FAR WEST A SANTA MARGHERITA - ‘’CACCIA ALLO SPORCO NEGRO’’, VIGILESSA FINISCE A TERRA, CARABINIERE SPARA IN ARIA PER DISPERDERE LA FOLLA . E LO CHIAMANO CARNEVALE D’AGOSTO

Erika Dellacasa per Corriere della Sera

 

Una rissa così nell’elegante Santa Margherita, a due passi da Portofino, forse non si era mai vista. Nei rapporti delle forze dell’ordine si parla di 200 persone coinvolte (anche soltanto per incitare i più attivi al grido di «ammazzali», riferito agli agenti) tanto che un carabiniere per riportare la calma ha sparato dieci colpi di pistola in aria.

carnevale d’agosto di Santa Margheritacarnevale d’agosto di Santa Margherita

 

È seguito un fuggi-fuggi, e bloccati da un carabiniere sono rimasti in tre: due ragazzi di Rapallo e un diciannovenne milanese immigrato di seconda generazione, L. G.M., che ancora adesso si chiede: «Ma perché mi hanno arrestato? Io scappavo».

 

La notte del 14 a Santa (come i frequentatori la chiamano) si festeggia il Carnevale d’agosto, un’idea per mascherarsi da pirati e da sirene. Alle due di notte, quando la musica è finita, sotto i portici sono rimasti quelli che avevano bevuto di più. Il primo focolaio è iniziato fra un gruppo di ragazzi di Rapallo e alcuni milanesi, fra questi L., che è diventato bersaglio di insulti razzisti a cominciare da «sporco negro» per finire con «tornatene a casa tua, questa è casa nostra».

 

Poi si è passati agli spintoni e ai calci. «Mi sono spaventato, loro erano molti di più di noi — ha raccontato L. al suo avvocato Aldo Nappi — sono scappato con una mia amica, avevo soprattutto paura per lei, e abbiamo cercato di nasconderci in un’auto di uno del nostro gruppo».

carnevale d’agosto di Santa Margheritacarnevale d’agosto di Santa Margherita

 

Ma la rissa e gli insulti hanno seguito il ragazzo, coinvolgendo sempre più persone. Il giovane milanese è dovuto uscire dall’auto e ha puntato verso i vigili urbani («cercavo qualcuno che mi aiutasse») ma la situazione era degenerata, alcune decine di persone hanno ingaggiato una battaglia con vigili, carabinieri e sicurezza privata. Una vigilessa è stata spinta a terra e presa a calci e a quel punto, temendo che la donna venisse calpestata, un carabiniere ha sparato in aria.

 

«Quando sono uscito dall’auto — ha raccontato L. — uno di quelli che ce l’aveva con me mi ha raggiunto, la gente intorno a me si picchiava, poi è arrivato un carabiniere» sono volate sberle e il carabiniere ha riportato alcune contusioni, per questo L. è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La stessa imputazione per i due rapallini, difesi da Claudio Zadra.

 

carnevale d’agosto di Santa Margheritacarnevale d’agosto di Santa Margherita

Nella rissa tre vigili urbani e quattro carabinieri sono rimasti feriti con prognosi dai 5 ai 25 giorni (lievemente la vigilessa). I tre arrestati sono stati scarcerati ieri, i rapallini con l’obbligo di dimora e L. con il divieto di tornare in provincia di Genova. Il ragazzo, che frequenta un istituto professionale ed era a Santa Margherita in vacanza, è tornato a casa sua, Milano. Per tutti il processo a ottobre. «Non ho mai voluto fare del male a nessuno, ero venuto solo per divertirmi — dice L. — ho reagito solo quando mi hanno insultato a freddo, senza nessun motivo».

 

Intanto a Santa Margherita dopo la mega-rissa è scoppiata la mega-polemica. Imputata la festa notturna e il suo disastroso epilogo. La vera tragedia, infatti, si è consumata alle cinque di mattina quando un ventisettenne che aveva bevuto troppo tornando a casa, mascherato da leopardo, ha investito con la Golf un ciclista, morto sul colpo.

 

santa margheritasanta margherita

Ora si fronteggiano (a parole) due fazioni: quelli che ce l’hanno con il neo-sindaco Paolo Donadoni e vorrebbero che le «notti bianche» fossero cancellate per sempre e quelli che assieme al primo cittadino dichiarano di non volersi «far intimidire da pochi violenti». Il titolare del night Miami è del primo avviso, dice che «non si dovrebbe permettere di vendere birra per strada», il 14 a mezzanotte aveva già chiamato i carabinieri e all’una chiuso il locale, ma c’è anche chi vorrebbe discutere di come organizzare queste notti bianche.

 

E c’è il precedente del Comune di Sestri Levante che ha vietato la festa hawaiana, appuntamento di tante estati, dopo i ricoveri di giovanissimi ubriachi. «Io non voglio vietare tutto — dice il sindaco — e chiedo l’aiuto di esercenti ed esperti per affrontare il problema del consumo dell’alcol tra i giovani. L’altra sera, grazie alla mia ordinanza, i vigili hanno sequestrato prima della festa cento bottiglie di alcolici a minorenni, 80 la sera prima».

Gli investigatori stanno visionando le telecamere di sicurezza perché c’è il sospetto che la rissa non sia stata casuale. Nel pomeriggio del 14 infatti a Rapallo due trentenni erano stati arrestati per una lite degenerata. Gli episodi potrebbero essere collegati. 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…