cecchini

KURDISH SNIPER - LA STORIA DEL CECCHINO CURDO CHE HA UCCISO OLTRE 250 MILIZIANI DELL'ISIS: “HO FERITE PROFONDE, QUANDO TI TROVI DI FRONTE A GIOVANI KAMIKAZE O A GIOVANI CON ARMI, CHE POSSONO PORRE FINE ALLA VITA ALTRUI, A VOLTE DEVI FARE UNA COSA ORRIBILE IN NOME DI UNA GIUSTIZIA PIÙ ALTA…PER ESSERE UN BUON CECCHINO DEVI AVERE PAZIENZA E ASPETTARE ANCHE GIORNI. IO HO INIZIATO CON..."

Matteo Sacchi per “il Giornale”

 

Azad Cudi è uno pseudonimo. Dietro questo nome si nasconde uno dei cecchini curdi più letali dell' assedio di Kobane (16 settembre 2014 - 26 gennaio 2015). Gli attribuiscono 250 miliziani dell' Isis abbattuti. Azad Cudi il dolore di quell' esperienza se l' è portato dentro sino a che non ha deciso di raccontarlo in un libro in Italia appena pubblicato da Longanesi con il titolo: Nel Mirino. I miei giorni in difesa di Kobane. Ne abbiamo parlato con lui.

CECCHINI CURDI IN SIRIA

 

Perché la difesa di Kobane è stata importante per battere Isis?

«La resistenza di Kobane era importante per due motivi. In primo luogo, perché per la prima volta abbiamo piantato i semi del dubbio rispetto all'invincibilità dell' Isis. Ha dimostrato che anche i jihadisti che sembravano invincibili potevano essere bloccati. Non dovremmo dimenticare che Isis ha portato a termine operazioni militari di successo senza precedenti. E che questo successo ha attirato migliaia di jihadisti. Fino alla resistenza di Kobane persino i governi come quello dell' Iraq e della Siria, con le loro moderne attrezzature militari, non hanno potuto resistere contro i loro attacchi. Abbiamo falsificato il mito che Isis fosse invincibile. In secondo luogo, l'Isis stava diventando una minaccia per la sicurezza internazionale. La resistenza di Kobane ha cementato un'alleanza di oltre 60 Paesi».

AZAD CUDI - NEL MIRINO

 

Cosa l'ha spinta a tornare a combattere per il popolo curdo?

«Il mio coinvolgimento nella lotta per il popolo curdo fu la conseguenza di una precedente decisione. Quella decisione era di aiutare le persone nella provincia autonoma curda di Rojava in un progetto umanitario. Quindi, inizialmente, sono andato nel Kurdistan occidentale o nel Rojava come lo chiamavamo, per portare avanti una visione multiculturale, multietnica e orientata al consenso, oltre che ecologica e femminista. Ma quando l'Isis ha attaccato, così come tanti altri, ho scelto di difendere le persone, e la nostra idea di una nuova libertà».

 

Come è diventato un cecchino?

«Ho iniziato con un addestramento intensivo di tre settimane come cecchino in accademia per cecchini in Rojava, ma la maggior parte delle abilità e delle tecniche sono state apprese sul campo con la pratica».

 

cecchini

Quali sono le principali qualità che un cecchino deve avere?

«Ci sono molte qualità che fanno un buon cecchino. Il benessere mentale e fisico è essenziale. Devi essere in grado di lavorare da solo e come parte di una squadra, come fossi un soldato semplice e un generale. Poi viene la pazienza, devi essere paziente, a volte attendi l'opportunità di poter far centro per giorni.

 

Attendi di vedere un bersaglio che potrebbe non arrivare mai. Devi essere furbo e furtivo quando è necessario, un cecchino deve capire molto bene la guerra psicologica; essere un buon ascoltatore e anche un osservatore, un cecchino deve essere in grado di pianificare con calma, allo stesso tempo essere molto distaccato. Nella città di Kobane ho imparato che anche la conoscenza dell'architettura è importante. Devi capire, per esempio, quali tipi di muri sono abbattibili e quali sono abbastanza forti da fermare un proiettile».

 

angelo di kobane era una poliziotta volontaria

Ha dovuto sparare anche a nemici molto giovani. Si porta dietro traumi psicologici per questo?

«È un po' complicato, posso dire a livello personale sì, ci sono brutte ferite, anche profonde. Ho imparato ad avere cura dei più giovani come qualsiasi altra persona per bene. Ma c'è un grande ma. Quando ti trovi di fronte a giovani kamikaze o a giovani con armi, che possono porre fine alla vita altrui, a volte devi fare una cosa orribile in nome di una giustizia più alta. Questo è ciò che rende complicata la guerra. D'altra parte quando guardo il quadro più ampio, il sogno di un futuro migliore, la libertà... sono certo che non ho avuto altra scelta. Anzi non ci hanno lasciato alcuna scelta».

kobane

 

Si torna a una vita normale dopo un'esperienza come la sua?

«La risposta a questa domanda si trova nel futuro, ci sto lavorando con grande ottimismo».

 

Perché mantiene l'anonimato?

«Per la mia sicurezza e delle persone intorno a me. E la storia di Kobane è più importante del fatto che la gente ricordi il mio nome».

 

kobane 3

Le nazioni occidentali hanno fatto il possibile per aiutare i curdi?

«Riconosco che ci hanno aiutato molto nell' operazione militare fornendoci un occhio dal cielo e combattendo dall'aria; molti si sono offerti volontari da tutto il mondo per sostenerci, anche a terra. Siamo molto grati per il loro sostegno e i loro sacrifici. Ora servirebbe anche un aiuto dal punto di vista medico per i tanti reduci. Possono aiutare a trasformare l' intervento militare alleato in giorni difficili in amicizie a lungo termine: condividiamo molti principi e valori».

 

Isis sembra decisamente battuta secondo te, è così?

«Nulla è definito, specialmente la sconfitta dei jihadisti di Isis. Conoscono molto bene il deserto. Non riusciamo nemmeno a trovare il loro capo responsabile della maggior parte di queste atrocità».

kobane 1

 

Pensa che sia necessario un processo agli esponenti dell' Isis come a Norimberga?

«Norimberga o qualcosa di simile.

Bisogna avere una documentazione su ciò che questi jihadisti hanno fatto.

Serve giustizia e verità».

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…