green pass universita

ORA CHI CONTROLLERA’ IL GREEN PASS DI PARTITE IVA, LIBERI PROFESSIONISTI E ARTIGIANI? - SE UN CITTADINO HA BISOGNO DI UN ELETTRICISTA DOVRÀ CONTROLLARE IL QR CODE PRIMA DI FARLO ENTRARE IN CASA? COSA SUCCEDE CON COLF E BADANTI CHE INVECE FANNO DELL'AMBIENTE DOMESTICO IL PROPRIO LUOGO DI LAVORO ABITUALE? E NEL CASO DELLO STUDIO DI UN AVVOCATO, COME SI CONTROLLA? L’ORIENTAMENTE E’ CHE PER UN PROFESSIONISTA CHE LAVORA A DOMICILIO “LA CASA È CONSIDERATA LUOGO DI LAVORO” E QUINDI…

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

Green pass in azienda

L'estensione del Green pass a tutti i lavoratori, autonomi compresi, è destinata a far discutere. Non per la sua importanza nello spingere più persone verso il vaccino, quanto per la difficoltà nel garantire controlli puntuali, anche a campione. Se per dipendenti statali e privati, le verifiche si annunciano piuttosto semplici («Tutti i sistemi di timbratura o i tornelli presenti nelle imprese hanno già il dispositivo di lettura del Green pass, tu metti il tuo cartellino, tu metti il tuo badge e contemporaneamente si legge il Green pass» ha semplificato ieri a Radio24 il ministro per la Pa Renato Brunetta), il discorso cambia ragionando sulle modalità che dovrebbero coinvolgere partite Iva, liberi professionisti e artigiani.

 

Green pass in azienda 4

In altri termini, se un cittadino ha bisogno di un elettricista dovrà controllare il Qr code prima di farlo entrare in casa? Cosa succede con colf e badanti che invece fanno dell'ambiente domestico il proprio luogo di lavoro abituale? E nel caso dello studio di un avvocato, come si controlla?

 

L'INTERPRETAZIONE Un vero e proprio rebus per la cui risoluzione l'esecutivo si è riservato un mese. L'applicazione del nuovo decreto infatti, non scatterà prima del 15 ottobre. «La norma è volutamente generale e astratta» sottolinea una delle fonti governative che si è fatta promotrice del testo. Per ora, in attesa di specifici protocolli, si gioca sulla linea delle interpretazioni. Per un professionista che lavora a domicilio «la casa è considerata luogo di lavoro» fanno sapere ad esempio dal ministero del Lavoro. Tuttavia è ancora indefinito se «la verifica spetta a chi apre la porta di casa» oppure «tocca all'artigiano autoregolarsi».

green pass

 

Cioè se debba essere, magari, l'anziano 80enne che ha telefonato all'idraulico ad impugnare lo smartphone con installata l'app per il controllo (VerificaC19) oppure debba essere il professionista a garantire di essere in regola con la certificazione verde. Peraltro immaginare dei controlli in tal senso, con un pubblico ufficiale che entra in un'abitazione privata per verificare il pass o comminare una sanzione da 600 a 1.500 euro risulta davvero difficile.

 

Meno dubbi invece per quanto riguarda i collaboratori domestici: dovranno esibire il Qr code al proprio datore di lavoro pena la sospensione dell'incarico. L'incertezza però riguarda chi può effettuare i controlli reiterati (tenendo conto che il pass ottenuto con un tampone è valido per 48 ore). Il titolare del contratto d'assunzione, magari il figlio della persone con necessità di assistenza, non è detto che viva nelle vicinanze della casa in cui la badante lavora.

 

Green pass scuola 2

In più c'è da considerare che più della metà di questa categoria professionale non ha contratti regolari e 1,1 milioni sono quindi lavoratori in nero su cui la minaccia di sospendere il rapporto di lavoro e la retribuzione non può avere effetto. Discorso diverso per i liberi professionisti. Un avvocato con uno studio professionale dovrà occuparsi di verificare il pass di tutti i suoi dipendenti (o nominare qualcuno che lo faccia). E i clienti? Non c'è un obbligo predefinito di richiederlo. Dati alcuni precedenti però, dai titolari di diversi bar che a luglio hanno anticipato la misura al medico siciliano che accetta di visitare per controlli solo i pazienti con il pass, non è affatto escluso lo si possa fare.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?