
UNA DECISIONE SACROSANTA: ENTRA IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO PER GLI APPALTI IN VATICANO, CON NUOVE NORME PER LA TRASPARENZA – BASTA CON I RACCOMANDATI DALLO ZIO PRETE, GLI AMICI DEL MONSIGNORE, LE COMPROMISSIONI OPACHE - DOPO LO SCANDALO DEGLI INVESTIMENTI LONDINESI CON I SOLDI DELLA SEGRETERIA DI STATO, L’AMMINISTRAZIONE DEL PATRIMONIO APOSTOLICO DIVENTA L’UNICO CENTRO DI SPESA E DI INVESTIMENTI DELLA SANTA SEDE: NIENTE PIÙ FONDI AUTONOMI NEI DICASTERI, MA UN’UNICA CASSAFORTE PER AVERE SOTTO CONTROLLO IL FLUSSO REALE DELLA LIQUIDITÀ - ALL’APSA SPETTA QUINDI LA RESPONSABILITÀ DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI CON ATTENZIONE PARTICOLARE AI POTENZIALI CONFLITTI DI INTERESSE…
Estratto dell’articolo di Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”
jorge mario bergoglio robert francis prevost
Il «Regolamento […] è stato pubblicato ieri, entra in vigore oggi e rappresenta il compimento del giro di vite voluto negli ultimi cinque anni in materia di appalti e contratti pubblici della Santa Sede e della Città del Vaticano. Basta con i raccomandati dallo zio prete, gli amici del monsignore, le compromissioni opache. Da Francesco a Leone XIV, il Vaticano si è progressivamente dotato di una serie di norme di trasparenza che trovano ora una sistemazione organica.
Il «regolamento di attuazione» si riferisce anzitutto alle «Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici» firmate da Papa Bergoglio nel 2020 e poi aggiornate con un Motu Proprio del 2024.
Nell’articolo 2 delle Norme, in particolare, si indicavano quattro obiettivi fondamentali: «Impiego sostenibile dei fondi interni, trasparenza della procedura di aggiudicazione, parità di trattamento e non discriminazione degli offerenti, promozione di una concorrenza efficace tra gli offerenti, in particolare mediante misure in grado di contrastare gli accordi illeciti in materia di concorrenza e la corruzione».
APSA - Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica del Vaticano
Dopo lo scandalo degli investimenti londinesi con i soldi della Segreteria di Stato, l’Amministrazione del Patrimonio Apostolico è divenuta l’unico centro di spesa e di investimenti della Santa Sede: niente più fondi autonomi nei dicasteri, ma un’unica cassaforte per avere sotto controllo il flusso reale della liquidità.
All’Apsa spetta quindi la responsabilità degli acquisti di beni e servizi e la definizione del «criterio di selezione dei fornitori sentita la Segreteria per l’Economia, sulla base di parametri chiari e oggettivi». Una attenzione particolare è rivolta ai potenziali conflitti di interesse […]Beni e servizi dovranno essere affidati in base a gare pubbliche .