green pass per andare al lavoro

NON SIETE STATO, VOI - UN DIPENDENTE PUBBLICO SU QUATTRO NON SI E' VACCINATO! CI SAREBBERO ANCORA 300MILA STATALI (SU 1,2 MILIONI) NON IMMUNIZZATI (MA NEI 300MILA SONO COMPRESI ANCHE QUELLI CHE NON POSSONO VACCINARSI A CAUSA DI PATOLOGIE) - UN NUMERO CONCENTRATO SOPRATTUTTO AL SUD E NEGLI ENTI LOCALI – CHI NON AVRÀ IL GREEN PASS, DAL 10 OTTOBRE RISCHIA LA SOSPENSIONE E LO STOP DELLO STIPENDIO...

Michele Di Branco e Francesco Bisozzi per "il Messaggero"

 

green pass

L'estensione del green pass rischia di prendere in contropiede un dipendente pubblico su quattro. Secondo una stima della Funziona pubblica il maxi certificato verde dovrebbe coinvolgere altri 1,2 milioni di lavoratori della Pa, dopo quelli di sanità e istruzione: si va dai ministeriali ai dipendenti degli enti locali, dai poliziotti ai vigili del fuoco. Ma, di questi, circa 300 mila, il 25 per cento appunto, potrebbero non essere coperti da vaccini e, quindi, impossibilitati ad accedere ai luoghi di lavoro.

 

statali

IL DATO La cifra, spiega sempre la Funzione pubblica, non riflette la situazione presente in tutte le amministrazioni pubbliche (i senza pass si concentrano al Sud) e risulterebbe in costante calo (per effetto del potere di convincimento che il certificato verde sta avendo sugli indecisi a metà). Inoltre, il dato dei 300 mila è al lordo degli esenti, quelli che in quanto affetti da patologie non compatibili con l'inoculazione del farmaco proprio non possono vaccinarsi.

 

Green pass 

Insomma, bisogna usare le pinze: nel comparto della sicurezza, per esempio, che abbraccia più di 500 mila tra uomini e donne, l'asticella dei vaccinati sale molto in alto, mentre se si guarda agli enti locali ci sarebbero casi in cui supera a fatica la soglia del 70 per cento. A favore della Pa non gioca l'età avanzata della maggior parte degli statali e le stime fatte elaborare dalla Funzione pubblica, che partono proprio dalle quote di vaccini somministrati ai cittadini sul territorio nazionale suddivise per fasce di età, per poi calare quei dati nell'ambito del pubblico impiego, lo riflettono: nei ministeri l'età media dei lavoratori supera i 54 anni, poco più sotto si posizionano agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (53 anni circa). Considerato che sul territorio nazionale i vaccinati con un'età compresa tra i 50 e i 59 anni oltrepassano di poco il 78 per cento, i conti sembrano tornare.

statali

 

Come detto, però, le cifre cambiano (e parecchio) a seconda della regione, ma anche in base al comparto di appartenenza. Dicevamo: in caso di obbligo di green pass esteso a tutta la Pa altri 1,2 milioni di lavoratori dovranno esibire il certificato verde per accedere al luogo di lavoro, 406 mila in forza agli enti locali, 230 mila per le funzioni centrali, poi poliziotti, forze armate, vigili del fuoco. Le vaccinazioni nel comparto sicurezza sono molto più avanti anche perché in molti, qui, hanno prestato attività di protezione civile in emergenza. «In caserma siamo tutti vaccinati con AstraZeneca, portavamo le bombole nelle case dei malati, c'era urgenza, su 35 mila uomini quelli non immunizzati sono una goccia nel mare, forse meno del 5 per cento», racconta Franco Giancarlo della federazione nazionale Confsal Vigili del Fuoco.

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

 

I poliziotti con il green pass sarebbero 82 mila su circa 94 mila. I carabinieri con il pass arriverebbero a 105 mila (su 111 mila). La situazione si complica negli enti locali dove si fa sentire il peso dei mancati accessi alla campagna vaccinale sul tacco d'Italia. Così in Comuni e Regioni, che assorbono 400 mila persone, i senza pass potrebbero essere almeno 100 mila. L'estensione del green pass, nei piani del ministero della Pa, deve fare rima con il ridimensionamento dello smart working. E per chi, senza motivazioni valide, risulterà sprovvisto del passaporto, si prospetta l'esclusione dall'ufficio, tout court. Un meccanismo che secondo i sindacati rischia di mettere in difficoltà i piccoli Comuni, dove gli impiegati sono pochi e l'assenza di uno di questi può rallentare l'erogazione dei servizi essenziali.

 

statali1

L'ESPERIMENTO E il governo, come noto, vuole ora rendere il Green pass obbligatorio per tutti gli statali. Pena la sospensione (ma il posto resta salvo, per il momento) e lo stop dello stipendio. Attualmente già circa 2 milioni di statali devono esibire il certificato verde per poter lavorare, entro la fine della settimana l'obbligo riguarderà altri 1,2 milioni di lavoratori coprendo così l'intero universo della pubblica amministrazione italiana. Il decreto è pronto e, secondo quanto filtra, l'obbligo scatterà dal 10 ottobre. Le regole saranno esattamente quelle già entrate in vigore dal 7 agosto scorso.

MARIO DRAGHI GREEN PASS

 

E già sperimentate in questi primi giorni di scuola. Professori e personale non docente devono infatti avere ed esibire la certificazione e se non lo fanno scattano le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni, dice IL decreto licenziato da Palazzo Chigi in piena estate (il 5 agosto) «è considerata assenza ingiustificata» e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro «è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento». Attenzione: scatta la sospensione, non il licenziamento. Il che vuol dire che il governo offre a chi non si vaccina la possibilità di ripensarci e di rientrare nei ranghi dell'amministrazione.

green passGREEN PASS

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)