the edge amsterdam

L’UFFICIO PIÙ SMART DEL MONDO - ASSEGNA LE SCRIVANIE IN BASE AGLI IMPEGNI DI 2500 DIPENDENTI, LUCE E TEMPERATURA SI REGOLANO CON UNA APP, TUTTO SPAVENTOSAMENTE SENZA PRIVACY - È “THE EDGE”, LA SEDE DI DELOITTE AD AMSTERDAM - VIDEO

1. L’ufficio più intelligente del mondo

 

Bryant Urstadt, Katie Drummond per http://www.bloomberg.com/

 

the edgethe edge

Sa dove vivete, quale auto guidate, chi andrete a incontrare oggi e quanto zucchero volete nel caffè. Lui si chiama “The Edge” ed è l’ufficio più intelligente mai costruito, sede del gruppo di consulenza e revisione Deloitte. Se mai vi troverete a lavorare a The Edge, la vostra giornata inizierà con uno sguardo allo smartphone: un’app vi mostra gli impegni della giornata e il posteggio libero più vicino in base al vostro punto di accesso. Non appena entrerete in sede, il software identificherà la scrivania o la sala riunioni più adatta alle vostre esigenze - a The Edge nessuno dei 2500 lavoratori ha una postazione fissa - e, ovunque si trovi, l’app regolerà la temperatura e la luce in base alle preferenze che avevate salvato.

 

 

spazio interno a the edgespazio interno a the edge

Tranquilli, il vostro capo non può accedere  ai dati degli oltre 28,000 sensori presenti nel palazzo per controllare quante riunioni vi siete persi. Per rispettare la privacy dei suoi dipendenti, Deloitte ha indetto un sondaggio per conoscere l’opinione dei dipendenti riguardo al nuovo sistema di gestione e personalizzazione degli spazi. La grande maggioranza dei lavoratori si è detta d’accordo, vedendo nel software un’opportunità di migliorare le proprie condizioni di lavoro.

 

2. Dentro l’edificio più sostenibile d’Europa

 

Niccolò Fantini per http://www.wired.it/

 

parcheggio the edgeparcheggio the edge

La luce illuminerà l’Internet delle cose. Un esempio pratico ed esistente è il palazzo di uffici The Edge di Amsterdam, sede del gruppo Deloitte, che Wired ha visitato. La costruzione è un gioiello di architettura e detiene il primato di edificio più sostenibile d’Europa.

 

pannello ethernet   the edgepannello ethernet the edge

Il merito è delle scelte verdi per: design, architettura, materiali, come legno e vetro. E le tecnologie intelligenti, che permettono al palazzo di essere un luogo smart e di migliorare la vita dei lavoratori, oltre che tagliare nettamente i consumi. L’edificio vanta 4000 metri di pannelli solari, ampie vetrate e balconi. All’interno della grande hall c’è la palestra e una bella caffetteria. Al primo sguardo sembra più la piazzetta, con bar e tavolini, di una galleria pedonale, che uno spazio dove si lavora. E invece le soluzioni progettate da Philips contribuiscono a incrementare la produttività personale e ridurre i costi.

 

Il sistema Connected Lighiting è il matrimonio tra rete elettrica e rete informatica, che si basa sulla tecnologia Power-over-Ethernet. In pratica permette di far viaggiare sul singolo cavo di rete, il classico Ethernet, sia l’alimentazione elettrica, che una moltitudine di dati. Così ogni singolo punto luce del palazzo può essere gestito e amministrato dai diversi utenti.

 

mappa riscaldamento   the edgemappa riscaldamento the edge

L’amministratore, ovvero il manager energetico, dalla centrale operativa è in grado di gestire ogni singolo LED e la temperatura all’interno del palazzo: ad esempio spegnendo luci e riscaldamento in orari in cui gli uffici sono deserti. I sensori presenti all’interno dei lampadari sono anche convenienti per analizzare e ottimizzare i consumi indotti: un ufficio dove ci sono state venti persone in riunione per 10 ore, con pranzo e parecchi caffè, richiede più pulizia di una stanza dove non è entrato nessuno per tutta la giornata. Il sistema di luce connessa alla rete informatica è in grado di esprimere, attraverso diversi dati, l’intera vita del palazzo e dei suoi utenti.

 

robot di sorveglianza e per la pulizia   the edgerobot di sorveglianza e per la pulizia the edge

Il sistema è sfruttabile anche dal lavoratore. Attraverso un’applicazione sullo smartphone si può regolare l’intensità dei LED e la temperatura alla postazione dove ci si trova, con uno sbalzo di due gradi. I lampadari connessi includono sensori di temperatura, movimento, infrarossi e, per attivare ogni lampadario, non servono interruttori, che infatti non sono presenti nel palazzo: basta inquadrare il lampadario con la fotocamera del telefono per gestire i propri metri quadri.

dashboard per controllare the edgedashboard per controllare the edge

 

Alcuni tavoli hanno anche un sistema di ricarica Wireless per i dispositivi e QR code per altre applicazioni. Una segnala la presenza in loco: una volta effettuato il check-in col telefono, la rete segnala agli altri utenti la presenza. Utile in caso di riunione, per avvertire i colleghi che si è già seduti.

 

atrio di the edgeatrio di the edge

Una migliore gestione della luce annienta i consumi dell’edificio. In genere la luce si mangia il 40% dell’energia elettrica consumata, con i connected LED di Philips si risparmia l’80% del consumo elettrico legato alla luce, che in buona sostanza è uno sconto del 30% sul totale dell’elettricità consumata. E la luce connessa alla rete informatica permette di analizzare dati, come la presenza di ogni singolo utente, a posteriori e in tempo reale, dati e analisi non facili da conteggiare in precedenza o con altri sistemi. Questi dati permettono di ottimizzare le spese, ad esempio per pulizia e manutenzione, fino a una ulteriore riduzione del 10%.

app per controllare la temperatura a the edgeapp per controllare la temperatura a the edgethe edge   il palazzo green sede di deloittethe edge il palazzo green sede di deloittethe edge   spazio internothe edge spazio internoalveare di the edgealveare di the edge

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?