dago papa

FERRARA CONTRO LE "MISERIE DELLA DAGOCHIESA"! - E LEGGETE CHI RIMPIANGE: “LA LOTTA IN SANTA SEDE C’È PERCHÉ LA CHIESA NON È PIÙ RETTA CON CRITERI DI AUTORITÀ DAI TEMPI DI MARCINKUS E GIOVANNI PAOLO II” - SI', MARCINKUS! DE PEDIS E LA BANDA DELLA MAGLIANA NO?

Giuliano Ferrara per “il Foglio”

 

cardinal walter kasper cardinal walter kasper

Forse il cardinale Kasper, sicuro di una spietata inimicizia verso Francesco di noi che denunciamo il "Papa che piace troppo", si ricrederà. Forse si ricrederanno, vi sta ora la vera dialettica di amico -nemico emersa con il Corvo democratico e rivoluzionario, i teorici del complotto, della vasta cospirazione curiale contro il Papa rivoluzionario e pauperista e la sua teologia o pastorale del popolo.

 

Forse si rileggeranno in una luce di verità, o mezza verità (non montiamoci la testa) quel che abbiamo scritto per irridere la sola idea, cara all' establishment laicista neodevoto, di un Papa buono in mezzo ai lupi (che era il caso semmai di Benedetto XVI, e abbiamo visto a quali esiti la cosa condusse).

 

Papa Bergoglio Papa Bergoglio

Allora. Francesco vuole cambiare e cambia la faccia della chiesa. Non è buono né cattivo. Fa le sue scelte, il fine di riconquistare il mondo a un'idea accettabile di chiesa cattolica è santo, i mezzi sono da gesuita, insidiosi. Incita i suoi alla lingua sciolta o parresia. Punisce i dissensi che giudica intollerabili ma stimola il conflitto che a lui sembra condotto entro i limiti della buona fede. Minaccia riforme radicali e come sempre succede le fa a metà. Entrano in scena i complottatori.

 

Si scopre che sono quelli di ieri, gli stessi che ce l' avevano con Benedetto e che sputtanavano la Curia romana con mezzi banditeschi, gli eredi legittimi dell' attendente di camera del Papa emerito, condannato e perdonato. Questi dicono sempre la stessa risibile cosa: siamo al servizio del bene del Papa. Parlano agli stessi giornalisti, i soliti cronisti neutri e per carità "estranei ai giochi".

Il torrione Niccolo V, sede dello Ior  niccolovIl torrione Niccolò V, sede dello Ior niccolov

 

Forniscono le solite cartuccelle trafugate. Sono pettegolezzi grotteschi, spiate e spifferate sui veri o presunti vizietti curiali e cardinalizi. Un appartamento qui, un' auto di lusso lì, e via con la campagna sulla Casta vaticana, il caro Gian Antonio Stella adiuvante sul Corriere. Da rabbrividire, ma di noia. Però copie vendute sul sicuro, traduzioni istantanee in 23 paesi, leggende nere, scandalo, arresti.

 

Dovessimo usare lo stesso metro politicista dei tifosi di Francesco, che vedono lupi antiBergoglio da ogni parte o ce li fanno vedere per gola, dovremmo dire che i complottatori sono bergoglisti dell'ala militante. Per loro la Curia è una "lebbra", celebre definizione del Papa regnante consegnata a Scalfari.

 

Marcinkus Marcinkus

Ora la Stampa, che insieme ad Avvenire, Repubblica, il Fatto e Giornalista Collettivo andante è all' avanguardia del Vatican insider in ogni senso, ora denuncia, per la penna di Andrea Tornielli, pasdaran, il complotto di quelli che vogliono aiutare Francesco con mezzi capaci di danneggiare le corna di un bisonte.

 

Ma l'altro vaticanista del giornale, il gran Galeazzi, riporta condiscendente e sornione in un pezzo impaginato sotto Tornielli, stessa musica in altre testate, una schietta autodifesa della Francesca Immacolata Chaouqui, una pierre vipparola, festaiola, filobloggista e filogiornalista finita non si sa bene come nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Dice che lei non ha fatto niente, voleva e vuole rendere un servizio alla chiesa, è tutta colpa del monsignore spagnolo dell' Opus Dei.

 

WOJTYLA e Marcinkus WOJTYLA e Marcinkus

Parentesi: san Giovanni Paolo II aveva da fare cosette di una certa importanza in giro per il mondo (abbattere il Muro, riunificare l' Europa, difendere il cristianesimo e la vita), dunque non aveva tempo per le storie di Curia, si alleò con l' Opus Dei che trasformò in Prelatura personale di Sua Santità, e non successe nulla, tutto sotto controllo. Nella vita bisogna avere delle priorità. E vabbè.

 

Ci vogliono di nuovo coglionare, questo è il fatto. Si sa che l' uomo è di carne, anche con la tonaca. Si sa che certo tipo di donna è ciarliera e intrigante (taceat mulier in ecclesia diceva sant' Agostino, misogino ad honorem, di buon conio teologico). Si sa che le proprietà immobiliari del Vaticano hanno un notevole valore e il catasto è da sempre imperfetto, si specula e si fanno cose lubriche sulla pelle del patrimonio di san Pietro. Si sa che la banca vaticana non è trasparente, sebbene relativamente piccola e meno importante delle banche italiane che sono state storicamente in relazione con essa (do you remember Ambrosiano?).

giuliano ferrara guerra santagiuliano ferrara guerra santa

 

Si sa che l'obolo di san Pietro è denaro da zona grigia operosamente circolante e riciclante, è nella sua natura sociale di moneta esente da regole, non è mica una società finanziaria mondiale da white list (e te la raccomando, la lista bianca) quella che risulta dalle elemosine e dalle donazioni e dagli affidamenti di chiesa. Si sa che la trasparenza non è tipica degli affari e degli appalti, in nessun dove e tantomeno nella città del Vaticano. Embè? E' materia per la giustizia vaticana ordinaria, per accordi istituzionali con i circuiti internazionali, per inchieste giornalistiche di scopo e ambito limitato.

 

Perché invece è diventata, tutta questa paccottiglia mezza vera e mezza farlocca, uno strumento di lotta al vertice della Santa Sede? Non perché i Papi siano buoni e le Curie cattive, ma perché la chiesa non è più retta con criteri rigorosi e forti, di autorità e di potere, dai tempi del caro monsignor Marcinkus e del suo alto protettore san Giovanni Paolo II.

 

MARCINKUS MARCINKUS

Bei tempi, se si pensi alle miserie della Dagochiesa dei giorni nostri. Ricordo un' estate il compianto monsignore del caso Calvi, con le maniche corte e una faccia da paura, a cena con i suoi pari alla trattoria romana della Campana: quelli sì che erano pretoni. Bene ha fatto il Papa ad avallare gli arresti dei suoi pasdaran e a mettere in braghe di tela i suoi stessi tifosi. Ma ci vuol altro. Insista. Extra ecclesiam nulla salus.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…