michelle causo e il 17enne che l'ha uccisa

TUTTI I PUNTI OSCURI DELL’OMICIDIO DI MICHELLE CAUSO – LA RAGAZZA FORSE ERA ANCORA VIVA QUANDO IL KILLER USCÌ DI CASA: L'ASSASSINO HA CERCATO AIUTO TELEFONANDO A QUALCHE CONOSCENTE? DUBBI SUL MOVENTE DEL DELITTO PER IL 17ENNE COLLEGATO A UN DEBITO DI DROGA DI 20 EURO AVUTO CON MICHELLE - L’ARMA DEL DELITTO: LA RAGAZZA E’ STATA UCCISA CON IL COLTELLO USATO PER TAGLIARE L’HASHISH - IL GIRO DI SPACCIO CHE FORSE RUOTAVA ATTORNO AI DUE…

1 - LA DROGA, LE TELEFONATE, IL MOVENTE MICHELLE, I PUNTI OSCURI DEL DELITTO

il 17enne accusato di aver ucciso michelle causo

Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

I legami con i pusher di Primavalle, l’arma del delitto, il ruolo di eventuali fiancheggiatori. Ma anche il vero movente dell’omicidio, cosa l’ha preceduto e cosa è successo dopo la tragica fine di Michelle Causo.

 

Gli aspetti da chiarire in un giallo che ha sconvolto la Capitale e che, al di là della confessione di O.D.S., potrebbe riservare ancora sorprese.

 

Tre ore di buco A cominciare dal fatto che il killer minorenne di Michelle è rimasto da solo in casa con il corpo della giovane per circa tre ore. Non solo. Non è chiaro se la 17enne fosse ancora viva, quando O.D.S. è uscito fra le 11.30 e le 14.30 di mercoledì scorso dall’appartamento della madre a Roma in via Giuseppe Dusmet forse per cercare aiuto per sbarazzarsi del cadavere. E lo stesso avrebbe fatto al telefono, chiamando amici e conoscenti, raccontando loro ciò che aveva fatto. Alla fine però ha preso in prestito il carrello della spesa dal titolare di un mini market del quartiere, che ha poi usato per trasportare Michelle fino ai cassonetti di via Stefano Borgia.

 

michelle causo con il fidanzato flavio

I possibili aiuti Si arricchisce di particolari inquietanti la ricostruzione dei momenti successivi all’aggressione mortale alla studentessa che oggi sarà ricordata ancora nel suo quartiere con due fiaccolate: nella seconda è annunciata la presenza del sindaco Roberto Gualtieri. La polizia è in attesa di una serie di riscontri — dai tabulati telefonici dell’utenza del 17enne ora rinchiuso nel carcere minorile di Casal del Marmo al contenuto delle chat e delle piattaforme di messaggistica memorizzati sul suo e su altri cellulari sequestrati in casa — per avere la conferma che altre persone quel giorno erano al corrente della tragica fine di Michelle.

 

(...)

 

il presunto killer di Michelle Causo

Un nuovo sopralluogo In attesa dei riscontri dai telefonini, anche quello della stessa vittima, acquisito come tutti gli altri, gli investigatori sono pronti, forse già oggi, a rientrare con la polizia scientifica nell’appartamento di via Dusmet, in particolare nella camera del killer, dove sembra la madre non entrasse quasi mai, per raccogliere altri elementi e confrontarli con le dichiarazioni rilasciate dal minorenne durante l’interrogatorio di garanzia. Lì ad esempio c’era il laboratorio artigianale per la preparazione della Purple Drunk, l’allucinogeno liquido dei seguaci dei trapper.

 

Lo spaccio Fra gli aspetti da chiarire c’è quello del giro di spaccio che forse ruotava attorno ai due giovani. Tanto che gli stessi familiari sono stati sentiti e potrebbero essere ascoltati ancora nei prossimi giorni. Insomma, un’indagine tutt’altro che conclusa, mentre il quartiere si appresta a dare l’ultimo saluto a Michelle. I funerali, in programma mercoledì, si annunciano carichi di rabbia e sempre oggi saranno preceduti dalla manifestazione di un movimento di estrema destra.

michelle causo 3

 

2 - MICHELLE UCCISA CON IL COLTELLO USATO PER TAGLIARE L’HASHISH FARO SUI BABY PUSHER

Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

Ha ucciso Michelle con lo stesso coltello con cui tagliava l’hashish. Emergono nuovi particolari su quella terribile giornata in cui la 17enne è stata accoltellata e uccisa da O.D.S. suo coetaneo. Il femminicidio si è consumato nell’appartamento in via Dusmet quartiere Primavalle dove il ragazzo vive con la madre, quel pomeriggio non in casa. Adesso il lavoro degli investigatori, però, si concentra sulle vite dei due ragazzi. Chi indaga vuole tracciare un perimetro per capire quali erano le persone che ruotavano attorno ai due.

 

La droga è ovviamente l’elemento centrale, dal momento che la lite è esplosa per una debito — come sostiene O. D. S — che il ragazzo aveva con Michelle per 20 euro di fumo.

michelle causo 2

Una cifra bassissima che lascia perplessi polizia e pm ma che non esclude un contrasto esploso per gli stupefacenti, magari per cifre molto più alte.

Nelle prossime ore dovrebbe svolgersi un nuovo sopralluogo nell’abitazione del ragazzo. Si attendono, poi, gli esiti della perizia sui cellulari già trovati in quell’appartamento per accertarsi dei contatti avuti dalla vittima e dal suo stesso assassino nelle ore precedenti all’omicidio e — nel caso del giovane — anche dopo il delitto, prima che fosse fermato.

 

Dagli smartphone potrebbero arrivare risposte a domande ancora inevase: il giovane ha contattato qualcuno per farsi aiutare dopo aver ucciso Michelle? Qualora fossero confermati, quegli scambi di droga erano frequenti? Chi riforniva i ragazzi e a quante altre persone veniva ceduto lo stupefacente? La famiglia di Misci, così la chiamavano gli amici, però non crede alle parole dell’omicida e si dice convinta che il movente riguardi un approccio respinto. Di sicuro, secondo l’esame del medico legale, la giovane non ha subito violenze sessuali. Intanto la famiglia della vittima respinge sdegnata l’accusa che la figlia possa aver venduto hashish a O.D.S.

michelle causo 1

 

Qualsiasi sia il movente — che il pm Anna Di Stasio è determinata a scoprire — un intero quartiere sta vivendo giorni di dolore ma anche di tensione. 

 

michelle causo 4omicidio michelle causo cassonetti in cui è stato ritrovato il corpo

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