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NELLA GARA A ESSERE IL PIÙ TRUMPIANO DEL REAME, MERZ SUPERA MELONI – IL CANCELLIERE TEDESCO, ASSECONDANDO I DESIDERATA DEL PRESIDENTE AMERICANO, HA ANNUNCIATO CHE BERLINO ACQUISTERA’ DAGLI STATI UNITI SISTEMI DI DIFESA AEREA PATRIOT, PER METTERLI A DISPOSIZIONE DELL’UCRAINA – IL GOVERNO ITALIANO, INVECE, NON INTENDE COMPRARE NUOVE ARMI DAGLI USA, PERCHÉ LE FINANZE STATALI NON LO PERMETTONO – PER TENERE BUONO IL “COATTO DELLA CASA BIANCA”, PALAZZO CHIGI PROMETTE DI AUMENTARE LA PRODUZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE IN AMERICA…

Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI AL TAVOLO CON TRUMP ALLA CENA DEL VERTICE NATO DELL'AJA

Più imprese italiane negli Usa, ma niente acquisti diretti di armi americane. Nel grande gioco di posizionamenti scatenato dai dazi imposti da Donald Trump all’Europa non siamo ancora al “si salvi chi può”.

 

Eppure ogni Paese – Italia compresa – cerca di giocare le proprie carte per persuadere il tycoon, provando a fargli guardare dalla prospettiva del Vecchio Continente il disavanzo commerciale con cui il presidente americano ha motivato le tariffe al 30%.

 

Anche a questo serve, ad esempio, il viaggio […] a Washington di Antonio Tajani, che ha incontrato il segretario di Stato Marco Rubio e il rappresentante al commercio Jamieson Greer. E così mentre a Roma Giorgia Meloni spingeva ancora la necessità di «scongiurare una guerra commerciale», indicando «un accordo reciprocamente vantaggioso» come l’unico sensato, il ministro degli Esteri è riuscito ad incassare qualche rassicurazione. […]

 

 

friedrich merz e donald trump alla casa bianca foto lapresse 5

«La vostra posizione politicamente equilibrata è stata notata ed è utile» avrebbe spiegato Rubio a Tajani in segno di apprezzamento, con il vicepremier che ha – appunto – sottolineato come la presenza delle aziende italiane negli Usa sia massiccia, dando lavoro a 300 mila cittadini americani.

 

Quella del do ut des è d’altro canto la sola lingua che Trump pare intenzionato a parlare. Lo ha palesato Rubio ieri, quando è tornato a chiedere all’Italia l’estradizione del cinese di 33 anni arrestato il 3 luglio all’aeroporto di Malpensa, perché accusato di spionaggio dall’Fbi.

 

GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI

Lo sa bene il cancelliere tedesco Friedrich Merz che nei giorni scorsi, assecondando i desiderata del presidente americano, ha annunciato come il governo federale tedesco intenda acquistare dagli Stati Uniti sistemi di difesa aerea Patriot per metterli a disposizione dell’Ucraina.

 

Una strategia che invece, secondo i vertici del nostro esecutivo, non sarà perseguita dall’Italia. Non solo perché i nostri sistemi d’arma già ceduti a Kiev rispondono ad altre configurazioni tecnologiche (i Samp-T sono di produzione italo-francese), ma soprattutto perché – a differenza della Germania – lo spazio fiscale che l’Italia può destinare ad un’operazione di questo tipo è praticamente inesistente.

 

Tant’è che, spiegano le stesse fonti, gli unici acquisti di armamenti dagli Stati Uniti che l’Italia ha in programma sono rappresentati dalla vecchia partita di F35 già programmata per il prossimo decennio.

 

donald trump e friedrich merz alla casa bianca foto lapresse 8

«Qui non si è mai parlato di acquistare armi americane» spiegano, tranchant, dalla Difesa, sottintendendo come quella di Merz sia una scelta totalmente autonoma della Germania. Il niet italiano non è da intendersi come un modo per distaccarsi dagli Stati Uniti o dal sostegno all’Ucraina, ma come un invito a trovare altre modalità per assecondare Trump.

 

Secondo quando è possibile ricostruire, infatti, il segretario generale della Nato Mark Rutte nella sua visita a Washington dei giorni scorsi ha proprio provato a delineare «un nuovo meccanismo» che possa sostenere questi finanziamenti.

 

armi - stati uniti

Per ora la sola richiesta ufficiale avanzata dall’Alleanza ai Paesi europei riguarda la disponibilità ad occuparsi della logistica per il trasporto in Ucraina delle armi messe a disposizione dagli Stati Uniti. Il dossier è sul tavolo del ministero della Difesa. Non è chiaro che tipo di impegno si renderà davvero necessario, se aereo, su rotaia o via mare. In ogni caso l’Italia «non si sottrarrà», al pari degli altri Paesi Ue. Così come non lo farà nel corso della trattativa in essere sulle tariffe americane. […]

MELONI CROSETTO MEME

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