giovanni salvi giuseppe cascini luca palamara

“IL SISTEMA” INIZIA A SGRETOLARSI? – LA LETTERA DI 27 MAGISTRATI DOPO LE DICHIARAZIONI SU GIOVANNI SALVI (PG DELLA CASSAZIONE) E GIUSEPPE CASCINI NEL LIBRO DI PALAMARA: “GETTANO UN’OMBRA INQUIETANTE E IMPONGONO LORO DI SMENTIRE IN MANIERA CONVINCENTE I FATTI O DIMETTERSI DALLE CARICHE RICOPERTE” – SALLUSTI: “MI CHIEDO COME MATTARELLA POSSA ACCETTARE CHE ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO…”

ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA

 

1 – Palamara, non delegittimo magistratura

(ANSA) - ROMA, 29 GEN - "La mia non è un'opera di delegittimazione magistratura ma il racconto di esperienze vissute". Lo ha detto Luca Palamara intervistato da Fatti e Misfatti, spiegando che tanti magistrati gli hanno "chiesto di raccontare la verità" (ANSA).

 

2 - L'ANNO CHE VERRÀ COL VICE MATTARELLA SCELTO DA PALAMARA E LOTTI

Alessandro Sallusti per “il Giornale”

 

Il governo Conte cade e non si rialzerà, perché non aveva i voti per fare passare la riforma della giustizia concordata più con i magistrati che con il Parlamento, cioè l' ennesimo atto di sottomissione della politica alla magistratura.

 

Una magistratura che oggi, tra non pochi imbarazzi, inaugura l' anno giudiziario convinta - anche per la benevolenza di gran parte della stampa italiana - di poter non fare i conti con il caso Palamara e i suoi strascichi, primo fra tutti le rivelazioni che il magistrato ha fatto nel libro-confessione Il Sistema - ne sono il coautore e chiedo scusa per l' autocitazione - che ricostruisce in modo documentale gli indicibili intrecci tra politica e magistratura negli ultimi vent' anni.

luca palamara

 

So bene che il presidente Mattarella in queste ore ha cose importanti e urgenti da fare, cioè tentare di ridare un governo al Paese (auguri presidente). Ma essendo stato proprio lui, appreso del caso Palamara, a parlare di «modestia etica» della magistratura, mi chiedo come possa accettare che il suo vicepresidente del Csm David Ermini partecipi oggi all' inaugurazione del primo anno giudiziario post-Palamara dopo aver appreso dalla lettura de Il Sistema la notizia - non smentita - che proprio Ermini fu eletto grazie a Palamara dopo una cena carbonara cui partecipò anche l' interessato insieme a un politico indagato, Luca Lotti del Pd. E mi chiedo se il primo procuratore di Cassazione (il magistrato più alto in carica dell' ordinamento) Giovanni Salvi oggi nella sua prolusione farà qualche riferimento al suo pranzo su una terrazza romana con Luca Palamara per cercare la sua benevolenza nel gioco delle nomine.

david ermini sergio mattarella al csm

 

Lo stesso discorso vale per blasonati procuratori e importanti giudici. Insomma mi chiedo con che faccia oggi i vertici della magistratura ci racconteranno che il caso Palamara è alle spalle e che loro sono il futuro.

 

Ieri una trentina di importanti magistrati ha preso le distanze da questa ipocrita sceneggiata. È un primo e buon segno. Ma contemporaneamente Nunzio Sarpietro, il magistrato che ieri ha interrogato il premier Conte sul caso del blocco delle navi degli immigrati, uscendo da Palazzo Chigi ha dichiarato: «Il presidente del Consiglio ben rappresenta la volontà degli italiani». Roba da togliergli l' inchiesta, mi auguro che avvenga, per palese sudditanza psicologica, e mi fermo qui per evitare querele. Già, perché i magistrati non spiegano né rispondono alle critiche ma querelano, forti del fatto che cane non mangia cane. Questo è il loro Sistema.

luca palamara luca lotti

 

3 - «SMENTITE O DIMETTETEVI» 27 TOGHE CHIEDONO LA TESTA DEI VERTICI DELLA GIUSTIZIA

Massimo Malpica Felice Manti per “il Giornale”

 

«Smentite o dimissioni». I tormenti delle toghe per le rivelazioni del caso Palamara tracimano dalle mailing list e dalle chat private e diventano un macigno per i vertici della magistratura.

giovanni salvi foto di bacco (1)

 

Almeno 27 toghe (ma chi ha lanciato l' iniziativa assicura che alla fine saranno molte di più) hanno chiesto la testa del Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi e del consigliere del Csm Giuseppe Cascini, entrambi pesantemente tirati in causa nel libro-intervista di Alessandro Sallusti a Luca Palamara Il Sistema. Diversi magistrati, tra cui l' ex gip di Milano Clementina Forleo, oggi in servizio al tribunale di Roma, e gli esponenti di Articolo 101 nel direttivo dell' Anm, Andrea Reale e Giuliano Castiglia, chiedono ai due di smentire «in maniera convincente» i fatti riportati nel libro o di abbandonare le cariche ricoperte».

alessandro sallusti foto di bacco (2)

 

L' attuale procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, è finito nel mirino perché in almeno due occasioni avrebbe incontrato l' allora componente del Csm, «in privato e su sua richiesta, per caldeggiare la propria nomina a importantissimo incarico pubblico», almeno secondo la ricostruzione di Palamara. «Ove veri, questi fatti gettano un' ombra inquietante sia sui loro asseriti protagonisti che sulla sorprendente circolare dello stesso procuratore generale che assolve per principio chi raccomanda se stesso per incarichi pubblici e chi quella raccomandazione accetta».

giovanni salvi foto di bacco (2)

 

I fatti riferiti da Palamara sono narrati in maniera molto dettagliata», dice off the record al Giornale uno dei firmatari, «Salvi non può rappresentare la titolarità dell' azione disciplinare nel momento in cui appare come una persona raccomandata da chi è stato cacciato per infedeltà alla magistratura. Come si è fatta pulizia in questi mesi di chi si è macchiato di fatti gravissimi - continua il magistrato firmatario della richiesta choc - a maggior ragione deve andare via o deve smentire le ricostruzioni di Palamara con dichiarazioni convincenti».

luca palamara

 

Sulla graticola è finito anche uno degli attuali componenti del Csm, l' ex leader dell' Anm Giuseppe Cascini, accusato da Palamara e dai firmatari della lettera di una «indebita e pesante interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega (Henry John Woodcock, ndr), compiuta quando il primo svolgeva le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma».

 

luca palamara giuseppe cascini

Ma Cascini ebbe un peso anche sul caso Forleo, spostata da Milano per aver indagato sui Ds, e sul caso de Magistris. Tra i firmatari c' è infatti anche Gabriella Nuzzi, ex pm di Salerno a cui si era rivolta l' ex pm di Catanzaro per spiegare i contorni dell' inchesta «Why Not». La Nuzzi venne trasferita dal Csm su richiesta dell' allora Guardasigilli Angelino Alfano proprio per aver cercato di far luce su quelle vicende. Un trasferimento «benedetto» da Palamara e dall' Anm, da cui la Nuzzi uscì definendo il comportamento di Palamara «insopportabilmente oltraggioso».

 

«Palamara ha semplicemente portato alla luce ciò che tutti sapevano. Non credo sia tutto oro colato, ma ormai non possiamo più tacere», commenta a caldo un altro magistrato che ha deciso di sottoscrivere l' appello lanciato da Articolo 101, il movimento («non è una corrente», precisa) guidato da Giuliano Castiglia e Andrea Reale che nella magistratura raccoglie sempre più consensi e che alle ultime elezioni dell' Anm ha in parte drenato i voti della corrente di Piercamillo Davigo. Il loro programma politico per eliminare le incrostazioni del potere delle correnti si muove su due binari: «L' elezione dei membri del Csm pescati da una lista composta da magistrati estratti con un sorteggio temperato e la rotazione degli incarichi direttivi».

Palamara Cascini

 

«La mia presunta interferenza nel procedimento disciplinare Woodcock è una falsità, ho già dato mandato al mio legale di agire in giudizio», ha risposto in serata Cascini. Una nuova guerra tra toghe è appena iniziata e nessuno sa come e quando finirà.

 

LA LETTERA INTEGRALE DEI 27 MAGISTRATI SU  SALVI E CASCINI

 

Secondo quanto riportato nel libro “Il Sistema”, in vendita da ieri, l’attuale procuratore

generale della Cassazione, dott. Giovanni Salvi, in almeno due occasioni avrebbe

incontrato in privato e su sua richiesta il dott. Luca Palamara, all’epoca componente del

Csm, per caldeggiare la propria nomina a importantissimo incarico pubblico.

luca palamara antonino monteleone le iene

 

I fatti riferiti dal dott. Palamara sono narrati in maniera molto dettagliata e sono stati ribaditi

ieri sera nella nota trasmissione “Porta a Porta”.

SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI

 

Ove veri, gettano un’ombra inquietante sia sui loro asseriti protagonisti che sulla

sorprendente circolare dello stesso Procuratore Generale che “assolve” per principio chi

raccomanda se stesso per incarichi pubblici e chi quella raccomandazione accetta.

il video dell'uomo che manda palamara a quel paese

 

Nello stesso libro si attribuisce all’attuale componente del Csm, dott. Giuseppe Cascini,

una indebita e pesante interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega,

compiuta quando il primo svolgeva le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica

presso il tribunale di Roma.

 

Appare evidente che la gravità delle accuse rivolte pubblicamente e ora note a tutti e la

rilevanza dei ruoli ricoperti nell’assetto costituzionale dai dottori Salvi e Cascini impongono

loro di smentire in maniera convincente i fatti o dimettersi dalle cariche ricoperte.

Confidiamo che i dottori Salvi e Cascini sapranno scegliere una delle due alternative.

il procuratore generale giovanni salvi foto di bacco (2)

Lo devono alla Repubblica italiana alla quale hanno prestato, come noi, giuramento di

fedeltà.

 

1. Milena Balsamo (Corte di Cassazione)

2. Francesco Bretone (Procura Bari)

3. Giuliano Castiglia (Tribunale Palermo)

giuseppe cascini luca palamara

4. Natalia Ceccarelli (Appello Napoli)

5. Matteo Centini (Procura Piacenza)

6. Donato D’Auria (Tribunale Pisa)

7. Desirèe Digeronimo (Procura Roma)

8. Gabriele Di Maio (Appello Salerno)

9. Stefania Di Rienzo (Appello Bologna)

10.Giovanni Favi (Tribunale Torre Annunziata)

11.Clementina Forleo (Tribunale Roma)

12.Giovanni Genovese (Tribunale Vicenza)

13.Carmen Giuffrida (Esperto Nazionale Distaccato presso il Consiglio dell’Unione

Europea)

14.Consiglia Invitto (Appello Lecce)

15.Paolo Itri (Procura Napoli)

16.Alessio Liberati (Tribunale Roma)

17.Felice Lima (Procura Generale Messina)

18.Ambrogio Marrone (Tribunale Bari)

19.Andrea Mirenda (Ufficio di sorveglianza di Verona)

20.Ida Moretti (Tribunale Benevento)

21.Pietro Murano (Tribunale Pisa)

22.Andrea Reale (Tribunale Ragusa)

il procuratore generale giovanni salvi foto di bacco (1)

23.Nicola Saracino (Appello Roma)

24.Daniele Sansone (Procura Palermo)

25.Giorgia Spiri (Procura Palermo)

26.Massimo Vaccari (Tribunale di Verona)

27.Luciano Varotti (Appello Bologna)

 

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)