ferdico inzaghi calhanoglu

“DISSI AL CAPO TIFOSO MARCO FERDICO CHE AVEVO FATTO IL MIO” – SIMONE INZAGHI CONFERMA I RAPPORTI CON I CAPI DEL DIRETTIVO DELLA CURVA NORD ARRESTATI LO SCORSO SETTEMBRE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO E RACCONTA DI AVER SVOLTO UN RUOLO DI “MEDIATORE” SOLLECITANDO PIÙ BIGLIETTI PER LA FINALE DI CHAMPIONS - CALHANOGLU: “LA SOCIETÀ MI AVEVA INFORMATO CHE NON POTEVO INTRATTENERE RAPPORTI DI ALCUN TIPO CON I TIFOSI, IO L’HO FATTO. PERCHÉ SONO UNA PERSONA APERTA, PERCHÉ SONO FATTO COSÌ. FERDICO L’HO VISTO 7/8 VOLTE, IN UNA ERA CON L’ULTRA’ CHE È STATA UCCISO, ANTONIO BELLOCCO”

Estratto dell’articolo di Davide Milosa per “il Fatto Quotidiano”

 

 

simone inzaghi foto mezzelani gmt 047

Prima l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, e poi Hakan Calhanoglu, uno dei giocatori simbolo della seconda stella, passato dal rossonero al nerazzurro non senza polemiche e insulti, confermano i loro rapporti con i capi del direttivo della curva Nord arrestati lo scorso settembre per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso.

 

Contestazioni penali delle quali sia il mister sia il centrocampista erano all’oscuro. Due verbali, quelli depositati dalla Procura con la richiesta di giudizio immediato, che raccontano la stessa storia di relazioni pericolose. Nessun rilievo penale, sia chiaro. E però molti contatti e incontri, spiegati da entrambi, sentiti come testimoni.

 

Inzaghi il 9 ottobre a domanda della Mobile: “Ha agito da intermediario con la società Inter (…) per le richieste di Marco Ferdico avanzate in tale conversazione telefonica?”. Risponde: “Sì, ricordo che dopo la telefonata, a tavola ne ho parlato con qualcuno della dirigenza (…) ero speranzoso del fatto che si sarebbe risolta positivamente la questione, poiché avevo bisogno dell’incitamento dei tifosi per vincere la finale a Istanbul (…).

ferdico calhanoglu

 

Ho inviato un messaggio a Marco Ferdico, dicendogli, che il mio l’avevo fatto”. Inzaghi conferma una intermediazione, già emersa in un’intercettazione tra lui e il capo ultrà Ferdico e nella quale il tema era quello dei pochi biglietti che la società aveva messo a disposizione per la curva in vista della finale di Champions in Turchia. Come andrà la trattativa è noto: i rubinetti si aprono e la Nord incassa oltre mille biglietti che frutteranno al triumvirato Ferdico-Bellocco-Beretta centinaia di migliaia di euro.

 

simone inzaghi foto mezzelani gmt 046

Otto giorni dopo tocca a Calhanoglu. Il centrocampista turco, negli uffici della Mobile, conferma i contatti con gli ultras nonostante “la società mi avesse informato che non potevo intrattenere rapporti di alcun tipo con i tifosi (…). Io l’ho fatto. Perché io sono una persona aperta, perché sono fatto così”.

 

Da Marco Ferdico a Maurino Nepi al rampollo della ’ndrangheta Antonio Bellocco, Calhanoglu spiega contatti e incontri. Il campione interista: “Io ho incontrato Ferdico sette, otto volte, come ho già anticipato, presso il bar Don o presso il ristorante Zenzero per un aperitivo. Lui di solito veniva da solo, ma qualche volta è venuto con il padre, e una volta si è presentato con un ragazzo molto basso di statura, è la stessa persona che è sugli articoli di giornale, in quanto è la persona che è stata uccisa (…)

 

Antonio Bellocco, preciso che ho memorizzato il suo nome dopo aver saputo dell’omicidio, ricordo che a uno di questi incontri è venuto anche un altro ragazzo, che loro chiamavano Ciak (Matteo Norrito, elemento del direttivo e coinvolto nell’indagine, ndr) so che era un ultrà (…). I contatti li tenevo principalmente con Marco”. Con Bellocco “non avevo rapporti (…) ma è capitato che quando Marco mi videochiamava ci fosse anche lui e spostava il cellulare inquadrando Bellocco e facendo vedere che lui era in compagnia di Bellocco. In quelle occasioni avveniva soltanto uno scambio di saluti e mi incitava al buon rendimento delle mie prestazioni sportive”.

 

(…)

 

simone inzaghi foto mezzelani gmt 044

 Calhanoglu, invece, a inizio verbale: “I miei rapporti con gli ultras sono iniziati dopo il derby Milan-Inter della stagione 22/23, in quella partita io ho segnato su calcio di rigore (…) gli ultras, non so come abbiano ottenuto il mio numero di telefono (…). Penso il giorno dopo di aver ricevuto un messaggio whatsapp da una persona che si è firmato Marco Ferdico, che al momento non conoscevo, il quale mi ha scritto: siamo orgogliosi di averti nel nostro club, continua così, che dobbiamo vincere le coppe. Io ho risposto: grazie mille e forza Inter. All’inizio non ho detto nulla a nessuno (…) dopo una settimana mi sono informato su chi fosse Ferdico”.

 

Da quel momento tra il calciatore e uno dei capi del direttivo poi arrestato lo scorso settembre, i rapporti si intensificano: “Il mio rapporto con Ferdico è continuato, ci scambiavamo spesso messaggi, mi ha chiesto (…) delle maglie, lui mi diceva che le voleva dare ai bambini dell’ospedale (…). Le maglie che ho dato a Ferdico erano sia mie sia di altri miei compagni di squadra”. Maglie che il campione turco dice che, stando a Ferdico, sarebbero andate in beneficenza.

 

ultra inter antonio bellocco e marco ferdico

Ancora sul tema maglie, ricorda una volta al ristorante Zenzero: “Avendo nelle mani le maglie da consegnare, ho mandato un messaggio a Ferdico, dicendo: le maglie per i bimbi sono pronte, se vuoi vieni a prenderle. Dopo un po’, Ferdico, in compagnia di suo padre mi ha raggiunto (…). Io sono uscito, in quel momento Ferdico mi ha presentato il padre. Ricordo che mi sono intrattenuto (…) per poco tempo, 5 minuti.

 

Con Ferdico ci sono stati più incontri al ristorante Zenzero oppure presso un bar, il Don, sempre per la consegna delle maglie, mie o di altri miei compagni, i quali, da quello che so, non rispondevano alle richieste di Ferdico”. Ribadisce Calhanoglou: “Mi veniva sempre detto, da Ferdico, che le maglie erano destinate sempre per beneficenza”. Oltre a Ferdico e Bellocco, il centrocampista conferma la conoscenza anche con Mauro Nepi, il Maurone già in rapporti con Inzaghi,: “L’ho visto solo due volte”.

marco ferdico

 

A testimonianza di questo rapporto, intercettato, Nepi chiama il calciatore “fratello”. Il 9 febbraio 2023, Calhanoglu è al telefono con Nepi per spiegare la sua assenza a un evento della Nord: “Dove sei? Due minuti, se hai tempo?”. Nepi: “Mandami la posizione che vengo!”. Calhanoglu: “Ferri ci ha detto che non possiamo fare questo perché (…) Marotta non vuole che voi siete vicini con tifosi!”. Nepi: “Vabbè non ti preoccupare tanto magari prima o poi parleremo con lui, vediamo!”.

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