concita de gregorio

FENOMENOLOGIA DI CONCITA DE GREGORIO BY MASCHERONI - VOCE DA EDUCATRICE DELL'ISTITUTO DELLE SUORE MANTELLATE, OCCHIALI DA LADY GAGA, SANDALI DA 1100 EURO, COME LA TORRE DELLA SUA CITTA', PISA, PENDE TUTTA DA UNA PARTE (ANCHE SE APPENA FATTA FUORI DALL'''UNITA'", DISSE: "MAI STATA DEL PD!). MA CONTINUERA' A INVITARE IL DEPUTATO ZAN FINO A QUANDO, ALMENO LUI, NON SAPRA' SPIEGARE LA SUA LEGGE? DURA LEX, SED OMOSEX

Luigi Mascheroni per ilgiornale.it
 

DAVID PARENZO E CONCITA DE GREGORIO

No, non è vero. Spazziamo via subito antipatiche insinuazioni che nulla, peraltro, hanno a che fare con il giudizio sul suo ruolo di giornalista. Non è vero che Concita De Gregorio è diventata famosa per i suoi sandali di Sergio Rossi da millecento euro al paio!
 
Erano fra i 750 e gli 800 euro. Massimo.
 
Perché nel giornalismo è fondamentale essere precisi.
 

CONCHITA DE GREGORIO

Precisa – a parte quella volta che le agenzie riportarono la notizia della lussuosa villa fattasi costruire dal leader turco Erdogan, e lei presa da furore anti-sovranista lesse Orbán e scrisse un articolo durissimo contro il presidente ungherese e i suoi amici sovranisti europei, un granchio clamoroso (ottimo però nell’insalata con mango, avocado e un filo d’olio…) - professionale (o professorina?), composta (forse un po’ rigida, ecco), elegante (al di là degli occhiali da Lady Gaga), sottile analista politica – resta imperituro il suo: «Grillo e Conte avranno trovato l’accordo grazie anche alla vittoria di calcio nell’Europeo, sappiamo che le coincidenze non esistono...» - e poi spigliata, brillante, impostata, voce da educatrice dell’Istituto delle Suore Mantellate di Livorno e scrittura da laurea in Scienze politiche, Concita De Gregorio – da Pisa, dove pendere tutta da una parte è un attimo – è incontestabilmente un’ottima giornalista.

CONCHITA DE GREGORIO

 
E conduttrice. Che poi: non è neanche l’interrompere continuamente e parlare sopra agli ospiti che infastidisce... È quella cantilena irritante... Però l’intervista a Matteo Renzi era perfetta: incalzante, pungente, decisa. Come quando lo ha inchiodato alle sue responsabilità chiedendogli: «Per Lei, Fedez è un intellettuale?».
 

concita de gregorio articolo su eutanasia

Per essere intellettuale, Concita De Gregorio è una riconosciuta intellettuale - «Abbia pazienza: Intellettuala, intellettuala… le desinenze sono importanti: basta con questi maschilismi linguistici discriminatori. Le donne devono riappropriarsi anche grammaticalmente del proprio ruolo nella società e poi del resto...» - Scusi, Concita: posso interromperla? «Mi chiami col cognome per favore».
 
De Gregorio - spiace per i detrattori - è un cognome entrato nella storia del giornalismo. Il curriculum, a pensarci, è da vero maître-à-penser: civetteria, storytelling e il corpo delle donne. Lontane origini catalane (quindi sovraniste), inizi radiosi, come il sol dell’avvenire, nelle radio e televisioni locali - Toscana: terra di facili ire e di grandi penne: Montanelli, Fallaci, De Gregorio... - arrivo al Tirreno nel 1985, quindi nel 1998 l’approdo a Repubblica, dove si occupa di cronaca nera e politica rossa. Poi il grande salto. Nel 2008, a sorpresa - soprattutto dei giornalisti della redazione - la nomina a direttore (direttora? direttrice? direttoria? direttissima?) dell’Unità, prima donna (scritto staccato) a guidare la storica testata. Da Antonio Gramsci a «Concha»: egemonica culturale, intellettuali organici, i Quaderni dal carcere, celle e filo di perle.
 

De Gregorio Soru

È il Pd che traccia la linea, ma è l’Unità che la difende. Credere, ubbidire e combattere. Timone a sinistra, e avanti tutta.
 
Tre anni di caipirinha e sangue, fra editoriali ed editti, battaglie giornalistiche nel momento del peggior antiberlusconismo che il Paese abbia conosciuto, finanziamenti pubblici, il non del tutto azzeccato formato tabloid, la campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani con il culo di una ragazza in minigonna e in tasca una copia del giornale che se la vedono oggi le prefiche del «Se non ora quando?», del #MeToo, della 27esimaora e anche della 28esima, delMansplaining e del Transfemminismo, ti imbrattano di vernice rosa anche la raccolta di videocassette di Walter Veltroni rimasta in archivio... E poi tensioni con la redazione, la svolta «pop», le copie perse, ma non la speranza, e alla fine uno strascico di spese da pagare per le cause civili legate agli anni della sua direzione. Un milione di euro, diffamazione più, danni di immagine meno. È il 2011, anno peraltro del suo bestseller Einaudi (cioè Berlusconi, strano...) Così è la vita. Imparare a dirsi addio. Appunto. Addio compagni e ritorno a Repubblica.
 
Bentornata, Madame.
 

CONCITA DE GREGORIO

Prima firma e sempre l’ultima a consegnare il pezzo, Concita De Gregorio piace molto ai lettori, e soprattutto a se stessa. Scrive di tutto, sempre, comunque, ma soprattutto: «Perché?». Cronaca e costume, femminismo e bikini, etica e epica, retroscena politici, retroscena e basta, Esteri – del resto al Tirreno iniziò nelle redazioni di Piombino, Livorno, Lucca e Pistoia, che sono il nostro Midwest – economia, cultura, spettacoli, hobby&sport. Contenuti dei pezzi di Concita: retorica mainstream della correttezza, irrisione della parte sbagliata - «Che non è mai la mia» - una fastidiosa sufficienza esplicitata in qualsiasi modo nei confronti di qualunque interlocutore, le battaglie giuste che impongono la libertà con l’arroganza, il vittimismo femminista, il pippone del DdlZan - che pazienza zen...- «Vi dico io i libri che salvano la vita!» (yawwwwn! che noia...), gli intollerabili spiegoni di tolleranza, le stucchevoli lezioni di morale. Ciuffo ribelle e quieto conformismo.
 
Te amamos fuerte, Concita.
 

CONCITA DE GREGORIO

Fenomenologia dei pezzi di Concita: Concita a una lettura pubblica, Concita a un evento con Roberto Saviano, Concita al festival del giornalismo, Concita accanto a Benigni, Concita con gli occhiali da giorno, Concita con gli occhiali da sole, Concita senza occhiali, Concita a una festa, Concita con Lucrezia Lante della Rovere, Concita a un’altra festa, Concita a una manifestazione, Concita pensierosa, Concita tra i libri, Concita da Floris, Concita aChetempochefa, Concita con Elisabetta Gregoraci, Concita alla radio, Concita in tv, Concita con un bel sorriso. Siamo In onda!
 

concita de gregorio l'unita' 5

Non lo so.... Una volta - ha fatto notare qualcuno - c’erano giornalisti di sinistra che almeno nell’atteggiamento avevano una parvenza di «comunismo», quantomeno pseudo comunismo. Adesso si sono tutti così imborghesiti...
 

CONCITA DE GREGORIO E MATTEO SALVINI

Precariato, green economy, look sbarazzino e scarpe firmate Roger Vivier.
 
A proposito, Concita. «Dónde está el límite entre información y propaganda?».
 
Comunque, dài: come conduttrice, non si può dire niente, a parte il fatto che assomiglia sempre più a Mara Venier. Brava, è brava. «Cosa dici? Concita è una Gruber che non ce la fa? Chi l’ha detto? Che coooosaaa? È peggio persino di Myrta Merlino?!». Mi dissocio.
 

concita de gregorio l'unita'

Socievole, highsociety, socialista (come disse appena fatta fuori dall’Unità: «Mai stata del Pd!»), Concita De Gregorio in tv è bravissima. E ogni tanto fa anche la giornalista. Certo, poi avere tutti insieme In onda lei, Veltroni, il famoso Da Milano, Ezio Mauro e Giannini non è facile da sopportare. E insomma: chiedere in diretta a Enrico Letta il suo albero genealogico per scoprire che sfiora Gramsci... persino il valletto David Parenzo era imbarazzato). «Torna a casa Lilli!!!».
 

concita de gregorio l'unita' 4

Dall’Unità a La7: dall’organo del vecchio Partito comunista a quello del #DdlZan. Domanda: ma Concita De Gregorio continuerà a invitare il deputato Zan fino a quando, almeno lui, non saprà spiegare la sua legge?
 

concita de gregorio foto di baccoCONCITA DE GREGORIO OSPITE DI FAZIO concita de gregoriode gregorio senaldiconcita de gregorio l'unita'concita de gregorio l'unita' 5CONCITA DE GREGORIOconcita de gregorio pane quotidiano concita de gregorio pane quotidianoconcita de gregorioconcita de gregorio l'unita' 2CONCHITA DE GREGORIO nicola lagioia e conchita de gregorioconcita de gregorioconcita de gregorioCONCHITA DE GREGORIO concita de gregorio pierluigi battistaCONCHITA DE GREGORIO ALESSANDRO SALLUSTI E CONCITA DE GREGORIOconcita de gregorio CONCITA DE GREGORIOzingaretti de gregorio 9

Dura lex, sed omosex.

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...