karina ariev, daniella gilboa, naama levy, liri albag soldatesse israeliane hamas liberazione rilascio parata miliziani gaza la parata di hamas per il rilascio delle soldatesse israeliane

ANCHE I TERRORISTI DI HAMAS HANNO IL LORO "UFFICIO STAMPA" - A GUIDARE IL "DIPARTIMENTO MEDIA" DELLE BRIGATE "AL QASSAM" È IL 40ENNE ABU OBAID, CHE HA GESTITO, INSIEME ALL'APPARATO GOVERNATIVO DI HAMAS, LA REGIA DELLA MESSINSCENA DEI RILASCI DEGLI OSTAGGI ISRAELIANI (MOSTRATI SU UN PALCO IN MEZZO A UNA FOLLA DI "ATTORI" FESTANTI) - LA MESSA IN SCENA SERVE A DIMOSTRARE AI PALESTINESI CHE HAMAS È UN ELEMENTO D’ORDINE, CHE SA GESTIRE, ORGANIZZARE E GOVERNARE...

 

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/01/31/news/cellula_mediatica_hamas_striscia_gaza_rilascio_ostaggi-423971992/

 

ARBEL YEHOUD SPINTONATA E CIRCONDATA DAI MILIZIANI DI HAMAS DURANTE IL RILASCIO A GAZA

Il palco montato tra le rovine di Gaza, come un patibolo al contrario dove Hamas non uccide ma concede la grazia. L’ostensione degli ostaggi, il badge personalizzato con foto che pende dal collo delle soldate, la farsa della firma dei documenti di liberazione cui è obbligata la Croce Rossa, le torme di incappucciati di Hamas che impugnano le armi sottratte all’esercito israeliano, la folla istruita a un caos organizzato.

 

Sono i dettagli a definire l’oscena coreografia del rilascio dei rapiti: un rito mediatico pensato per essere insieme spettacolare e latore di messaggi, ideato e diretto da al-Lelam al Harbi, il dipartimento media delle brigate al Qassam. È una struttura speculare all’unità di comunicazione dell’esercito israeliano, interna all’ala militare del movimento islamista palestinese e con un riconosciuto portavoce, Abu Obaida, vero nome di Hudayfa Samir Abdallah al Kahlout, nato 40 anni fa nel campo rifugiati di Jabalia.

il ritorno in israele degli ostaggi

 

Come il portavoce dell’Idf Daniel Hagari che è un generale, anche Abu Obaida è un graduato. «Non è solo un volto coperto dalla kefiah che diffonde comunicati e videomessaggi su canali telegram e tv come Al Quds e al Jazeera », sostiene Guy Aviad, ex ufficiale dell’Idf e autore del libro “La politica del terrore — Lessico essenziale di Hamas”. «Credo che abbia un ruolo nella regia degli eventi mediatici».

 

la soldatessa israeliana agam berger con il certificato di liberazione in mezzo ai miliziani di hamas

Tutti i gruppi jihadisti hanno unità dedicate alla propaganda, ultimamente si servono anche dell’intelligenza artificiale per saturare la Rete con immagini fake. Al-Lelam al Harbi, incardinato nelle brigate al Qassam, ha però un vantaggio ulteriore: si può servire dei mezzi, delle telecamere, dei montatori, dei creativi e dell’expertise dell’Ufficio informazioni governativo di Hamas, un apparato civile che impiega decine di giovani e ha consistenti risorse economiche.

 

Il capo si chiama Salama Maarouf. «La sceneggiata del palco e della sfilata nella folla è stata concepita da al-Lelam al Harbi in collaborazione con l’Ufficio informazioni, dunque da soggetti come Abu Obaida e Salama Maarouf», spiega a Repubblica una fonte qualificata a conoscenza dell’organigramma del movimento islamista. «Devono però aver avuto l’autorizzazione del consiglio politico di Hamas. Uno che si occupa di questo genere di cose è Basem Naim».

 

il rilascio della soldatessa israeliana , ostaggio di hamas

[...] «Persino l’agitazione della folla è fasulla», ritiene Michael Milshtein, attento analista dell’area palestinese. «I miliziani sembrano proteggere gli ostaggi da un linciaggio, ma è tutto preparato. Non c’è niente di autentico, è come vedere un pessimo film». Dal centro della propaganda jihadista è venuta fuori anche l’idea di tappezzare con immagini dei leader uccisi Sinwar, Haniyeh, al Arouri, e con inni al massacro del 7 ottobre, Rashid street, la via costiera percorsa da centinaia di migliaia di sfollati per tornare nel nord della Striscia.

 

ARBEL YEHOUD SPINTONATA E CIRCONDATA DAI MILIZIANI DI HAMAS DURANTE IL RILASCIO A GAZA

È sempre al-Lelam al Harb a girare e post-produrre i filmati degli ostaggi durante la prigionia, su cui si basa la strategia del terrore psicologico. «Utilizzano solo alcuni sequestrati e li fanno parlare in un contesto costruito ad arte», spiega Guy Aviad. «Per esempio, perché hanno scelto Matan Zangauker? Perché sanno che i suoi genitori sono tra i più influenti nel forum delle famiglie». Nella storia di Hamas c’è un momento preciso in cui i miliziani hanno capito che le guerre non le avrebbero vinte sul campo ma su tv e giornali: 17 dicembre 1992. Quel giorno l’esercito israeliano arrestò e deportò a Marj al Zuhur, nel sud del Libano, 415 islamisti.

rilascio di agam berger

 

[...] La coreografia del palco così come le finte pratiche burocratiche, in fondo, rispondono alla medesima logica: dimostrare ai palestinesi che Hamas è un elemento d’ordine, che sa gestire, organizzare e governare. [...]

nuove leve di hamas crescono

il rilascio degli ostaggi israeliani traali di folla gaza MIGLIAIA DI PERSONE CIRCONDANO I VAN DELLA CROCE ROSSA - RILASCIO DI BRITON EMILY DAMARI - ROMI GONEN - DORON STEINBRECHER miliziani di hamas controllano il rilascio di briton emily damari romi gonen doron steinbrecher MIGLIAIA DI PERSONE A GAZA CIRCONDANO IL VAN CON BRITON EMILY DAMARI - ROMI GONEN - DORON STEINBRECHER la soldatessa israeliana agam berger con il certificato di liberazione in mezzo ai miliziani di hamas 1

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…