brigitte macron

I SEGRETI DI BRIGITTE - ESCE IN FRANCIA UNA BIOGRAFIA DELLA PREMIÈRE DAME: DALLA PASSIONE PER LE MINIGONNE ALLA NOIA CON L’EX MARITO ANDRÉ AUZIÈRE DESCRITTO COME UN “PEZZO DI PANE” CHE NON METTEVA MAI IL MUSO QUANDO IL GIOVANE MACRON ANDAVA A “STUDIARE” CON LA MOGLIE - LA “VENDETTA” DI BRIGITTE CHE SPOSO’ IL SUO EMMANUEL NELLO STESSO COMUNE, NELLA STESSA SALA, CON LO STESSO CELEBRANTE E CON LA FESTA NELL'IDENTICO GRAND HOTEL DELLE PRIME NOZZE…

Gaia Cesare per “il Giornale”

 

SYLVIE BOMMEL - IL LIBRO SU BRIGITTE MACRON

Ci sono i racconti delle sue piccole-grandi trasgressioni di gioventù e delle loro conseguenze. Come quando i fratelli maggiori mostrano tutta la loro disapprovazione per le minigonne che indossa e che ancora oggi, a 66 anni, sono la cifra del suo look. Oppure come quando finì punita dalle suore, all'Ecole du Sacré-Coeur, per gli stivali rossi con cui si era presentata. Ci sono i drammi indelebili: la morte della sorella, incinta e madre di una bimba di cinque mesi, in un incidente d'auto, quando lei di anni ne aveva appena 6 (ultima di una famiglia di sei figli, dove la maggiore era ventenne quando lei veniva al mondo).

brigitte macron

 

E poi c' è l'ex marito, sposato a 21 anni, con cui ha avuto tre figli ma che ha lasciato per il giovane allievo ambizioso, oggi diventato presidente della Repubblica francese.

C'è questo e molto altro, compreso uno spaccato della Francia degli anni Sessanta, in Il venait d' avoir dix-sept ans (ed. JC Lattès), ritratto intimista firmato dalla giornalista del Journal du Dimanche e di Vanity Fair, Sylvie Bommel, su Brigitte Trogneux, oggi Brigitte Macron, première dame dal 2017.

 

brigitte macron ed emmanuel da giovani

Il titolo della biografia ambientata, in uscita questa settimana in Francia e che in italiano suonerebbe come «Aveva appena compiuto 17 anni», è ovviamente riferito all'età del giovane Emmanuel quando Brigitte era una professoressa di liceo e s' innamorò del compagno di classe della figlia, che frequentava il laboratorio teatrale nella scuola cattolica dove lei stessa insegnava ad Amiens.

 

«Avevo voglia di comprendere come una donna uscita dalla piccola borghesia di provincia, educata dalle suore, avesse avuto l'incredibile audacia di affrontare la sua famiglia e la morale popolare per vivere una seconda vita con un uomo di 24 anni più giovane» e fino ad allora non certo potente.

brigitte macron

 

Qualche risposta la si trova proprio nel ritratto dell' ex marito André Auzière, tracciato dalle testimonianze raccolte sul posto, in un viaggio che va da Amiens (dove Brigitte è nata), al Touquet (dove si è sposata), fino all'Alsazia (dove visse con il marito e incontrò lo studente Macron) a Parigi. L'ex marito Auzière è descritto da chi lo ha conosciuto come «un pezzo di pane», che «non metteva mai il muso quando con Emmanuel andavamo a casa per studiare con sua moglie», racconta uno degli ex allievi di Brigitte. «Discreto». «Taciturno». Fin troppo. Mentre lei era così frizzante.

 

Ed è da qualche episodio qua e là che si può intuire perché la storia sia finita com'è finita, con le famiglie di Emmanuel e Brigitte che si oppongono alla relazione, la lunga distanza fra i due, infine il divorzio di lei e il matrimonio con Macron. L'ex marito «a cena, lasciava sempre parlare sua moglie, non le diceva mai una parola». «Inesistente» anche negli archivi del suo lavoro in banca.

EMMANUEL E BRIGITTE MACRON A SAINT TROPEZ

 

Un ritratto che spiegherebbe anche perché, del romanzo preferito della première dame, Madame Bovary, la frase che Brigitte ama citare spesso è: «La conversazione era piatta come un marciapiede», riferita dalla protagonista Emma a proposito del marito Charles, che non a caso tradisce. Eppure resta una cosa inspiegabile.

 

O forse no, per la giornalista Bommel. La voglia di Brigitte di voler rifare tutto, nel suo secondo matrimonio con Emmanuel Macron, identico al primo. Il «sì» pronunciato a 33 anni di distanza (la prima volta nel '74, la seconda nel 2007) nello stesso luogo, il Comune del Touquet, nella stessa sala in stile medievale inglese, dalla stessa persona (l'ex sindaco Léonce Deprez) con festa nell' identico Grand hotel della prima volta, seduta allo stesso tavolo. «Una vendetta per tutti gli anni in cui hanno dovuto nascondersi?», si chiede la giornalista.

brigitte macronBRIGITTE MACRONbrigitte emmanuel macronMACRON BRIGITTEMACRON BRIGITTELE COSCETTE DI BRIGITTE MACRONil braccino di brigitte macronbrigitte emmanuel macronbrigitte con emmanuel macron

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?