
"MIO FRATELLO FRANCIS 'CHARLIE' KAUFMAN È UN SADICO VIOLENTO CHE HA PROVATO A UCCIDERCI" - PARLA PENELOPE, LA SORELLA DEL 46ENNE ARRESTATO PER IL DUPLICE OMICIDIO DELLA COMPAGNA, LA RUSSA ANASTASIA TROFIMOVA, E LA FIGLIA, ANDROMEDA, A VILLA PAMPHILI, A ROMA: "È UN MOSTRO, ORA SPERO CHE ANCHE DIO LO ABBANDONI. MI AVEVA SCRITTO POCHI GIORNI PRIMA DI QUELLO CHE HA FATTO, DICENDOMI CHE LA COMPAGNA LO AVEVA LASCIATO. È UNO PSICOPATICO. È UN VIOLENTO, SOPRATTUTTO QUANDO BEVE O SI DROGA. DA UBRIACO HA QUASI UCCISO NOSTRO FRATELLO, PER QUESTO È FUGGITO. SE FOSSE TORNATO NEGLI STATI UNITI, AVREBBE UCCISO TUTTI NOI" - "NON ERA UN REGISTA, SAPEVA MUOVERSI IN QUEL MONDO, LUI RUBAVA I TALENTI DEGLI ALTRI..."
Estratto dell'articolo di Lorenzo D'Albergo, Marco Carta per “la Repubblica”
"Charlie ha lo charme del diavolo e la faccia del diavolo. È uno psicopatico. Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui. Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall'America".
A parlare è Penelope Kaufman, sorella di Francis Charles Kaufman, in carcere in Grecia per l'omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate senza vita a Villa Pamphili. Penelope fa fatica a controllare le emozioni. Si mischiano ai ricordi.
«Mio fratello è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più. Mi aveva scritto pochi giorni prima di quello che ha fatto, dicendomi che la compagna lo aveva lasciato. È uno psicopatico.
CHARLIE KAUFMAN CON I FRATELLI
Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città».
Penelope, chi è veramente suo fratello Francis?
«È un manipolatore, sarebbe capace di venderti i tuoi stessi vestiti. È sempre stato geniale, il più bello di tutti. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro. Quando eravamo bambini mi ha spezzato un dito in un grosso ferramenta. Pensavo che fosse stato un incidente.
Stelle della notte – la locandina del film mai realizzato da Francis Kaufmann Rexal Ford
Mio padre invece lo aveva capito che lo aveva fatto apposta. Che Charlie era uno psicopatico. Da ubriaco ha quasi ucciso nostro fratello, per questo è fuggito. Ma se fosse tornato negli Stati Uniti, avrebbe ucciso tutti noi. Eravamo tutti terrorizzati da Charlie, ci ha regalato i giorni più brutti della nostra vita. Non lo volevamo più qui. Se vuoi sapere com'è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie».
In Italia si accreditava come regista. Lo era?
«No, ma sapeva muoversi in quel mondo. Conosceva il cinema, si era anche laureato in film production. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l'ho mai visto. Lui rubava i talenti degli altri, soprattutto quelli di noi fratelli (sei in tutto, ndr). Ho scritto tre sceneggiature per lui, che mi prometteva che avremmo fatto grandi cose. Invece non c'è mai stato niente. Anche Food Fight, che ha provato a vendere in tutto il mondo, era una mia idea».
il passaporto Rexal Ford - Francis Kaufmann
Anche le amicizie nel mondo dello spettacolo erano inventate?
«Charlie era brillante, ci sa fare con le persone. Sa come entrare in empatia subito. Quando viveva a Los Angeles andava a cena con i registi di Hollywood, con musicisti famosi. Conosceva centinaia di star dello spettacolo. Ma di certo non sono amici che ti aiutano quando non sai dove andare a dormire con tua figlia. Sapevano anche che era un po' strambo ("a nut bag"). A casa lo chiamavamo il non-talento di Mr. Ripley».
Lo aiutavate economicamente?
«Ci raccontava che sua moglie e la figlia pativano la fame. Che uomo patetico. La mia povera mamma — dovreste vederla, è un angelo — ogni due settimane gli mandava qualcosa. Io, che ho tre figli, gli ho inviato 3.000 dollari una sola volta. [...]
Quando era più piccolo aveva sempre un sacco di soldi e noi ci chiedevamo da dove venissero. Ora sappiamo che probabilmente vendeva droghe e forse faceva truffe. Questa cosa per noi è una vergogna. Siamo una famiglia seria, religiosa, siamo tutti laureati. I nostri genitori ci hanno insegnato a essere degli esseri umani decenti. Lui è sempre stato molto sensibile. Poi, con le droghe, è sceso all'inferno. Mio padre non c'è più. Ma se avesse saputo di Charlie sarebbe morto sul colpo». [...]
Rexal Ford - Francis Kaufmann fermato dalla polizia a roma con il braccio la bambina
Quando lo ha sentito l'ultima volta?
«Qualche settimana fa mi ha scritto che stavano tutti bene. Per un attimo ho pensato che quella bambina lo avesse cambiato. Poi, pochi giorni prima dell'arresto, mi ha scritto che Anastasia lo aveva lasciato. Due giorni dopo manda una mail per dire che lei era tornata a prendersi la bambina. Invece le aveva già uccise tutte e due, perché io lo so che le ha uccise tutte e due. È un bastardo.
Sapevamo che era un violento, ma non avremmo mai pensato, nemmeno in dieci milioni di anni, che avrebbe potuto fare male a una bambina. Non esiste un crimine più basso. Noi siamo distrutti, chiediamo scusa all'Italia e alla famiglia di Anastasia. Mio fratello è un mostro. Per tirare avanti ho scritto una canzone». [...]
ARRESTO DI REXAL FORD - Francis Kaufmann - SKIATHOS GRECIA
gli 863mila euro di tax credit incassati da Rexal Ford - Francis Kaufmann per un film da girare a roma
Rexal Ford - Francis Kaufmann
locandine di film mai realizzati millantati da Rexal Ford - Francis Kaufmann
ULTIMA FOTO DI REXAL FORD - Francis Kaufmann CON LA BAMBINA
LA DONNA TROVATA MORTA A VILLA PAMPHILI CON REXAL FORD - Francis Kaufmann - FOTO CHI LHA VISTO
ARRESTO DI REXAL FORD – Francis Kaufmann – SKIATHOS GRECIA
REXAL FORD - CHARLES FRANCIS KAUFMANN