PER TRUMP, OGNI TURISTA È UN POTENZIALE CRIMINALE – I NUOVI CONTROLLI BIOMETRICI PER CHI VIAGGIA NEGLI STATI UNITI SONO DEGNI DI UN FILM DISTOPICO: OGNI VOLTA CHE UN VISITATORE ENTRA O ESCE DAGLI STATI UNITI I FUNZIONARI DELLA DOGANA POSSONO CHIEDERE, OLTRE AL RICONOSCIMENTO FACCIALE DIVENTATO OBBLIGATORIO, LE IMPRONTE DIGITALI, LA SCANSIONE DELL'IRIDE, LE IMPRONTE PALMARI - UNA NUOVA RESTRIZIONE CHE SI AGGIUNGE ALLA DECISIONE DEL GOVERNO TRUMP DI POTER CONTROLLARE GLI ACCOUNT SOCIAL DEI VISITATORI – A INQUIETARE È IL FATTO CHE I DATI VERRANNO CONSERVATI PER 75 ANNI…
Estratto dell’articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”
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[…] Dal 26 dicembre è entrata in vigore la nuova regola federale sui controlli biometrici all'ingresso e all'uscita dei non cittadini americani, inclusi i turisti, i titolari di qualsiasi visto e i residenti permanenti con la carta verde: ogni volta che un visitatore entra o esce dagli Stati Uniti - in aeroporto, porto marittimo, o attraverso i confini via terra - i funzionari della dogana possono chiedere, oltre al riconoscimento facciale diventato obbligatorio, le impronte digitali, la scansione dell'iride, le impronte palmari.
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In alcuni grandi aeroporti il riconoscimento facciale e la scansione del palmo della mano sono già utilizzati. Adesso riguarderà tutti gli aeroporti degli Stati Uniti e non ci saranno più esenzioni in base all'età: dovranno sottoporsi ai controlli biometrici anche i bambini sotto i 14 anni e gli adulti sopra i 79.
Le esenzioni sono state tolte anche ai diplomatici stranieri e ai canadesi, due categorie di persone con cui Washington ha raffreddato i rapporti. Il prelievo del Dna non è automatico, ma si applicherà in particolari contesti, tipo i sospetti latitanti. Tutti gli altri dati raccolti resteranno negli archivi federali per 75 anni, con un effetto macabro: milioni di persone, anche dopo morte, continueranno a restare "vive" digitalmente nei software americani.
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Il nuovo sistema ha generato reazioni contrastanti: la base Maga nazionalista ha esultato, perché certifica il privilegio di essere americani e invia a milioni di stranieri il messaggio di considerarsi in Usa solo come ospiti. Per molti altri, da giuristi ad attivisti per i diritti civili, c'è in gioco la privacy e una nuova restrizione che si aggiunge alla decisione del governo Trump di poter controllare gli account social dei visitatori.
[…] c'è un altro aspetto più oscuro: dove finiranno i dati? Chi potrebbe utilizzarli? Legalmente verranno conservati nel sistema biometrico del dipartimento di Sicurezza interna, ma uno dei suoi fornitori principali è Palantir, società di software fondata da Peter Thiel […] I dati, potenzialmente, potrebbero venire utilizzati per ottimizzare i processi, affinare i software di Palantir e creare una "mappatura" di abitudini globali con nomi, volti e movimenti.
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Non sono scenari complottistici perché Thiel ha dichiarato pubblicamente quale è la sua idea di tecnologia: al servizio dei governi per controllare le masse. «Non credo più che libertà e democrazia siano compatibili», ha dichiarato una volta. Era il 2009, ben prima che Trump decidesse di candidarsi.
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