi contabili, di annaspare nell’assurdo.

 

Ieri il tribunale di Lüneburg ha condannato proprio un contabile, il 94enne Oskar Groening, un ragazzo che a ventuno anni, nel 1942, arrivò nel campo di sterminio di Auschwitz con l’incarico di registrare tutti gli averi saccheggiati ai deportati provenienti - a decine di migliaia ogni settimana - con i famigerati treni dai vari territori conquistati o sottomessi al Reich.

 

Oskar Groening  Oskar Groening

Passati 73 anni, la giustizia ha fatto il suo corso, condannando il “contabile di Auschwitz” a 4 anni di carcere per complicità nello sterminio - pur non avendo mai premuto il grilletto né maneggiato le capsule di acido prussico delle camere a gas, ma sempre seduto alla scrivania con i suoi libri contabili - di oltre 300mila ebrei.

 

Oskar Groening Oskar Groening

Lo storico David Cesarani della Royal Holloway University di Londra, un esperto della materia, ha dichiarato alla Bbc che la sentenza è ridicola, e noi siamo d’accordo. Facendo macabri e grotteschi calcoli, resi necessari dalla stessa natura assurda di questo processo, l’ex SS Groening farà circa un anno di carcere per ogni centomila vite e, ancora più in dettaglio, 7 minuti di carcere per ogni vita umiliata e brutalmente assassinata a Auschwitz.

 

Naturalmente, come ha detto lo stesso Cesarani, è molto improbabile che Groening trascorra anche un solo minuto in carcere, e i suoi difensori staranno già preparando la richiesta, data l’età avanzata del condannato, di sospendere l’esecuzione della pena.

 

thomas wuff neonazi tedesco davanti al tribunale del processo a groeningthomas wuff neonazi tedesco davanti al tribunale del processo a groening

Ma quello che era importante, da parte del giudice che ha pronunciato la sentenza, Franz Kompisch, era affermare che «Groening aveva volontariamente assunto un incarico di impiegato» in un sistema «inumano e a stento sopportabile dalla psiche umana». Cioè: per quanto Groening avesse voluto chiudere gli occhi, credere che la sua attività di mero contabile non lo coinvolgesse nel massacro, non è esente dalla responsabilità morale di aver conosciuto e contribuito all’efficienza di quella macchina di morte che erano i campi di sterminio.

 

oskar groening ex ssoskar groening ex ss

Seguendo questa logica, allora perché quattro anni? Perché non l’ergastolo? Non è offensivo per la memoria dei morti e dei sopravvissuti questa stolida irrogazione di una manciata di anni di carcere, a fronte di un crimine immane? Senza contare che, rilevava sempre lo storico inglese Cesarani, questa giustizia che arriva così tardi, e che porta in tribunale un nonagenario che ha già trascorso una completa esistenza nella piena impunità, è un’ulteriore assurdità che non rende alcuna giustizia rispetto al crimine commesso. Groening, si badi, non era un nazista datosi alla macchia, un Mengele o un Eichmann.

oskar groening 3 oskar groening 3

 

Al contrario. Era conosciuto dai media come testimone - uno dei rari tra le ex SS - che afferma di aver assistito alle selezioni dei nuovi arrivati nei campi, quelle che stabilivano, per dirla con Primo Levi, i sommersi e i salvati, coloro che sarebbero sopravvissuti e messi ai lavori forzati e coloro che sarebbero stati immediatamente liquidati. Groening ha testimoniato di aver visto degli ebrei assassinati in un tentativo di fuga.

 

Ha parlato dell’esistenza delle camere a gas, smentendo le versioni dei negazionisti. Groening, che aderì al partito nazionalsocialista fin dal 1933, era certamente un fervente sostenitore di Hitler, come dimostra la successiva adesione alle SS. Ma tutto questo era risaputo da anni, per la precisione almeno undici. Infatti, Groening divenne una figura nota al pubblico proprio quando scelse di prendere la parola e essere intervistato dalla Bbc, dallo storico britannico Laurence Rees, per un documentario intitolato «Auschwitz: I nazisti e la soluzione finale», definendosi un testimone delle camere a gas.

oskar groening  ai tempi delle ss oskar groening ai tempi delle ss

 

Prima di lui, nessun membro delle SS aveva mai voluto comparire di fronte a una telecamera. E al processo, Groening si è dichiarato «moralmente responsabile» dei crimini a lui addebitati. Una cosa che aveva già affermato undici anni fa durante la sua intervista con Rees, il quale ora, con britannico understatement, si chiede se la giustizia non sia arrivata «un po’ troppo tardi». Tra i sopravvissuti c’è stato chi, come Eva Kor, l’ha perdonato facendosi fotografare in un abbraccio con Groening. Altri esprimono soddisfazione per l’idea di una giustizia che non dà tregua ai carnefici finché campano, ma anch’essi sottolineano che le loro perdite non saranno mai colmate da quattro anni di carcere.

 

eva pusztai fahidi superstite di auschwitz con la nipoteeva pusztai fahidi superstite di auschwitz con la nipote

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)