avicii ex fidanzata

"SCEGLI ME E TI MOSTRERO' IL MIO AMORE" - IL DOLORE DELL’EX FIDANZATA SU INSTAGRAM PER LA MORTE DI AVICII, ALIAS TIM BERGLING: “È STATO IL MIO CONFIDENTE E MIGLIORE AMICO” - LO SCAMBIO SU WHATSAPP, LEI GLI INVIAVA FOTO DEL SUO GATTO E LUI RISPONDEVA COSÌ…

avicii e l'ex fidanzata 8

Da www.ilmessaggero.it

 

«Coraggio tesoro, non arrenderti per noi due. Scegli me, e ti mostrerò il mio amore».

 

La ex fidanzata di Avicii, il popolare dj trovato morto a Muscat mentre era in vacanza, ha affidato a Instagram il dolore per la sua scomparsa. 

 

Emily Goldberg ha avuto una relazione con Tim Bergling, in arte Avicii, durata due anni e finita nel 2013.

 

Il ricordo dell'amore tra i due è composto da una carrellata di foto di momenti passati insieme e dalle parole di una canzone che lui le aveva dedicato. 

 

«Tim scrisse queste parole per me - ricorda Emily - Per i due anni in cui siamo stati insieme è stato il mio confidente e il mio miglior amico. Non posso pensare che non vedrò più il suo viso».

 

 

scambio di messaggi tra avicii e l'ex fidanzata

Ovviamente, il post si è riempito di "Mi piace" e commenti con le condoglianze e l'affetto dei fan. Emily ha condiviso anche uno scambio di messaggi su Whatsapp con quello che allora era il suo fidanzato: lei gli inviava la foto del suo gatto e lui le rispondeva «Ti amo».

 

Piccoli scampoli di quotidiano: «Tesoro a che ora è il tuo volo?», chiedeva lui, «tra tre ore - rispondeva lei - mi manchi». #RipAvicii, scrive ora Emily su Instagram.

 

Forse un'ombra di dispiacere per quello che fu e che, ora, non potrà più essere. «Svegliatemi quando sarà tutto finito, perché non voglio che sia vero».

 

Parole di "Wake me up", una delle canzoni più famose del dj, che ora per Emily hanno il sapore amaro dei ricordi. 

 

 

 

2 - DALLA CAMERETTA ALLE FOLLE OCEANICHE LA VITA VELOCE DEI DJ SUPERSTAR COME AVICII

Pierfrancesco Pacoda per “la Stampa”

 

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Dalle quattro pareti della propria cameretta (limite geografico alla loro visone del mondo), alle folle dei lussuosi complessi dell' intrattenimento di Las Vegas. In pochissimo tempo, spesso quasi senza tappe intermedie. In perfetta indipendenza. Da soli. L' irresistibile ascesa del dj, all' interno dell' immaginario della cultura pop di consumo, si nutre di protagonisti che, giovanissimi, passano dalle piccole sale di registrazione casalinghe ai tour mondiali, dal piacere di far ballare gli amici ai guadagni da superstar dello spettacolo.

 

C' è chi, come Avicii, il dj svedese che appena ventottenne, per cause ancora da chiarire, è stato trovato senza vita la notte di venerdì in una stanza d' albergo nell' Oman, non ce la fa (la polizia ha escluso la pista criminale). Troppa pressione.

 

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Succedeva negli Anni 60 della psichedelia, succede adesso. Tim Bergling, questo il suo vero nome, aveva abbandonato le scene due anni fa, perché il fisico, provato anche dall' abuso di alcool, non riusciva a reggere lo sforzo della «performance perfetta» capace di soddisfare i sogni di legioni di ragazzi.

 

Non si era ritirato a vita privata, aveva ancora molto da raccontare, si era chiuso in studio insieme a uno dei padri nobili della moderna dance music, il leggendario Nile Rodgers, il chitarrista degli Chic, già riesumato dai Daft Punk che lo avevano voluto con loro nel disco Random Accesss Memories . Aveva collaborato con la cantante Rita Ora, era arrivato nei cinema con il documentario True Stories , che racconta la sua vita eccitante e difficile ed erano tanti i progetti discografici che voleva realizzare.

 

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Avicii, in Italia, era stato protagonista di memorabili appuntamenti come quello del 2013 all' Aquafan d Riccione, di fronte a una platea sterminata, al di là di ogni più rosea aspettativa degli organizzatori. La condizione del dj che lui ha perfettamente interpretato, non deve essere un peso facile da sopportare. Qualche anno fa David Guetta, altra celebrità internazionale, si fece seguire da un terapeuta per superare l' ansia e gli attacchi di panico da relazione con il pubblico, mentre l' età della fama scende vertiginosamente.

 

La recente classifica di «DJ Mag», la Bibbia internazionale del settore che ogni anno indica i cento dj migliori del mondo, nel 2018 ha incoronato, per la seconda volta consecutiva, l' olandese Martin Garrix, solo 21 anni, che appena diciassettenne è arrivato per la prima volta in Italia per una serata organizzata dal collega di Reggio Emilia Benny Benassi che invece si è formato nei circoli Arci di Reggio Emilia, prima di essere chiamato da Madonna come produttore.

 

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Destinazione Las Vegas Garrix, in piena sintonia con la sua immagine pulita, è uno che abbina favolosi profitti a una intensa attività di beneficenza Di recente ha sostenuto economicamente la costruzione di un villaggio di Sos Children in Sud Africa e collabora attivamente con War Child, che si occupa di bambini vittime delle guerre.

 

Una maniera per bilanciare un corsa velocissima, destinazione planetaria, un percorso dove i guadagni assumono proporzioni gigantesche (il dj scozzese Calvin Harris, per fare un esempio, nel 2107 ha fatturato secondo Forbes 48.5 milioni di dollari) che non passa più per le discoteche di Ibiza e di Londra, ma gli esclusivi e carissimi resort di Las Vegas, come l' XS e l' Encore Beach Club.

Dove, più che la musica, è lo spettacolo che conta.

 

 

? #ripavicii #avicii

Un post condiviso da Emily Goldberg (@emilygoldberg89) in data:

 

 

 

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