ladro ladri

UN RECORD L’ITALIA CE L’HA: I LADRI PIÙ BRAVI D’EUROPA! - CHI FA UN FURTO DA NOI VIENE PRESO SOLO 3 VOLTE SU 100 MENTRE IN GERMANIA CATTURANO IL 55% DEI BANDITI - COLPA DI LEGGI CHE LEGANO LE MANI AGLI AGENTI - TRA ANTIFURTI, INFERRIATE E PORTE BLINDATE: ECCO COME BLINDARE LA CASA E QUANTO COSTA

Giuliano Zulin per “Libero quotidiano”

 

torino ladro furto

Quando iniziano le ferie, il vacanziere ha due preoccupazioni: la prima è il bollino nero in autostrada, la seconda è il timore di tornare a casa dopo la villeggiatura e trovare la casa svaligiata. Ovviamente il cruccio che tormenta di più è il secondo. I dati ufficiali dicono che i furti d' abitazione sono calati del 10% nel 2017, passando dai 214.053 del 2016 a 192.681. Per intenderci sono 528 al giorno, 22 l' ora, uno ogni tre minuti circa. E ci riferiamo solo a quelli denunciati. Già, perché purtroppo ormai parecchia gente non si rivolge più ai Carabinieri o alla Polizia. Tanto non cambia niente.

 

Non è una semplice percezione di insicurezza. I numeri ahinoi corroborano questo senso comune. Le forze dell' ordine riescono a rintracciare gli autori di un furto solo tre volte su 100. In Germania la percentuale sale invece al 55%, sottolinea l' ultimo Rapporto di Transcrime, il Centro di ricerca di criminologia dell' Università Cattolica di Milano. Non c' è che dire: abbiamo un primato triste di cui vantarci. Quello dei ladri imprendibili.

ladro

 

Completa il desolante quadro un' altra indagine, di Eurostat-Unodc aggiornata al 2015, che colloca il nostro Paese per tasso di violazioni di abitazioni al quinto posto in Europa. Peggio di tutti i pari-taglia: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna. Alcuni ricercatori di Transcrime-Cattolica hanno stilato, non molto tempo fa, una graduatoria delle zone più a rischio furto. Eccole in sintesi.

 

PRESENZA DI OVER 70 Alcuni studi hanno evidenziato che gli anziani sono una categoria spesso vittima di reati appropriativi come i furti in abitazione. Le aree con un' alta presenza di anziani potrebbero, quindi, essere più a rischio di subire furti in abitazione.

 

ladro furto casa

TROPPI STRANIERI La presenza di un' alta concentrazione di stranieri residenti è spesso associata in letteratura a condizioni di disagio urbano. La marginalità sociale può aumentare il rischio di essere vittima di furti in abitazione.

Pertanto, anche le aree con un' alta percentuale di popolazione straniera potrebbero essere tra le più a rischio.

 

PRESENZA CAMPI ROM I campi nomadi rappresentano delle aree di marginalità all' interno del tessuto urbano. Alcuni studi hanno rilevato come queste aree e i loro residenti siano associati ad un maggiore rischio di subire furti. La presenza di campi rom in un' area potrebbe quindi costituire un fattore di rischio.

 

CASE POPOLARI Le case di edilizia popolare sono spesso più esposte al rischio di subire furti perché caratterizzate da una carente manutenzione (case facilmente violabili), uno scarso controllo informale (mancanza di sorveglianza) e una maggiore vulnerabilità sociale dei residenti. Perciò, la presenza di edilizia residenziale pubblica in un' area potrebbe costituire un fattore di rischio.

 

ladro furto casa

I "COMPRO ORO" Alcuni studi hanno rilevato come spesso i ladri tendano a liberarsi della refurtiva il prima possibile. In questo senso, i banchi di pegno e i negozi "Compro Oro" potrebbero essere un' opportunità per rivendere rapidamente i beni rubati. La presenza di Compro Oro in un' area potrebbe, quindi, costituire un fattore di rischio.

I ricercatori insomma dicono chiaramente quello che il Pd non ha voluto sentire per anni.

Il guaio è che i Dem, nella passata legislatura, hanno votato una legge che introduce il reato di tortura. Ricordate?

 

ladro furto casa

Di fatto carabinieri e poliziotti possono darsi da fare per beccare i malviventi, tuttavia se un arrestato magari si inventa di essere stato trattato in modo brusco, i militari e gli agenti rischiano un processo, con una pena finale che può andare da 4 a 10 anni. Capite bene che questa norma lega le mani alle forze dell' ordine. Non parliamo poi di alcune sentenze di manica larga, figlie a loro volta di leggi depenalizzanti, sempre targate sinistra.

Alla fine ci ritroviamo con 97 furti su 100 senza colpevole. Non ci resta che spendere di tasca nostra per blindarci. Ma è uno Stato questo?

 

CI VOGLIONO ALMENO 4000 EURO PER METTERE AL SICURO LA CASA

Massimo Sanvito per “Libero quotidiano”

 

Meglio prevenire che curare, anche perché in casi come questi la cura (gli arresti) è così inconsistente che è come se non ci fosse. E meglio spendere in telecamere, inferriate e allarmi per rendere casa propria un fortino, magari rinunciando ad altri veri piaceri della vita per far quadrare i conti a fine mese.

 

ladri

È così che funziona in Italia, dove le cronache non ci hanno mai fatto mancare rapine violente in ville e appartamenti. Bande dell' est che ti ammazzano di botte per pochi euro, immigrati di ogni etnia pronti a scardinare la prima finestra, ma anche delinquenti nostrani più o meno spregiudicati. Da nord a sud - stando ai dati della Cna (Confederazione nazionale artigianato) sono la bellezza di 20 milioni, su un totale di 30 milioni di immobili abitabili, le porte blindate installate per proteggersi dai furti.

 

Per non parlare dei sistemi d' allarme (12,6 milioni), delle inferriate a porte e finestre montate in 10 milioni di case, dei vetri anti-intrusione (9,3 milioni) e delle telecamere interne ed esterne (9,2 milioni). Ma quanto spendono gli italiani per mettere in sicurezza le proprie case? La spesa media va dai 4mila ai 16mila euro. La differenza, ovviamente, sta nella tipologia di sistema adottato per difendersi da ladri e balordi.

 

ladri chiavi

Per una porta blindata si spendono dai 1.500 ai 5mila euro, mentre per un allarme economico bastano 150/300 euro. Cifra che sale fino a 500 euro per un antifurto "medio" e fino a mille euro per un modello semi-professionale. I prezzi delle inferriate, invece, variano a seconda del materiale: per l' alluminio servono almeno 120 euro al metro quadrato, per il ferro 200, per l' inferriata a battente 400, per quella a scomparsa 600. E le finestre anti-sfondamento? I costi si aggirano tra i 200 e i 250 euro al metro quadrato.

 

La misura più economica, secondo le cifre snocciolate dalla Cna, restano le telecamere: bastano 100 euro per quelle interne e al massimo cinquanta euro in più per quelle esterne.

E poco importa che i dati del Viminale dicano che nel 2017 le denunce dei furti in casa sono diminuite di quasi il 10% rispetto all' anno prima (da 214.053 a 192.681).

Anche perché, ormai, chi si trova l' appartamento messo a soqquadro dai ladri, manco va più in commissariato a raccontare che gli hanno rubato tre collanine d' oro, due televisori o 500 euro in contanti.

LADRE ROM

 

Tanto è praticamente inutile, visto che appena tre delinquenti ogni cento furti vengono presi e incastrati, come spiega il rapporto dell' Università Cattolica di Milano. E i ladri continuano ad aver vita facile, anzi facilissima: le statistiche del centro studi Cna dicono che ogni giorno sono 528 i colpi in casa. Ovvero 22 all' ora e tre al minuto: numeri da brivido che spiegano perché - come riportano i dati del Censis - più di sei famiglie italiane su dieci (66,3%) hanno blindato le loro porte, quasi la metà (42%) ha montato un sistema d' allarme e un terzo ha fatto ricorso a inferriate (33,5%), vetri anti-intrusione (31%) e telecamere (30,7%).

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO