grenfell tower

LA TORRE MALEDETTA - DEPRESSIONE, ANSIA, AUTOLESIONISMO E VENTI TENTATIVI DI SUICIDIO: DOPO IL ROGO DEVASTANTE IN CUI MORIRONO 80 PERSONE, LA GRENFELL TOWER CONTINUA A MIETERE VITTIME TRA I SOPRAVVISSUTI - “MOLTI DI LORO FANNO RICORSO ALLA DROGA O ALL'ALCOOL, LA GENTE SI SENTE ISOLATA”

Erica Orsini per il Giornale

 

GRENFELL TOWERGRENFELL TOWER

Sopravvivere ad una tragedia non è mai facile. Il passato ci tormenta, i ricordi tolgono il sonno, se si sono perdute delle persone care spesso ci si sente in colpa anche solo per il fatto di essere scampati al disastro. E per qualcuno la vita «dopo» diventa una pena infinita, un peso insostenibile. È così anche per alcuni dei sopravvissuti al pauroso rogo della Grenfell Tower, secondo quanto ha rivelato la fondatrice dell' organizzazione Silence of Suicide, Yvette Greenway nel corso di un programma televisivo della Bbc.

 

grenfell tower a londragrenfell tower a londra

Dal momento del disastro tra chi si è salvato ci sono stati almeno venti tentativi di suicidio, un numero impressionante che fotografa la difficoltà dei tanti che non riescono a voltare pagina e a proseguire con la propria vita. La signora Greenway ha raccontato di come molti residenti non riescano a dimenticare che cosa hanno visto quel giorno, non siano capaci di togliersi dalla mente le immagini della torre che brucia, dei bambini lanciati dalle finestre nel disperato tentativo di salvarli da una morte atroce. Non riescono a cancellare le urla, le richieste di aiuto inascoltate.

 

ascensori grenfell towerascensori grenfell tower

«Molti di loro - ha spiegato Greenway - fanno ricorso alla droga o all' alcool, la gente si sente isolata». Il distretto di Kensington-Chelsea ha creato una rete apposita di supporto che coinvolge la comunità locale e le scuole e comprende una linea di supporto telefonico attivo 24 ore su 24 e tuttavia la gente si fida poco dei servizi di salute mentale gestiti dal Comune. «Molte persone ci hanno raccontato che gli operatori non riescono a stabilire un contatto reale con le persone - ha rivelato la fondatrice di Silence of Suicide - si limitano ad infilare qualche volantino informativo sotto la porta di casa senza neppure tentare di parlare con chi ci abita.

le fiamme di  grenfell  tower a londrale fiamme di grenfell tower a londra

 

Al momento abbiamo un numero molto alto di richieste d' aiuto da parte di chi soffre della sindrome di stress post-traumatico: depressione, ansia, autolesionismo sono tutti sintomi che si manifestano nei sopravvissuti mano a mano che questi attraversano i diversi stadi del trauma. Tutti però li vivranno in momenti diversi ed è per questo che abbiamo bisogno di un programma di supporto per la salute mentale di lungo termine che duri almeno per i prossimi trent' anni».

 

gloria trevisan e marco gottardi   gloria trevisan e marco gottardi

Judy Bolton, infermiera da più di vent' anni, si occupa di coordinare il gruppo di volontari Justice4Grenfell e ritiene che i servizi mentali vadano totalmente rivisti. «Invece di aspettare che siano i sopravvissuti a cercare aiuto - ha spiegato - è il servizio che deve andare da loro. Esistono molti fattori tra le cause di un tentato suicidio: la depressione, il senso di colpa per essere sopravvissuto, l' incapacità di affrontare la perdita di una o più persone care. E adesso non esistono supporti psichiatrici adatti ad aiutare queste persone».

 

La gente che non trova aiuto immediato provvede come può, tentando di cancellare dalla memoria ricordi che non riesce a gestire. Si ubriaca fino allo svenimento o si stordisce di tutti i tipi di droga perché gli spacciatori, quelli si, che sono sempre disponibili e a portata di mano. Chi non ce la fa, tenta di farla finita. In una nota stampa il comune di Kensington ha fatto sapere che più di 800 persone sono state viste dalla squadra locale di supporto dopo l' incendio e per 330 sono stati effettuati dei controlli per la sindrome di stress post traumatico. Al 66% di queste è stata prescritta una cura.

le fiamme di  grenfell tower a londrale fiamme di grenfell tower a londra

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...