IN CINA C'E' UNO "SPERMINATOR" SERIALE! - LA STORIA DEL MILIARDARIO CINESE XU BO CHE, GRAZIE ALL'INSEMINAZIONE ARTIFICIALE, È IL PADRE DI 100 FIGLI NATI NEGLI STATI UNITI, MA UN GIUDICE HA BLOCCATO IL RICONOSCIMENTO - MA NON SOLO: L'UOMO AVREBBE PIÙ DI 300 EREDI IN CINA, ALCUNI OTTENUTI ATTRAVERSO LA SURROGAZIONE, ALTRI DA AMANTI FUORI DAL MATRIMONIO - XU NON SE LO TIENE NELLE MUTANDE: UFFICIALMENTE HA 12 FIGLI AVUTI DA SEI DONNE DIVERSE, NESSUNA DELLE QUALI SPOSATA PERCHÉ IL MILIARDARIO NON CREDE NEL MATRIMONIO - LA SUA OSESSIONE PER I FIGLI MASCHI: "SUPERIORI ALLA DONNE"
Estratto dell'articolo di Paolo Salom per il "Corriere della sera"
La filosofia che nutre questa storia — degna di un racconto di fantascienza di Philip K. Dick tipo Progenie — è tanto semplice da lasciare senza fiato: se sei ricco puoi fare quello che vuoi. E la storia è questa, come ha ben illustrato ieri il Wall Street Journal : Xu Bo, un miliardario cinese diventato straricco grazie ai giochi online (guarda caso, di fantasy), ha messo su un «programma» per mettere al mondo i suoi eredi, attraverso gravidanze surrogate, negli Stati Uniti.
La questione è venuta alla luce quando Amy Pellman, una giudice per la famiglia di Los Angeles, insospettita dalle numerose pratiche di riconoscimento tutte legate al suo nome, ha sospeso la pratica. Portando però alla luce un fenomeno in corso da anni e possibile soltanto grazie alle leggi che, negli Stati Uniti, permettono senza troppe difficoltà la gestazione per altri.
Secondo il Wall Street Journal, che ha cercato conferme alle indiscrezioni uscite dal tribunale, un portavoce della Duoyi Network, l’azienda del tycoon nato nel 1977 a Wuhan, nella Cina centro-orientale, avrebbe negato tutto definendo la questione come «pura fantasia».
Ma facendo un po’ di ricerca online in Cina si troverebbero al contrario diverse conferme: non solo Xu Bo sarebbe già il padre di almeno cento bambini — tutti maschi, perché «sono superiori alle femmine» — al momento affidati alle cure di levatrici a Irvine, in California, in un limbo legale visto che il tribunale di Los Angeles ne ha sospeso il riconoscimento: e lui non li ha mai nemmeno visti. Ma avrebbe addirittura trecento altri bambini sparsi per la Cina: alcuni ottenuti attraverso la surrogazione, altri da amanti consenzienti ma fuori dal matrimonio.
«Ufficialmente» Xu avrebbe dodici figli da sei donne diverse, nessuna delle quali sposata. Perché? «Io non credo nel matrimonio — ha risposto una volta Xu Bo a una domanda specifica — perché spesso le coppie divorziano e le donne pagano il prezzo più alto. Io ritengo invece che se un uomo e una donna si uniscono senza ufficialità, nel caso di un litigio è tutto più semplice». [...]
Per questo nella Repubblica Popolare oggi sono sorte agenzie specializzate. Sempre il Wall Street Journal spiega che Wang Huiwu, un importante manager, avrebbe pagato modelle americane e altre donne «superiori» per ottenere ovuli al fine di procreare dieci bambine destinate, una volta cresciute, ad essere date in matrimonio ad altrettanti «uomini di potere». [...]
Accanto a questi casi limite, ci sono i tanti (tantissimi) ricchi cinesi che — magari per mancanza di tempo o più semplicemente per l’età avanzata — si affidano alla maternità surrogata per dare continuità al proprio lignaggio. Per non parlare delle coppie omogenitoriali — non riconosciute nella Repubblica Popolare — che solo così possono sperare di incontrare la gioia di avere un figlio o una figlia. [...]



