luisa todini

LA FAIDA NELLA FAMIGLIA TODINI E’ MEJO DI “BEAUTIFUL”: PIANTI, ACCUSE DI STALKING E MILIONI SVANITI - LUISA TODINI DENUNCIA IL FRATELLO STEFANO PER CIRCONVENZIONE DELLA MADRE, CHE A SUA VOLTA DENUNCIA LEI PER VISITE MEDICHE ORCHESTRATE CON LA COMPLICITA' DI UN DOTTORE: “E’ INDEBITATA FINO AL COLLO, LA GIUSTIZIA MI PROTEGGA DALLA VIOLENZA DI MIA FIGLIA” - MOTIVO DEL CONTENDERE: IL PATRIMONIO DI FAMIGLIA…

Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”

 

luisa todini foto di bacco

Berlusconi la volle in Europa e poi alla Rai, Renzi la chiamò a guidare le Poste. Il pubblico la conosce come ospite fisso a Ballarò nei panni della radiosa e riccioluta paladina del libero mercato. Per sua madre, però, Luisa Todini è una stalker e come tale l' ha denunciata: "Luisa si dipinge come una grande imprenditrice, ma è indebitata fino al collo. Ha prosciugato il suo patrimonio e vuole aggredire il mio, facendomi passare per incapace di intendere e volere. L' autorità giudiziaria mi protegga dalla violenza di mia figlia".

 

Così l'esposto della vedova Maria Rita Clementi, ultimo atto di un intrigo dinastico a molti zeri che il Fatto racconta per la prima volta e che solo un giudice potrà districare, accertando chi ne sia realmente vittima. Perché la versione dell' imprenditrice è del tutto diversa, e racconta di un patrimonio dilapidato dal fratello e di una madre confusa in balia di legali senza scrupoli.

 

luisa todini

Il trust alle Isole Cook e la guerra di carta

La storia ruota attorno a un trust familiare che la signora Clementi, 78 anni, ha costituito un anno fa a vantaggio e tutela di entrambi i figli in parti uguali. La decisione, secondo la madre e i suoi legali, non piace alla figlia alle prese con un "bisogno impellente di liquidità".

 

Ragion per cui a inizio 2018 Luisa Todini fa istanza di nomina di un amministratore di sostegno nei panni di se stessa, che viene però rigettata dal giudice tutelare una prima volta a gennaio ed è appesa al ricorso che andrà in udienza domani, presso la prima sezione civile del Tribunale di Roma.

 

A luglio 2018 presenta anche una denuncia per circonvenzione di incapace contro il fratello Stefano su cui pende la richiesta di archiviazione, perché i reati tra familiari non commessi con violenza sono depenalizzati. Il colpo di scena arriva ad aprile, quando è la madre a denunciare la figlia.

 

luisa todini

L'anziana - assistita dal penalista Alessandro Sammarco - riferisce di visite mediche e test neuropsicologici orchestrati "con l' inganno" da Luisa allo scopo di provare la sua incapacità, di come sia arrivata a offrire vantaggi economici al medico di famiglia perché la certificasse. E questo "pur avendole ceduto su un piatto d' argento, attraverso il trust, l' impero che ho creato e che a differenza dei miei figli ho mantenuto integro, anche perché l' unico decremento patrimoniale che ho avuto è costituito dalle donazioni e dai prestiti che gli ho fatto".

 

Poi la stilettata: "Tutti sanno che la Todini Costruzioni Spa, da Luisa ereditata dal padre, nelle sue mani ha maturato oltre 400 milioni di debiti. Grazie all' intervento del suo amico Berlusconi non è fallita, ma è stata acquistata da Salini. Oggi mi sento braccata, oggetto di una intimidazione costante finalizzata al solo scopo di farmi cedere alle sue pretese economiche".

 

E ancora: "Depositato il ricorso, mia figlia ha scritto a tutte le mie banche per bloccare i conti, con Bnl c' è addirittura riuscita, al punto che ho fatto causa alla banca. Per fare ciò, ovviamente, Luisa fa leva sulle sue conoscenze sia in ambito imprenditoriale e finanziario, che politico". Carte dal fondo del pozzo in cui è precipitata la dinastia italiana dei Todini, un tempo fulgido esempio della bottega che si fa impero.

 

TODINI COSTRUZIONI

Anche Luisa Todini ha le sue, e raccontano però un' altra storia. "Sono 18 anni che mi batto perché il patrimonio costruito da mio padre non venga dilapidato", dice in lacrime. "Alla sua morte, mia madre ha ereditato 65 milioni tra immobili, depositi bancari e investimenti finanziari. Mio fratello ha dilapidato la sua parte, non è in grado di amministrare neanche se stesso e si appoggia completamente a lei che soffre di disturbo bipolare e spesso è in stato confusionale. Se del patrimonio restano 10 milioni, è tanto".

 

LUISA TODINI

Ha chiesto l' amministratore per ripianare i suoi debiti? "Ma questo è assurdo!

Ho rilevato da mio fratello le aziende dell' Umbria col nome di famiglia gravate da 24 milioni di debiti. Gli ho risparmiato la bancarotta e ho fatto anche un mezzo miracolo a rimetterle in equilibrio. Ho richiesto l' amministratore di sostegno per mia madre come misura di protezione nel suo interesse: di questo passo, non le rimarrà niente e lei ha bisogno di aiuto. Sa cosa è successo?". E qui l' intrigo è da romanzo.

 

"È in balia di quei legali che ci lucrano" "Quando ho depositato la richiesta mia madre è stata sottratta tre volte dai suoi legali alla perizia disposta dal giudice tutelare, e l' indomani è stata condotta davanti a un notaio a costituire un trust decennale irrevocabile basato alle Isole Cook proprio allo scopo di impedire la nomina di un amministratore. I beneficiari siamo io e mio fratello, ma gli amministratori con firma singola sui conti sono gli stessi Sammarco e Giuseppe Ciaccheri, legale e consulente di fiducia di Stefano.

 

luisa todini

Si sono attribuiti un compenso di 40 mila euro l' anno, in pratica si sono garantiti 800 mila euro in dieci anni. Alla disponente spetta un vitalizio di 50 mila euro al mese, ma con una carta che non vale nulla perché mia madre non è beneficiaria del trust. L' atto, non per caso, specifica che se uno dei beneficiari indicati fa qualcosa per limitare il potere dispositivo di mia madre perde tutto". Come sta andando il trust?

 

"Non me lo dicono, ma la prima cosa che han fatto è portare i soldi in Svizzera all' insaputa di mia madre, salvo poi riportarli in Italia perché costava troppo. Intanto hanno speso 400 mila euro tra tasse e trust. Io chiedo solo che mia madre abbia a disposizione quel che resta del patrimonio da cui è stata espropriata. Se volessi spillare soldi non chiederei una misura di protezione per cui non si muove uno spillo senza supervisione di un giudice. Arrivo anche a dire che sia indicato Sammarco, così non può far danni".

 

Domani il giudice è chiamato ancora a esprimersi sulle capacità della signora Clementi. Il 23 ottobre 2018 agli inquirenti dichiarava: "Sono stata ingannata e raggirata dai miei legali che con il trust sono entrati in possesso dei miei beni". Sei mesi dopo nella denuncia che firma insieme a loro contro la figlia dichiara: "Con l' inganno Luisa mi ha convinta, mandandomi in confusione e facendomi preoccupare, a recarmi alla Gdf per esprimere dubbi sul trust che avevo costituito proprio per proteggermi dall' aggressione patrimoniale da lei scatenata". L' ultimo sms: "Mi dispiace tanto di averti denunciata, ma ero abbattuta per quel che stava succedendo".

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO