voti bassi a scuola

IN ITALIA GLI STUDENTI "CIUCCI" SONO AL SICURO: ESSERE BOCCIATI È UN'IMPRESA IMPOSSIBILE – A TIVOLI, I GENITORI DI UNA STUDENTESSA, NON AMMESSA IN SECONDA MEDIA PERCHÉ AVEVA SEI INSUFFICIENZE, FANNO RICORSO AL TAR, CHE LA PROMUOVE - PER I GIUDICI AMMINISTRATIVI, LA BOCCIATURA NON DEVE ESSERE UN PROVVEDIMENTO AFFLITTIVO, MA SERVE PER EDUCARE L'ALUNNO E DEVE ESSERE UNA "ECCEZIONE". QUINDI CHE CI STANNO A FARE I VOTI E I GIUDIZI DEI PROFESSORI?

Estratto dell'articolo di Michela Allegri per “il Messaggero”

 

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Sei insufficienze, ma non può scattare la bocciatura. Il motivo? Per i giudici del Tar la non ammissione alla classe successiva non deve essere un provvedimento afflittivo, ma deve servire per educare l'alunno, spronandolo. Di più: deve rappresentare una vera e propria «eccezione». Anche quando i professori pensano che uno studente non abbia dimostrato di essere in grado di affrontare l'anno scolastico, a cambiare le carte in tavola ci pensa costantemente il Tribunale amministrativo, che si adegua a un orientamento emesso del Consiglio di Stato.

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E così può succedere, appunto, che un alunno con una sfilza di insufficienze, di cui una grave, per il quale i professori hanno deliberato all'unanimità la non ammissione all'anno successivo della scuola media, venga invece riammesso dai magistrati. È successo all'Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, di Tivoli Terme, provincia di Roma, dove gli insegnanti hanno bocciato una studentessa di prima media perché era risultata carente in sei materie, in un caso in modo pesante.

 

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I genitori, assistiti dagli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis, hanno presentato ricorso davanti al Tribunale amministrativo, chiedendo l'annullamento del provvedimento, ma pure del verbale di scrutinio e della pagella. E i giudici hanno dato loro ragione, sconfessando la decisione dei professori, che si erano attenuti alla delibera del Consiglio dei docenti, di classe e di istituto, in cui erano stati determinati i criteri per l'ammissione: un massimo di un'insufficienza grave (4) e due insufficienze lievi (5).

 

[...] I professori hanno sottolineato anche che «nel corso dell'anno la frequenza è stata regolare» e il comportamento «buono», ma l'impegno è stato «scarso e inadeguato, sia nell'esecuzione dei compiti che nello studio». Il Tar ha dato ragione ai genitori della ragazzina, sostenendo che i docenti non hanno considerato l'intero percorso di studi: «L'alunna, dal primo mese di scuola sino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti», nonostante in molti casi non abbia raggiunto la media del 6, si legge nella sentenza.

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Di più: nel ricorso viene messa in evidenza la mancata predisposizione da parte della scuola di «sistemi di ausilio e di supporto per il recupero», visto che, per esempio, l'ultima verifica di francese è stata svolta nel mese di marzo 2023. Una tesi sposata dal Tar. In sostanza, per essere promossi non serve più colmare le lacune e recuperare le insufficienze: basta dimostrare di avere voglia di impegnarsi. [...]

 

pagella 1

D'altronde, per il Consiglio di Stato «la non ammissione alla classe successiva nella scuola media inferiore deve essere considerata un'eccezione». E i professori devono attivare «specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento». Soprattutto, ed è questo il passaggio considerato più pericoloso da chi insegna: il legislatore ha «elevato a regola la promozione per gli alunni della scuola secondaria di primo grado».

 

Per bocciare uno studente, quindi, non basta più un lungo elenco di insufficienze. Serve una motivazione che sia ancora «più pregnante». Non servono i numeri: deve essere formulato un giudizio prognostico sulla possibilità per il minore di recuperare o meno il deficit di apprendimento. In questo caso la ragazzina ha incrementato i voti in 7 materie, recuperando due insufficienze gravi e tre insufficienze lievi in italiano, tecnologia, arte e immagine, migliorando una situazione che nel primo quadrimestre era stata definita «globalmente lacunosa». [...]

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