netturbini ama rubano carburante

AGLI SPAZZINI ROMANI È PARTITA LA POMPA – TRE DIPENDENTI DELL'AMA SONO STATI BRUTALMENTE AGGREDITI DOPO AVER DENUNCIATO IL FURTO DI BENZINA DA PARTE DEI COLLEGHI DELLA MUNICIPALIZZATA CHE SI OCCUPA DI RIFIUTI A ROMA: “SEMBRAVA UNA SPEDIZIONE PUNITIVA. UN SUDAMERICANO CI HA ASPETTATO IN UFFICIO E CI HA PESTATO” – IN 4 ANNI 2.000 DEI 6.000 LAVORATORI AMA AVREBBERO SOTTRATTO 300MILA LITRI DI CARBURANTE DAI MEZZI – LE TECNICHE USATE PER “RISUCCHIARE” IL GASOLIO E LE INTERCETTAZIONI (“CE PAGO ER MUTUO”)

1 - FURTI DI BENZINA ALL’AMA: «NOI, PESTATI E SFREGIATI PER AVER DENUNCIATO TUTTO»

Estratto dell'articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”

 

FURTO DI BENZINA DI UN DIPENDENTE AMA

«Sembrava una spedizione punitiva», si legge nella denuncia che ha fatto scattare le indagini della Procura capitolina. Nel mondo alla rovescia di Ama, l'azienda municipalizzata all'Ambiente di Roma, succede che 2.064 dipendenti (quasi uno su tre) possano sottrarre indisturbati circa 300mila litri di carburante dai mezzi usati per raccogliere i rifiuti e spazzare le strade, mentre tre colleghi che onestamente hanno segnalato i furti vengano brutalmente aggrediti a calci e pugni sul posto di lavoro da un energumeno sudamericano.

 

[…]

 

Il picchiatore li aspettava letteralmente al varco: nell'androne della sede Ama di via Sapri, a pochi passi da Porta Pia. Sono le 4.40 circa del mattino del 28 gennaio scorso. Entra Nicola C. e viene subito sorpreso alle spalle dall'uomo che prima gli dice in spagnolo «tranquilo» (ossia «stai calmo»), poi inizia a colpirlo con calci e pugni. Gli mette un braccio attorno al collo, quasi a volerlo strozzare.

 

CAMION AMA A ROMA

Per le contusioni riportate, la frattura di un dito della mano destra e il leggero trauma cranico, il dipendente della municipalizzata dei rifiuti avrà una prognosi di 15 giorni. Sentendo le sue urla risuonare nei corridoi, Stefano C. scende di corsa dal suo ufficio al primo piano per aiutare il collega, ma il sudamericano gli si avventa contro quando ancora sta sulle scale.

 

NETTURBINI AMA RUBANO CARBURANTE

Il tecnico Ama avrà la peggio: per ricomporre una frattura scomposta al polso sinistro è stato operato e giudicato guaribile dai medici in 60 giorni. La terza vittima è Davide B.: arriva in quegli stessi frangenti al lavoro e, non appena varca la soglia dell'androne, viene aggredito dall'energumeno con pugni al volto e calci che gli causano la distorsione di una caviglia. A un certo punto, non contento, l'uomo tira fuori una lattina dalla tasca, la strappa con i denti e usa la lama per colpirlo, procurandogli una ferita lacero-contusa al viso.

 

Alla fine di questo pestaggio, il sudamericano scappa indisturbato. Le tre vittime notano che, nonostante piovesse e non si trovasse parcheggio nei paraggi di via Sapri, lui è completamente asciutto. E non perché avesse con sé l'ombrello. Il loro sospetto è che ci sia stato un complice ad averlo accompagnato e ad attenderlo fuori. Così come qualcuno che lo abbia aiutato a entrare nella sede Ama, sapendo che è sprovvista di telecamere. Infatti, al momento, non si è riusciti a risalire alla sua identità.

NETTURBINI AMA RUBANO CARBURANTE

 

Di certo la comune sensazione dei dipendenti feriti è che si trattasse di un picchiatore, assoldato "ad hoc" da chi sapeva dove lavoravano e quali erano i loro orari. La ragione del raid? Gli unici potenziali "nemici" che potevano meditare vendetta, secondo i tre «tecnici operativi territoriali», sono i colleghi che loro stessi hanno segnalato all'azienda come presunti responsabili di furti di carburante dai mezzi Ama. […]

 

2 - NEL MIRINO UN DIPENDENTE SU TRE «CON IL GASOLIO CI PAGO I DEBITI»

Estratto dell'articolo di Val. DiC. per “Il Messaggero”

 

Il «così fan tutti» sembra essere il filo conduttore che ha animato per anni ruberie e assenze ingiustificate nell'Azienda municipalizzata capitolina dei rifiuti. Solo per i furti di carburante, per il momento, 18 persone sono a rischio processo e altre 7 hanno già patteggiato pene da 2 anni e 3 mesi di reclusione a un anno e 11 mesi. Ma questa non è che la punta dell'iceberg.

NETTURBINI AMA

 

Dalle carte dell'inchiesta della Finanza, coordinata dal sostituto procuratore di Roma Carlo Villani, è emerso che dal 2017 al 2020 sono stati 2.064 i dipendenti a sottrarre benzina e gasolio dai mezzi Ama. Quasi uno su tre, considerato che il personale della municipalizzata conta complessivamente circa 7.000 unità.

 

Uno dei più spregiudicati è Simone D. che, addirittura, parlando al telefono con la compagna, ammette: «Con i lavori del gasolio pago i prestiti e il mantenimento di mia figlia». Anche se questo tribolare comporta fatica: «Sta diventando come quando pagavo tanto di mutuo ed ero obbligato a fare il doppio lavoro».

 

netturbini ama

Nelle intercettazioni la chiamano «la bevuta»: una tecnica che consiste nello svuotare i serbatoi dei mezzi di servizio con il risucchio, per poi vendere sottobanco il gasolio sottratto. Considerando invece solo i furti avvenuti utilizzando in modo improprio la carta prepagata aziendale, facendo risultare rifornimenti fantasma effettuati su furgoncini che erano fermi in officina, i litri di carburante sottratti sono in totale 293.858.

 

[…]

 

netturbini ama

I netturbini sono arrivati a danneggiare i furgoncini per sviare eventuali indagini. Programmavano «i guasti» - si legge negli atti - per assicurarsi «la bevuta». Uno degli indagati dice «che manometterà l'impianto frenante del mezzo per renderlo inefficiente e per evitare di perdere il carico». E aggiunge: «Stiamo tagliando i fili dei freni... in modo che dico che sono rientrato e si è accesa la spia».

 

[…]

 

netturbini giocano a briscola

Oltre all'inchiesta aperta per danno erariale, Ama ne ha avviato una interna. Porebbero arrivare presto lettere di licenziamento, dopo le 33 inviate, da novembre ad aprile, per assenze ingiustificate di altrettanti dipendenti.

RIFIUTI PER STRADA ROMA roma rifiuti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…