totti a mosca

“MA PERCHÉ TOTTI È ANDATO IN RUSSIA? NON HA SOLDI?” – L’EX ATTACCANTE UCRAINO, ARTEM MILEVSKYI, PUNGE IL "PUPONE", TESTIMONIAL A MOSCA MOLTO BEN PAGATO (SI PARLA DI UNA CIFRA A SEI ZERI) DELL'INTERNATIONAL RB AWARD, L'EVENTO ANNUALE ORGANIZZATO DAL PRINCIPALE PORTALE RUSSO DI SCOMMESSE SPORTIVE – SALITO SUL PALCO TRA DUE ALI DI GLADIATORI, COL COLOSSEO SULLO SFONDO, L’EX CAPITANO DELLA ROMA HA PRESO PARTE A UNO SKETCH IMBARAZZANTE IN CUI HA DETTO 6 PAROLE, I MEDIA UCRAINI LO HANNO FATTO A PEZZI: “DISONORE E VERGOGNA” – VIDEO

 

totti a mosca

Da fanpage.it - Estratti

Dopo tante polemiche, alla fine Francesco Totti ha presenziato martedì a Mosca come ospite d'onore molto ben pagato (si è parlato di una cifra a sei zeri) all'International RB Award, l'evento annuale organizzato dal principale portale russo di scommesse sportive.

 

Totti è salito sul palco in uno scenario completamente kitsch ispirato all'antica Roma, ha detto una sola battuta in italiano come da copione (non capendo assolutamente nulla di quello che dicevano tutti gli altri in russo), si è intascato il bonifico e se n'è tornato a casa. Si è lasciato dietro numerose interviste coi media locali in cui si è trovato a rispondere a domande improbabili tipo "ma sai che Carrera in Russia è una leggenda?" oppure cosa pensasse di un calciatore russo che come lui si era scattato un selfie dopo un gol segnato.

 

totti a mosca

"Ma lui ha perso…", ha risposto il Pupone, barcamenandosi come meglio poteva su argomenti per lo più russocentrici, con domande sui vari Alenichev e Miranchuk, incontrando anche l'ex nazionale Aleksandr Mostovoj nel contesto grottesco che vedete qui sotto.

 

La due giorni moscovita dell'ex capitano romanista è stata vissuta come un oltraggio dai media ucraini, che lo hanno fatto a pezzi. "Totti si è disonorato arrivando a Mosca: la vergogna del giorno", "Totti è arrivato comunque in Russia ed è riuscito a macchiarsi la reputazione", "Totti ha commesso un atto vergognoso, al suo compagno Dovbyk questo non piacerà",

 

francesco totti a mosca

"Totti è arrivato nel Paese aggressore": sono questi alcuni dei titoli con cui in Ucraina è stata raccontato il viaggio del campione del mondo di Berlino, accusato di essersi venduto per soldi al regime di Putin, facendosi usare come testimonial in un evento il cui slogan – sparato ovunque – recitava "L'Imperatore sta andando alla terza Roma", alludendo al concetto di Mosca come "terza Roma", come veniva definita la capitale russa tra il XV e il XVII secolo dopo la caduta di Costantinopoli ("la seconda Roma") nel 1453. Uno slogan imperialistico – cavalcato per primo dallo zar Ivan il Grande – che si può leggere anche in chiave attuale, alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022 e della guerra che fa tuttora tante vittime ogni giorno.

 

francesco totti a mosca

In Ucraina non hanno dubbi sulla lettura dell'intera vicenda e sul ruolo consapevole avuto da Totti. Ci va già durissimo l'ex attaccante della Dinamo Kiev e della nazionale Artem Milevskyi: "Non voglio crederci, questa notizia non mi fa sentire bene… Non capisco proprio perché Totti vada in Russia quando tutta l'Italia, tutta l'Europa, tifa per l'Ucraina, tifa per noi. È stato pagato al 100%… ma non ha soldi? Non ha guadagnato molto in carriera?".

 

FRANCESCO TOTTI IN RUSSIA

Tutte cose che Totti forse non avrà neanche visto, mentre nell'immediata vigilia della cerimonia di premiazione svoltasi al Moscow Gymnastics Palace si preparava a recitare al meglio la sua parte. Francesco si è seduto in platea assieme agli organizzatori dell'evento e poi è salito sul palco nel finale, come si addice all'ospite d'onore, scortato da due ali di gladiatori, col Colosseo sullo sfondo. In precedenza c'erano state due ore di spettacolo, in cui le varie premiazioni dedicate a sport, scommesse e media si erano alternate a intermezzi, siparietti e sketch surreali per non dire assurdi.

 

 

(...)

FRANCESCO TOTTI IN RUSSIAfrancesco totti in russiafrancesco totti a mosca

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...