lampedusa

LAMPEDUSA, LA NOSTRA ELLIS ISLAND NEGLETTA – L’ISOLA PIÙ A SUD D’ITALIA IN QUESTI ANNI NE HA VISTE DI TUTTI I COLORI: DA BERLUSCONI CHE PROMETTE CAMPI DA GOLF (E SI COMPRA UNA VILLA) A CAROLA RACKETE, MANCAVANO SOLO I TUNISINI CON TROLLEY E BARBONCINO – EROI, ANTI-EROI, COLPEVOLI E PRESUNTI TALI: NESSUNO PUÒ DIRSI INNOCENTE, DA MARONI A MINNITI, ALFANO, RENZI E ANCHE SALVINI – TRA FOLKLORE, TRAGEDIA E PROPAGANDA

Federico Geremicca per “la Stampa”

 

migranti a lampedusa 1

Ci mancava solo la signora col cappellone di paglia e il barboncino, una tunisina «di ritorno» che sperava di farla franca travestendosi da ricca turista europea. Oppure i 26 migranti con barchino approdati serenamente tra i turisti incuriositi nella super-sorvegliata riserva dell' Isola dei Conigli.

 

MIGRANTI TUNISINI CON BARBONCINO ARRIVANO A LAMPEDUSA

È capitato anche questo: e allora eccole, tra folklore, tragedia e propaganda, le ultime immagini in arrivo da Lampedusa, isola tornata nell' occhio del ciclone. Fotogrammi che si aggiungono a fotogrammi, una pellicola lunga anni. Un film confuso e a volte ingannevole.

Facce e tragedie si mescolano e sfumano: Carola Rackete e la Finanza, i 368 morti del 2013 e Papa Francesco, poi gli sbarchi ed i turisti, le tv e i migranti, le missioni navali e le Ong, in un drammatico caleidoscopio che tutto confonde.

 

migranti sbarcano sull'isola dei conigli a lampedusa in mezzo ai turisti 2

Da che parte stanno i buoni e chi sono i cattivi? Ma soprattutto: andrà mai in secca questo fiume umano che ha trasformato Lampedusa in una sorta di negletta Ellis Island italiana? Ricominciamo da una foto, e da un impegno. «Nelle prossime 48-60 ore l' isola sarà abitata solo dai lampedusani. Ora basta con gli sbarchi», disse dal palco improvvisato e gli credettero, perché promise anche il premio Nobel per la pace, campi da golf e un casinò: erano anni ancora buoni per Berlusconi, che spesso le sparava ma talvolta poi faceva, e allora perché non poteva succedere anche a Lampedusa?

casa di berlusconi a lampedusa

 

Era il 30 marzo 2011, un marzo assurdamente afoso, e la "primavera araba" - con le sue illusioni e le sue contraddizioni - aveva rovesciato sull' isola migliaia di fuggiaschi e di imbroglioni che vagavano liberi e increduli per il paese, visto che il centro d' accoglienza era stato chiuso dal ministro dell' Interno del tempo (Maroni) perché tenerlo aperto poteva significare «che siamo pronti ad ospitarli». E così ad ospitarli - nei loro bar, a casa e per le vie del centro - dovettero essere i lampedusani. Come sempre, del resto.

isola di lampedusa

 

Silvio Berlusconi cadde rovinosamente quello stesso autunno, ma partire da quel mattino di fine marzo è utile a ricordare quanto quell' isola sia una implacabile cartina di tornasole delle responsabilità politiche e morali di tutti: e di quanto nessuno - da sinistra, dal centro e da destra; in Italia e soprattutto in Europa - possa alzare le mani e dire - in coscienza - «io sono innocente».

silvio berlusconi a lampedusa

 

Lampedusa, infatti, non riconosce più innocenti, e snocciola l' elenco infinito dei presunti colpevoli: Maroni, Alfano, Renzi, Minniti, Salvini, Prodi, Di Maio, Lamorgese... Non c' è un governo, un ministro, del quale salverebbero l' onore.

 

la foto di carola rackete nell'hotspot della polizia a lampedusa

Anche Salvini, sì. Perché nonostante l' affannarsi di qualche fan isolano, i lampedusani non la bevono. Da lì, uno scoglio nel canale di Sicilia, hanno giudicato subito i «porti chiusi» una politica che non poteva durare.

 

Non è solo il fatto che a gente che vive di pesca e di mare non si possa prospettare come soluzione l' incubo di un porto negato, irraggiungibile: è che molti di quei porti chiusi (compreso il loro) poi li hanno visti riaprirsi, finito il rituale can can mediatico. E allora è la solita storia, hanno pensato. La solita toppa che è peggio del buco.

matteo salvini a lampedusa

 

Ma si è continuato a metter toppe: una da destra e una da sinistra. Diciamo Rigore contro Accoglienza: derby insulso con tutti sconfitti. Fu quel che cercò di raccontare Papa Francesco a Lampedusa, nel suo primo viaggio oltre Vaticano, giusto sette anni fa. Parlò da una tribunetta fatta con i resti delle barche dei migranti, denunciando il precipizio cui avrebbero condotto quelle che chiamò la globalizzazione dell' indifferenza e una cinica «cultura del benessere».

 

La gente applaudiva, ma più per la gioia di averlo lì che per la speranza che le sue parole potessero cambiare anche solo una delle carte in tavola. Infatti nulla è cambiato. Anzi. Sull' isola sta andando in scena un grottesco ritorno al passato - agli anni '80 e '90 - con barchini di migranti che, in tutta autonomia, arrivano a frotte dopo aver traversato un Canale di Sicilia trasformato in un deserto assassino.

tunisini con barboncino arrivano a lampedusa

 

Del resto, tra le coste nordafricane e quelle italiane non c' è più nulla: ritirate le missioni europee, ferme o sequestrate le navi Ong. Segnali di resa incondizionata. Oppure: meglio lavarsene le mani. E chi oggi parte dalle coste libiche o tunisine sa che l' alternativa è secca: o arriva o annega.

 

salvatore martello sindaco lampedusa

In questi giorni di mare piatto, naturalmente arrivano. E accade, così, che le immagini degli sbarchi lampedusani tornino a fare il giro del mondo, riproponendo una tragedia che solo una tragedia temporanea ma maggiore - la pandemia - era riuscita occultare. E dunque a Parigi possono osservare il barchino coi 26 migranti che approda all' Isola dei Conigli (dove se ti avvicini, anche solo in canoa, ti multano) e a Berlino scrutare l' elegante signora tunisina col barboncino.

 

GIUSI NICOLINI SINDACO LAMPEDUSA

Ci sarebbe da ridere, è vero: ma nessuno ce la fa. A Lampedusa meno che altrove. E soprattutto adesso, nel pieno di una stagione turistica che rischia di andarsene alla malora. Il nuovo-vecchio sindaco, Totò Martello (di sinistra, poi ecologista, quindi civico) non sa più a quale santo votarsi: «Ora lo stato di emergenza lo dichiaro io!».

 

Ma viene contestato dalla sua nemica di sempre, Angela Maraventano - lampedusana doc ma leghista d' adozione - ex senatrice e famosa per uno sciopero della fame contro gli immigrati durato un solo mattino, e per questo battezzato «lo sciopero del cappuccino».

papa francesco bergoglio incontra i fedeli a lampedusa

 

Quanti eroi o anti-eroi ha sfornato l' isola durante gli anni di un' emergenza carsica, che Roma riscopre solo se utile per propaganda a poco prezzo? Giusy Nicolini, sindaco ecologista; Pietro Bartolo, il «medico dei clandestini», ora eurodeputato e oggetto di film; Dino De Rubeis, ex primo cittadino nei giorni di Berlusconi e adesso ai domiciliari per concussione; il parroco, don Carmelo, amato da Papa Francesco; l' infaticabile comandante della stazione dei carabinieri, De Tommaso... Donne e uomini invecchiati in questa guerra impossibile.

 

silvio berlusconi a lampedusa

E mentre altri andranno o arriveranno, aggiungendo nuovi fotogrammi, per loro il film non è finito. Avanti tutta, di toppa in toppa. Del resto è una vita che va così.

pietro bartolo medico di lampedusaMIGRANTI LAMPEDUSAFUOCOAMMARE A LAMPEDUSA PIAZZApapa francesco bergoglio incontra i fedeli a lampedusa papa francesco bergoglio a lampedusa GENNARO MIGLIORE E MATTEO ORFINI SI ABBRACCIANO A LAMPEDUSA MIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSAPAPA BERGOGLIO A LAMPEDUSA PAPA BERGOGLIO A LAMPEDUSA MIGRANTI SOCCORSO AL LARGO DI LAMPEDUSAdelrio orfini e fratoianni in aeroporto verso lampedusa. delrio orfini e fratoianni in aeroporto verso lampedusathe raft of lampedusa a lanzaroteLAMPEDUSA - CORPI DEI MIGRANTIlampedusa, hotspot al collasso 3migranti arrivano a lampedusa 2i minori della open arms portati a lampedusalampedusa TROVATI 12 CORPI IN FONDO AL MAREsuperstiti a lampedusaMouhamud Elmi Muhidin - Scafista della strage di LampedusaAlex a Lampedusalampedusa NAUFRAGIO DI MIGRANTI A LAMPEDUSA La spiaggia dei conigli a Lampedusa LAMPEDUSAlavaggio immigrati lampedusa lampedusa migranticarri funebri a lampedusarabbit beach, lampedusa, italyLAMPEDUSA - CONTESTAZIONE ALL EQUIPAGGIO DI OPEN ARMSLAMPEDUSA - CONTESTAZIONE ALL EQUIPAGGIO DI OPEN ARMSLAMPEDUSA - CORPI DEI MIGRANTIi minori della open arms portati a lampedusa LAMPEDUSA - CORPI DEI MIGRANTIla villa di berlusconi a lampedusa 2salvatore martello sindaco lampedusa 2lampedusaMATTEO SALVINI NELL HOTSPOT DI LAMPEDUSAi migranti arrivano a lampedusa nonostante il coronavirusMATTEO SALVINI NELL HOTSPOT DI LAMPEDUSAmigranti sbarcano sull'isola dei conigli a lampedusa in mezzo ai turisti 3Migranti al molo Favarolo di Lampedusamigranti arrivano a lampedusa 1lampedusa, hotspot al collassolampedusalampedusalampedusalampedusalampedusa, hotspot al collasso 5lampedusa, hotspot al collasso 7migranti arrivano a lampedusa 3migranti arrivano a lampedusalampedusa, hotspot al collasso 6MIGRANTI LAMPEDUSA 1lampedusa, hotspot al collasso 1lampedusa, hotspot al collasso 4lampedusa, hotspot al collasso 2

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…