scarlett johansson patrick zaki

“ZAKI DORME PER TERRA E HA LA SCHIENA A PEZZI” – L’AVVOCATO DI PATRICK ZAKI RACCONTA LE TERRIBILI CONDIZIONI IN CUI È COSTRETTO IL RICERCATORE DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA NELLE CARCERI EGIZIANE – L’ONU HA CHIESTO IL RILASCIO (S'E' ATTIVATA ANCHE SCARLETT JOHANSSON) MA, COME SUL CASO REGENI, AL SISI FA COME GLI PARE (E IL GOVERNO ITALIANO TACE VISTO L'INTERSCAMBIO COMMERCIALE DI ARMAMENTI CON IL CAIRO CHE VALE 9 MILIARDI DI EURO) - LA SITUAZIONE SI È AGGRAVATA CON… – VIDEO

 

 

 

 

patrick george zaki 3

Letizia Tortello per “La Stampa”

 

Da mesi Patrick Zaki dorme per terra in carcere, senza un materasso. La sua schiena è seriamente provata. Emergono particolari inquietanti sulla situazione dello studente dell'Università di Bologna detenuto in Egitto dal 7 febbraio scorso. Ieri, per la prima volta da quando è stato arrestato all'aeroporto del Cairo ha potuto visitarlo la sua avvocatessa, Huda Nasraallah.

 

E Zaki le ha chiesto aiuto, come si legge nella pagina Facebook «Patrick libero»: «La visita è stata generalmente piacevole: lo studente dell'Università di Bologha e la legale hanno potuto parlare per un po', seppur in presenza di un ufficiale, e lui le ha raccontato della sua situazione».

AL SISI GIUSEPPE CONTE

 

La legale è rimasta «sorpresa di sapere che, da quando è stato arrestato dorme per terra, cosa di cui non ha mai parlato o di cui si è lamentato prima, e l'unico motivo per cui lo ha fatto ora è che ha chiesto una pomata e una cintura di sostegno per la schiena, visto che soffre di mal di schiena».

 

I primi a commentare la notizia sono stati i genitori dell'attivista egiziano, che «sono preoccupati - spiegano ancora i gestori dell'account - perché il loro figlio non si è mai lamentato di problemi di salute ed è noto per sopportare il dolore fisico senza chiedere aiuto. Il fatto che lo abbia implorato esplicitamente, quindi, fa aumentare la preoccupazione per le sue condizioni, che potrebbero solo peggiorare con il freddo».

 

riccardo noury foto di bacco

Dopo quasi dieci mesi, qualcuno ha potuto vedere dal vivo lo studente, ma la sua carcerazione preoccupa sempre di più: «L'idea che Patrick dorma per terra la dice lunga sulle sofferenze aggiuntive che il regime carcerario egiziano produce, oltre al fatto che sta trattenendo un innocente», ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

 

patrick george zaki 4

Che ribadisce la richiesta al nostro governo di «darsi seriamente da fare in vista anche del 7 gennaio, il Capodanno copto. Desideriamo che quel giorno Patrick sia libero per festeggiare il Capodanno con la sua famiglia e che poi i successivi giorni del 2021 li passi dove desidera, magari a Bologna dove lo aspettiamo e lo aspettano in tanti». Tra i tantissimi appelli internazionali e nazionali per la liberazione si è aggiunto quello di Francesco Ubertini, rettore dell'Università dove Patrick studia: «Vorrei che ritornasse qui», ha detto, e gli ha dedicato il discorso alla cerimonia di inaugurazione del 933esimo anno accademico.

 

PATRICK GEORGE ZAKI

La custodia cautelare del 28enne nel carcere al Cairo è stata rinnovata per altri 45 giorni, gli ennesimi, nel mese di novembre, nonostante l'arresto prosegua senza effettive prove che concretizzino le accuse a lui rivolte. Il giovane attivista dovrebbe rispondere di propaganda terroristica contro lo Stato tramite la diffusione di fake news.

 

patrick george zaky

«Siamo in pericolo ogni giorno, ma l'attenzione dell'opinione pubblica ancora accesa su mio fratello è l'unica arma che abbiamo per evitare che il governo sfugga alle sue responsabilità», ha dichiarato la sorella Marise. E ha ringraziato anche via social tutti coloro che si stanno mobilitando in tutto il mondo per fare pressioni sul governo egiziano, tra loro l'attrice americana Scarlett Johansson.

 

appello di scarlett johansson per patrick george zaky

L'Onu, solo cinque giorni fa, ha diffuso un appello alle autorità del Cairo, tramite un gruppo di esperti indipendenti in materia di diritti umani: chiediamo di rilasciare «immediatamente e senza condizioni gli attivisti arrestati, apparentemente per rappresaglia, per aver discusso di questioni relative ai diritti umani con gli ambasciatori stranieri», si legge nella nota. La situazione di Patrick Zaki, se possibile, si è ulteriormente aggravata con l'arresto il 15 novembre di altri tre uomini, il direttore e i vertici dell'Eipr (Egyptian Initiative for Personal Rights), la Ong con cui lui collaborava. La Arab African International Bank ha bloccato il conto di Mohamed Basheer, Karim Ennarah e Gasser Abdel Razek, attivisti e organizzatori di campagne internazionali sui diritti umani. Sono in custodia cautelare «per 15 giorni» con l'accusa di terrorismo e di diffusione di notizie false.

 

 

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