matteo salvini famiglia genitore 1 genitore 2

L’ESERCITO DI “GENITORI 1 E 2” VA ALLA GUERRA CONTRO SALVINI –LE ASSOCIAZIONI GAY MINACCIANO UNA CLASS ACTION PERCHE' PALAZZO CHIGI DIFENDE I DECRETI SALVINI DEL 2019 E NON VUOLE DARE ESECUZIONE ALL'ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE HA IMPOSTO DI EMETTERE UNA CARTA D'IDENTITÀ PER LA FIGLIA DI DUE DONNE CON L'INDICAZIONE “GENITORI” ANZICHÉ “PADRE E MADRE” – GLI AVVOCATI DELLA COPPIA: “PRONTI A FAR COMMISSARIARE IL VIMINALE SE LA SENTENZA NON SARÀ APPLICATA” – E AD AREZZO IL TRIBUNALE HA RESPINTO IL RICORSO DI DUE DONNE CHE CHIEDEVANO DI ESSERE RICONOSCIUTE ENTRAMBE COME MADRI DI UNA COPPIA DI GEMELLI

1 – LE DUE MADRI ALL'ATTACCO

Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”

 

salvini contro le scritte genitore 1 e genitore 2

Il muro alzato dal governo non scoraggia le due mamme che hanno ottenuto dal tribunale di Roma il riconoscimento del diritto a vedersi rilasciata per la loro figlia di 7 anni una carta d'identità con la dicitura «genitori» anziché «padre e madre» come previsto dal decreto Salvini del 2019. Sonia, madre biologica della bambina, ha scritto una lettera aperta allo stesso Salvini, che aveva commentato negativamente («Non ho parole, padre e madre sono le parole più belle del mondo») l'ordinanza del giudice. Il team legale che le ha assistite con le associazioni Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno prepara le contromosse alle obiezioni sollevate dal governo per sottrarsi all'esecuzione della condanna del tribunale.

 

coppie gay e lesbiche 3

Nei prossimi giorni la strategia sarà definita. L'ordinanza sarà formalmente notificata al Viminale, con una richiesta di adempimento. «Stiamo individuando tutti gli strumenti per attuare la pronuncia, fino alla nomina da parte del Tar di un commissario che si sostituisca al ministero in caso di inerzia», spiega l'avvocato Vincenzo Miri. Il commissariamento è lo strumento predisposto dalla giustizia amministrativa per costringere amministrazioni pubbliche riottose a obbedire a comandi provenienti dall'autorità giudiziaria.

 

moduli genitore 1 e 2

Il comunicato di Palazzo Chigi, nella serata di mercoledì, avanzava però ostacoli di tipo informatico (adeguamento del software) e organizzativo (caos nel sistema di identificazione) all'esecuzione dell'ordinanza. Non si tratta di questioni nuove. Il ministero li aveva sollevati anche davanti al tribunale. In una relazione evidenziava «i chiari problemi applicativi sottesi all'eventuale modifica del software per l'emissione e la stampa della carta di identità».

 

 

esempio di modulo scolastico con genitore 1 e 2

Il giudice Crisafulli, per «evitare una lunga e costosa consulenza tecnica», aveva chiesto «delucidazioni» allo stesso ministero. La Direzione centrale per i servizi demografici del Viminale aveva risposto definendo «tecnicamente fattibile l'intervento sul software, che però implicherebbe la concessione e l'emissione di un documento anagrafico elettronico privo di fondamento legale, poiché difforme dalle disposizioni normative attualmente vigenti, con tutte le possibili conseguenze che potrebbero sorgere in caso di operazioni di controllo da parte delle forze dell'ordine». In sintesi: è complicato modificare il software, e anche volendo l'esito sarebbe un pasticcio che metterebbe nei guai la stessa bambina e le due mamme.

 

Ma il giudice ha «serenamente» rigettato questa tesi, deducendo l'inesistenza di «difficoltà insormontabili se non impossibilità» di natura tecnica e alzando il velo sulle fragili basi giuridiche del decreto Salvini, «che oltre a violare l'innumerevole elenco di principi costituzionali e internazionali è viziato da eccesso di potere». Per questo ha ordinato al Viminale di emettere la sospirata carta di identità «apportando se necessario ogni opportuna modifica tecnica a software e hardware».

coppie gay 4

 

Il clamore suscitato dalla vicenda ha spinto negli ultimi giorni altre coppie omosessuali a rivolgersi alle associazioni, per far valere il loro analogo diritto. In assenza di una modifica del decreto Salvini, pur richiesta due volte dal Garante della privacy, quella giudiziaria resta l'unica strada. «Vogliamo che tantissime altre famiglie arcobaleno non debbano affrontare un processo e quindi non escludiamo ricorsi di massa (class action) nei tribunali per spingere il governo ad annullare un decreto puramente ideologico», ipotizza l'avvocato Miri.

 

 

2 – TRIBUNALE AREZZO RESPINGE RICORSO, SOLO UNA MADRE GEMELLI 

(ANSA) - La sezione civile del tribunale di Arezzo ha respinto il ricorso di Luisa e Federica, coppia arcobaleno di Anghiari legata in unione civile, che chiedevano allo Stato il riconoscimento della genitorialità di madre per entrambe riguardo a due gemellini nati a giugno.

 

La causa era stata promossa per estendere anche a Luisa lo status di madre, non solo per Federica, quella che ha partorito i due gemellini. Luisa è la donna della coppia che ha fatto la fecondazione eterologa in Spagna per poi trasferire l'ovocita, per una maggiore adattabilità, all'utero di Federica. Il tribunale ha seguito l'articolo 4 comma 3 della legge 40 2004.

 

 

Articoli correlati

IL GOVERNO HA TROVATO LA NUOVA BATTAGLIA INUTILE: CONTRO GENITORE 1 E GENITORE 2 - PALAZZO CHIGI...

I GIUDICI ASPETTAVANO MELONI E SALVINI AL GOVERNO PER RITIRARE FUORI 'GENITORE 1 E GENITORE 2'

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...