pamela

"IL CORPO A PEZZI DI PAMELA: PER QUEI MEDICI E’ STATA L’AUTOPSIA  PIU’ TERRIBILE DELLA LORO VITA" – MELANIA RIZZOLI: "IL MIO PENSIERO OGGI È RIVOLTO A QUEGLI SPECIALISTI ANATOMOPATOLOGI CHE HANNO RICEVUTO L' ORDINE GIUDIZIARIO DI RICOMPORRE IL CORPO MACIULLATO DI QUELLA RAGAZZA: UNO SCEMPIO DEL GENERE SICURAMENTE NON L' AVEVANO MAI VISTO

Melania Rizzoli per Libero Quotidiano

LA MORTE DI PAMELA MASTROPIETRO

 

Sono invisibili, lavorano chiusi nella penombra delle gelide sale settorie illuminate dai neon, immersi in un silenzio mortale, e trascorrono le loro giornate ispezionando, esplorando e sezionando cadaveri, corpi morti, immobili e freddi come il marmo, che gli arrivano distesi su barelle dalle corsie ospedaliere, da luoghi di incidenti o da scene del crimine, nudi e coperti da un telo bianco, con l' etichetta di identificazione appesa ad un alluce.

 

Pamela Mastropietro invece è arrivata al loro cospetto chiusa un due valigie, due comuni trolley a rotelle, e l' hanno dovuta ricomporre pezzo per pezzo, come un grottesco puzzle al quale mancavano dei tasselli. Gli anatomopatologi non hanno visto il sorriso di Pamela, né ascoltato la sua voce, perché sono medici che non hanno mai visitato un paziente vivo, essendo specializzati nelle autopsie e nella diagnosi delle cause di morte, e sono anche quelli che esaminano al microscopio tutti gli esami istologici per certificare, per esempio, se un tumore è benigno o maligno, e firmare la nostra salvezza o la nostra condanna.

pamela mastropietro

 

CONTRIBUTO Il loro contributo professionale è fondamentale per dirimere i dubbi della scienza medica e forense, ed è indispensabile alla clinica per avere conferme della natura di molte malattie e naturalmente di molti decessi, senza di loro la medicina non potrebbe procedere ed evolvere, e grazie a loro e ai loro referti, le terapie vengono continuamente messe a punto per meglio salvaguardare la vita.

 

Sebbene essi siano abituati ad osservare corpi straziati da eventi violenti, da incidenti mortali, deteriorati e bruciati, gonfiati da lunga permanenza in mare, o collassati e arrabattati come marionette nel caso di cadute dall' alto, uno scempio del genere sicuramente non l' avevano mai visto.

 

L'autopsia

Il referto autoptico di Pamela, depositato in Procura dal medico legale Antonio Tombolini, parla di "depezzamento, scarnificazione, sezionamento di parti di derma, muscolatura e seni" e denuncia la irreperibilità di alcuni organi come il cuore e parte del pube, oltre alla scomparsa della porzione di collegamento tra testa e torace, cioè del collo della ragazza.

 

La causa di morte è stata identificata in una «intossicazione acuta da xenobiotici per via endovenosa probabilmente indotta, oltre ad una ferita da punta e taglio alla parte bassa della porzione postero-laterale destra del torace», e non è stato possibile quantificare l' entità dell' emorragia a causa del depezzamento, ed inoltre «lo smembramento in vari pezzi del corpo è stato eseguito con grossi strumenti da taglio, ed è stato mutilato in più punti, testa, torace, mammelle, bacino, monte di venere, mentre le braccia e le gambe sono state ridotte ciascuna in due parti». I vari pezzi del cadavere poi sono stati dissanguati e lavati uno ad uno con una «sostanza a base di cloro», per poi essere deposti in due valigie, le stesse che sono state recapitate ai medici legali con il loro macabro contenuto.

PAMELA MASTROPIETRO

 

L' ORRORE Ecco, il mio pensiero oggi è rivolto a quegli specialisti anatomopatologi che si sono visti arrivare l' orrore, che hanno ricevuto l' ordine giudiziario di ricomporre il corpo della ragazza macellata come fosse un manichino da montare, e che hanno dovuto esaminarla pezzo per pezzo, ricucirla alla meglio con ago e filo da sutura, e constatare che le parti mancanti avrebbero impedito loro di dare la dignità che meritava a quel corpo martoriato. Il mio pensiero da tre giorni è fisso su quella équipe di medici, di uomini e donne che terminato quel lavoro orrendo sono in serata rientrati nelle loro case, nelle loro famiglie, per cenare insieme allo sgomento che si portavano dietro, che gli chiudeva lo stomaco e che non riuscivano a scrollarsi di dosso. Certo, direte voi, ci sono mestieri peggiori, più faticosi e più pericolosi, ma trovarsi ogni maledetto giorno di fronte ad una vita spezzata, ad una persona che fino a 24 ore prima era viva e vegeta, e che ora è una salma che ti aspetta distesa in silenzio, non può lasciare indifferenti, e non può non suscitare ammirazione per dei professionisti che dedicano la loro vita a studiare, capire e certificare la morte in ogni sua forma crudele, per evitare che si ripeta.

 

melania rizzoli

IN SALA Da studente e poi da medico ho frequentato le sale autoptiche, ed ho assistito a moltissime autopsie, l' unico esame che ti fa realmente vedere la causa di morte di un paziente, ed ogni volta uscivo da quei locali con la nausea, con in bocca il sapore dolciastro del sangue raffermo, e con addosso l' odore della decomposizione, e non mi capacitavo di come molti colleghi potessero trascorrere i loro giorni negli obitori, su come riuscissero a sostenere psicologicamente quell' impatto traumatico quotidiano, e rimuoverlo dalla mente finito l' orario di lavoro, quando tornavano a sorridere ed a vivere la vita.

 

Con gli anni ho compreso che fare l' anatomopatologo non è mai un lavoro come un altro, perché per quanto si riesca a schermare i sentimenti, a distaccarsi emotivamente, a reprimere le emozioni, e a rimuovere dalla mente le immagini di morte quotidiana, non si riuscirà mai a cancellare ricordi terribili come quelli del corpo di Pamela, nemmeno chiudendo razionalmente il caso, sapendo che l' autore criminale di tale scempio sia oggi recluso e domani punito come merita.

 

Nelle 11 pagine dell' ordinanza del gip si ipotizza che Pamela sia morta di overdose, e che successivamente il suo cadavere sia stato smembrato, umiliato e vilipeso, ma la sua vicenda resterà a lungo impressa nella memoria di molti, soprattutto in quella di quegli anonimi medici che hanno tentato in silenzio di ricomporla, per renderla riconoscibile a sua madre, per darle una parvenza della ragazza che era, e che molto difficilmente riusciranno a dimenticare l' autopsia più terribile della loro vita.

pamela mastropietro

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)