jeffrey epstein sarah ferguson andrea

SOLO FANGO SULLA FAMIGLIA REALE – DOPO LE RIVELAZIONI SUL PORCONE ANDREA, ORA ARRIVANO QUELLE SUA EX MOGLIE SARAH FERGUSON - LA BBC SOLLEVA OMBRE SUL RUOLO DI 'BRAND AMBASSADOR' RIVESTITO A SUO TEMPO DALLA FERGUSON (IN CAMBIO DI UN COMPENSO MILIONARIO) PER CONTO DI UN SOCIETÀ DI MINING DI CRIPTOVALUTE FONDATA A LAS VEGAS DA UN ALTRO CONTROVERSO UOMO D'AFFARI AMERICANO, JAY BLOOM. PERSONAGGIO INTRODOTTO DALLA EX DUCHESSA PURE ALLA SUA FAMIGLIA – LE MAIL SCAMBIATE DALL'EX PRINCIPE CON EPSTEIN NEL 2010, UN ANNO DOPO LA PRIMA CONDANNA DEL FINANZIERE PER SFRUTTAMENTO DI RAGAZZE MINORENNI, IN CUI AFFERMAVA NERO SU BIANCO DI "SPERARE" DI RIVEDERE PRESTO "L'AMICO" JEFFREY, APPENA USCITO DI GALERA – TRUMP: “IL PRINCIPE ANDREA? DISPIACIUTO PER LA CASA REALE BRITANNICA”

TRUMP, PRINCIPE ANDREA? DISPIACIUTO PER LA CASA REALE BRITANNICA

(ANSA) - WASHINGTON, 02 NOV - Donald Trump si è detto "dispiaciuto per la famiglia reale britannica" in relazione agli sviluppi sul principe Andrea, messo al bando dalla monarchia dopo gli scandali originati dal caso Epstein

principe andrea con sarah ferguson dopo le parole di ghislaine maxwell

 

LO SCANDALO DI ANDREA DILAGA E INFANGA MOGLIE E FIGLIE

Nuove email compromettenti su Epstein. Re Carlo lo fa degradare

(ANSA) - LONDRA, 02 NOV - Dilaga senza più freni la tempesta di fango alimentata dalle rivelazioni sugli scandali che per anni hanno coinvolto Andrea Mountbatten-Windsor, terzogenito della scomparsa regina Elisabetta II e fratello minore di re Carlo III: bufera che la monarchia britannica cerca di allontanare per quanto possibile da sé, con la definitiva messa al bando (a scoppio ritardato) del reprobo, ma su cui i riflettori dei media non accennano a spegnersi, a colpi di scoperchiamenti di segreti, sospetti o dettagli rimasti troppo a lungo fuori fuoco.

principe andrea sarah ferguson

 

Privato del titolo di principe nei giorni scorsi dallo stesso Carlo, con un editto senza precedenti in epoca moderna, il 65enne Andrea resta nel mirino di ulteriori divulgazioni mediatiche imbarazzanti sui suoi (ben noti) legami con il defunto faccendiere pedofilo americano Jeffrey Epstein e con altre figure di dubbia reputazione.

 

Frequentazioni che coinvolgono la sua ex moglie, Sarah Ferguson, e rischiano di minacciare ormai la posizione delle loro due figlie, Beatrice ed Eugenie, per ora risparmiate dall'umiliante revoca dei titoli di principesse. Mentre qualche spettro si allunga pure sull'immagine e sul futuro tout court della monarchia, mossasi con decisione solo tardivamente e quasi obtorto collo (rispetto agli umori popolari) per prendere davvero le distanze da un uomo che sulla carta rimane per ora ottavo nelle linea di successione alla corona.

 

principe andrea virginia giuffre ghislaine maxwell

A tre anni dall'ascesa al trono del quasi 77enne Carlo al posto di Elisabetta, matriarca di cui per decenni l'ex duca di York fu considerato "il figlio prediletto". E dopo che ancora due anni fa il delfino William - descritto adesso dalle veline di palazzo come inflessibile verso la pecora nera di casa Windsor, nel timore di conseguenze esiziali sul suo futuro regno - non si era preoccupato di farsi fotografare al volante scarrozzando lo zio a una messa di famiglia.

 

A riecheggiare le ultime accuse è fra gli altri il Guardian, che pubblica i contenuti di nuove email - rimbalzate dagli Usa - scambiate dall'ex principe con Epstein nel 2010, un anno dopo la prima condanna del finanziere per sfruttamento di ragazze minorenni. Messaggi in cui Andrea - che alcuni esponenti democratici vorrebbero vedere ora convocato a Washington per deporre dinanzi all Congresso sugli 'Epstein files' - affermava nero su bianco di "sperare" di rivedere presto "l'amico" Jeffrey, appena uscito di galera.

Il principe Andrea e Sarah Ferguson

 

E accoglieva con toni di disponibilità la sollecitazione del miliardario a incontrare Jes Staley, chiacchierato banchiere - all'epoca al vertice di JP Morgan - dichiarato in seguito persona non grata nel Regno Unito per aver mentito alle autorità proprio sulle sue relazioni con Jeffrey Epstein.

 

La Bbc, da parte sua, solleva ombre sul ruolo di 'brand ambassador' rivestito a suo tempo da Sarah Ferguson (in cambio di un compenso milionario) per conto di un società di mining di criptovalute fondata a Las Vegas da un altro controverso uomo d'affari americano, Jay Bloom. Personaggio introdotto dalla ex duchessa pure alla figlia Beatrice e, quindi, fra il 2018 e il 2019, allo stesso Andrea: fino a una visita guidata a Buckingham Palace, dove l'allora principe possedeva ancora un ufficio, sotto il mantello protettivo di sua madre, avendo continuato a svolgere incarichi di rappresentanza ufficiale della dinastia sino al 2020, prima della ri-esplosione dello scandalo Epstein.

 

jeffrey epstein principe andrea

Uno scandalo destinato intanto a costare al "signor Mountbatten-Windsor" anche la perdita del rango di 'vice admiral' (contrammiraglio) della Royal Navy, in via di revoca da parte del governo laburista di Keir Starmer su indicazione esplicita "del re" suo fratello, secondo quanto reso noto in queste ore dal ministro della Difesa, John Healey. Vincolo residuo con quell'uniforme di cui Andrea - pur escluso dai gradi militari già da 5 anni - continuava ad andar fiero in veste almeno di ufficiale a riposo della Marina britannica: ricordo delle remote 'glorie' giovanili della missione di guerra compiuta durante il conflitto delle Falkland-Malvinas contro l'Argentina.

sarah ferguson

 

BUFERA SU ANDREA, HARRY APPOGGIA LA LINEA DURA DI RE CARLO

 (ANSA) - LONDRA, 02 NOV - La decisione di re Carlo III di prendere finalmente le distanze in modo definitivo dal fratello Andrea, travolto da nuove rivelazioni a scoppio ritardato sulle frequentazioni con il finanziere pedofilo americano Jeffrey Epstein e privato in questi giorni di tutti gli ultimi residui titoli, non è stata solo il frutto delle consultazioni avute dal sovrano quasi 77enne con il figlio maggiore ed erede al trono William. E neppure solo con la regina Camilla. Carlo risulta aver infatti informato anche il il figlio minore, il principe ribelle Harry, protagonista di un traumatico strappo dal resto della famiglia reale britannica sfociato nel 2020 nel trasferimento in America con la consorte Meghan.

 

jeffrey epstein principe andrea

A rivelarlo sono diversi media d'oltre Manica che riprendono le anticipazioni diffuse al riguardo dal Sun sulla base di fonti vicine ai protagonisti. A dar credito alla ricostruzione del tabloid, il re ha voluto sentire il duca di Sussex al telefono prima di annunciare il provvedimento che ha revocato al fratello, terzogenito della regina Elisabetta, anche il titolo di principe. Ricevendo sostegno e incoraggiamento da Harry.

 

Un gesto che sembra suggellare la volontà del sovrano di evitare qualunque indebita sovrapposizione, nell'ambito delle grane che riguardano la dinastia, fra il caso di Andrea, segnato da ombre di grave indegnità, e quello dello stesso Harry, legato a semplici contrasti e recriminazioni interni alla famiglia: sovrapposizione cavalcata invece da qualche media della destra populista più ostile ai Sussex con l'evocazione di un possibile pugno di ferro esteso al secondogenito dell'attuale re una volta che William sarà asceso al trono. Ipotesi che si richiama al rapporto gelido instauratosi tra i i due figli di Carlo e Diana, apparentemente non attenuato nemmeno dal recente avvio d'un tentativo di riavvicinamento fra Harry e suo padre.

sarah ferguson

 

Una biografia spietata su Andrea appena scritta da Andrew Lownie ha del resto rivelato come William e Harry siano allineati almeno nel giudizio di condanna senz'appello dello zio, dopo gli ultimi sviluppi del caso Epstein. Anche se l'entourage del duca di Sussex ha negato che Harry si sia spinto addirittura ad affrontare fisicamente Andrea tempo fa, al contrario di quanto raccontato a Lownie da qualche gola profonda di corte.

Harvey Weinstein jeffrey epstein e ghislaine maxwell al royal lodge del principe andreaprincipe andrea donald melania trump principe andrea ghislaine maxwell jeffrey epsteinMELANIA TRUMP CON IL PRINCIPE ANDREA E JEFFREY EPSTEIN matrimonio sarah ferguson e andrew 7

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…