papa leone xiv robert francis prevost sant agostino sant'agostino

CHI SONO GLI AGOSTINIANI DI CUI FA PARTE PAPA LEONE XIV? – FEDELI ALLA REGOLA DI SANT’AGOSTINO, IL FONDATORE DELLA PSICOLOGIA, SI DIVIDONO TRA MISSIONI E STUDIO  - L’ORDINE VENNE FONDATO NEL 1245, E NELL’800 RISCHIO’ LA SOPPRESSIONE: FU L'ALLORA PAPA LEONE XIII A SALVARLO E, FORSE, ANCHE A QUESTO PASSAGGIO STORICO È LEGATA LA SCELTA DEL NOME DA PARTE DEL NEO PONTEFICE – LO STRAORDINARIO CONTRIBUTO ALLA STORIA DELL’UMANITÀ DI SANT’AGOSTINO CHE, NELLE SUE “CONFESSIONI”, CONDUSSE…

1. IL SANTO AGOSTINO DI IPPONA CHE RIFONDÒ LA CHIESA SULLA SCOPERTA DELL’ANIMA

Estratto dell’articolo di Silvia Ronchey per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cultura/2025/05/09/news/nuovo_papa_agostiniano_leone_xiv-424175209/?ref=RHEX-BG-P1-S5-T1-conclave1

 

sant'agostino 1

Da san Francesco a sant’Agostino. Dall’illuminato che rivoluzionò la chiesa medievale e ne fu il più grande santo all’altro illuminato che fu il primo filosofo e il più importante padre della chiesa antica. E il fondatore della psicologia, cioè dello studio dell’anima.

 

Quel santo che attraverso le centinaia di pagine di uno dei libri più belli della storia dell’umanità, le Confessioni, condusse la più sconvolgente e tormentosa esplorazione del mistero della psiche, arrivando a scandagliare quel “qualcosa” che in una parte profonda di lei forse si identifica, e dove l’alto e il basso si eguagliano, e immanenza e trascendenza si confondono, in un messaggio universale che parla a tutti, credenti e non credenti, del mistero di ciò che chiamiamo divino.

[…]

 

Ma Agostino fu anche il teorico di quella città dello spirito contrapposta alla città della carne, di quella città di Abele contrapposta alla città di Caino, di quella città o civiltà della pace contrapposta alla città o civiltà della guerra, all’ansia di predominio — dell’uomo sull’altro uomo così come dell’uomo sulla natura — che chiamò Civitas Dei, Città di Dio.

 

meme sull elezione di papa leone xiv 8

In indelebili pagine latine, Agostino celebrò la possibilità concessa a ciascuno di noi di scegliere e chiarire la propria cittadinanza, spiegando quanto tormentoso e sconvolgente sia anche questo esercizio di autoanalisi, perché nella storia umana, così come nella psiche, le due cittadinanze coesistono, e sono mescolate, e ogni essere umano si ritrova tra le due sempre e necessariamente a mezza strada, e deve fare una scelta.

 

Di questo santo, filosofo, psicologo, pensatore politico il nuovo papa, Leone XIV, nel suo discorso ai fedeli tenuto ieri dalla Loggia delle Benedizioni di San Pietro, si è detto figlio. Come Lutero, sia ricordato per inciso, anche lui appartenente all’ordine spirituale e intellettuale degli agostiniani, nato nel XIII secolo, quasi dieci secoli dopo il santo da cui la regola prende il nome. Un santo africano, nato e cresciuto a Ippona, nell’attuale Tunisia, e fin da bambino dominato dalla trasgressione e dalla sensualità, ossessionato dal peccato, ma soprattutto dall’esilità del discrimine tra bene e male.

agostiniani

 

Quando nel 374 la cometa di Halley comparve nel cielo, si convertì al manicheismo. Lo abbandonò, ma la questione del male attraversò tutta la sua teologia e si addensò nella riflessione sul peccato originale e il libero arbitrio. Nella polemica contro un monaco celtico, Pelagio, sostenne che l’essere umano non è libero perché la sua volontà è irrimediabilmente corrotta dal peccato originale.

 

papa francesco con gli agostiniani

Ma se anche la libertà non gli è concessa, lo è il libero arbitrio, ossia la possibilità di scegliere tra il bene e il male. Il che non significa attuare il primo, ma sceglierlo, sì. L’agostiniano Lutero lo ribadirà, sostanzialmente, in quella dottrina centrale della Riforma secondo cui la salvezza si raggiunge attraverso la grazia e non attraverso le opere umane. E Agostino si rifaceva a sua volta a san Paolo, che già scriveva, nella Lettera ai Romani (7, 18-20): «C’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; io infatti non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio».

 

SANT AGOSTINO

Agostino visse in quell’epoca, tra il Quarto e il Quinto secolo, che gli storici avrebbero chiamato “decadenza” e di cui lungo i secoli avrebbero scorto cause a volte sorprendentemente attuali. Per esempio la pandemia conosciuta sotto il nome di peste antonina. Per esempio il cambiamento climatico.

 

Per esempio i grandi sommovimenti etnici da cui l’impero romano era all’epoca attraversato, e cui un tempo gli storici davano il nome di “invasioni barbariche”, ma per i quali oggi si usa la definizione inglese di Migration Period a sua volta calcata su quella tedesca di Völkerwanderung — “movimento di popoli”.

 

Al quale proposito, per quegli arcani della storia che forse nascondono nelle sincronicità casuali un segno di ciò che è da venire, non molto tempo fa Francesco fu costretto a correggere il baby catholic JD Vance, che proprio ad Agostino dice di dovere la sua conversione, quando citò il concetto di ordo amoris per giustificare le politiche di deportazione dei migranti dell’amministrazione Trump – una lettura distorta dell’idea agostiniana per cui l’amore per il vicino precede quello per il lontano.

MONACHE AGOSTINIANE DI ROMA FESTEGGIANO L ELEZIONE DI LEONE XIV

 

Bergoglio rispose con una lettera inviata ai vescovi americani. «Il vero ordo amoris che occorre promuovere – scrisse il Papa — è quello che scopriamo meditando costantemente la parabola del Buon Samaritano (Luca 10, 25-37), ovvero meditando sull’amore che costruisce una fratellanza aperta a tutti, senza eccezioni». Parole che devono avere fatto meditare il nuovo Papa su una barbarie diversa da quella che vide l’ispiratore del suo ordine, ma altrettanto brutale.

 

LA CONSACRAZIONE DI SANT AGOSTINO DA PARTE DI AMBROGIO

Agostino assisté al sacco di Roma dei Visigoti di Alarico nel 410 [...] Oggi il sacco al quale assistiamo è quello del pianeta, della natura, dell’ambiente. Portato dalla barbarie non certo di popoli migranti, ma di comunità così ferreamente stanziali da non credere alla possibilità di una fine del proprio mondo, se non del mondo tout court. Non sono tempi troppo diversi dai nostri, i tempi di Agostino. Ma non dimentichiamo quello che lui stesso scrisse: «Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi».

 

2. CHI SONO GLI AGOSTINIANI: MISSIONARI E STUDIOSI. TRA LE FIGURE PIÙ CELEBRI MARTIN LUTERO E LO SCIENZIATO MENDEL

Estratto dell’articolo di Claudio Del Frate per www.corriere.it

 

Il nuovo papa Francis Robert Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV viene dall'ordine degli Agostiniani. […] L'ordine che si rifà a sant'Agostino fu fondato ufficialmente nel tredicesimo secolo e dopo una lunga vita rischiarono la soppressione nell'800. Fu l'allora  papa Leone XIII a salvarlo e forse anche a questo passaggio storico è legata la scelta del nome da parte del neo pontefice.

 

il cardinal robert francis prevost prima della messa pro eligendo

La data precisa di fondazione dell'ordine agostiniano viene fatta risalire al 16 dicembre 1243 quando papa Innocenzo IV invitò alcune comunità eremitiche del Lazio a riunirsi in una sola congregazione.

 

Gli Agostiniani conobbero la loro massima espansione a partire dal '500, in coincidenza con la fioritura dell'Umanesimo, quando aprirono numerosi missioni nelle Americhe, in Asia e in Africa. Al 1551 risale la fondazione delle prima comunità a Lima, in Perù, terra in cui ha a lungo esercitato la sua missione papa Prevost. La decadenza coincide invece con il '700, quando l'imperatore asburgico Giuseppe II soppresse numerosi monasteri agostiniani e ne sequestrò i beni. La rinascita, a partire dalla seconda metà del secolo successivo fu sostenuta come detto da papa Leone XIII.

 

sant'agostino 2

La devozione a Maria, la dedizione agli studi e al loro diffusione sono tra le caratteristiche degli Agostiniani. L'approfondimento della filosofia e la teologia sono la loro «eredità» culturale, assieme all'attività missionaria ed educativa. […]

 

3. IL NOME NEL SEGNO DELLA GIUSTIZIA SOCIALE

Estratto dell’articolo di Ester Palma per il “Corriere della Sera”

 

Ha scelto di chiamarsi Leone XIV l’ormai ex cardinale Robert Francis Prevost, 267° Papa.

E il riferimento più vicino è Leone XIII: Vincenzo Gioacchino Pecci, nato a Carpineto Romano, paese vicino alla Capitale, nel 1810 da una famiglia della piccola nobiltà locale. Diventò Papa nel 1878, a 68 anni, uno in meno dell’attuale Pontefice e regnò per 25 anni, fino alla morte a 93 anni (un’età molto avanzata per l’epoca) nel 1903.

 

ROBERT FRANCIS PREVOST SALUTA LA FOLLA A SAN PIETRO

Scrisse 86 encicliche ma soprattutto una, la «Rerum Novarum», è ancora oggi fonte di ispirazione per la Chiesa e per il mondo. Perché segnò l’inizio della «dottrina sociale» della Chiesa cattolica, che da allora prese a impegnarsi attivamente nelle questioni sociali.

 

[…] Papa Pecci […] con la «Rerum Novarum» («Delle cose nuove» in italiano), che affrontava temi come la dignità e il valore del lavoro e la necessità di garantire condizioni dignitose ai dipendenti. Condannava anche lo sfruttamento e affermava il diritto a un salario equo, la «giusta mercede». Inoltre difendeva la libertà dei lavoratori di unirsi in sindacati (soprattutto cattolici) e associazioni per tutelare i propri diritti, riconoscendo anche la necessità di un intervento dello Stato per proteggere i più deboli, senza però cadere nell’eccesso di controllo del mondo del lavoro.

leone xiii 2

 

In ogni caso il Papa condannava il socialismo ateo, la teoria della lotta di classe e la massoneria, in favore di un’azione congiunta fra Chiesa e Stato, dipendenti e datori di lavoro. In altre parole, quello scelto da papa Pecci era un approccio profondamente cristiano

 

[…] Un altro punto di contatto fra i due Leone, citato ieri da papa Prevost nel suo primo discorso dalla Loggia di san Pietro è la devozione alla Madonna di Pompei, cui ieri (e ogni prima domenica di ottobre) la Chiesa in tutto il mondo recita la supplica scritta dal fondatore del santuario, Bartolo Longo (un ex socialista ateo). Papa Pecci sostenne attivamente il Santuario. E la preghiera fu composta in adesione all’esortazione di Leone XIII a recitare il Rosario nella sua prima enciclica.

 

robert francis prevost papa leone xiv

Ma chi furono gli altri 12 papa Leone? Il primo fu detto Magno: fu eletto nel 441 e nei suoi 21 anni di regno riuscì a convincere Attila, re degli Unni, a non invadere Roma. Il terzo, Papa dal 795 all’816, incoronò Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero. Leone IV (847–855) fortificò Roma costruendo le Mura Leonine. Per trovare un altro Leone «importante» bisogna far scorrere i secoli fino al 1513: Leone X, nato Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, fu noto per il suo mecenatismo (finanziò artisti come Raffaello per gli affreschi delle Stanze Vaticane) e per la controversia con Martin Lutero.

piazza san pietro piena per l elezione di robert francis prevostleone xiii 1meme sull elezione di papa leone xiv 2robert francis prevost alla diocesi di chiclayo in peru robert francis prevost bambino sant'agostino 3sant'agostino 4

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)