giovanna fatello

LA VERITA, VI PREGO, SULLA PICCOLA GIOVANNA - “L’ANESTESISTA ERA AL BAR CON LA FIGLIA DEI PROPRIETARI DELLA CLINICA” - UNA NUOVA PISTA NEL CASO DELLA BAMBINA MORTA IN SALA OPERATORIA - PER L’ACCUSA CI SONO STATI DEPISTAGGI E NEGLIGENZE - LA CLINICA: TUTTO FATTO SECONDO LE REGOLE

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

GIOVANNA FATELLOGIOVANNA FATELLO

C' è una nuova pista investigativa che spiegherebbe la morte di Giovanna Fatello, la bimba di 10 anni operata al timpano e morta a Villa Mafalda il 29 marzo 2014. L' anestesista Pierfrancesco Dauri si sarebbe «allontanato ingiustificatamente per 40 minuti dalla sala operatoria» per andare al bar con Claudia Barillari, figlia dei proprietari della clinica.

 

Nel momento della crisi respiratoria della bambina sarebbe rimasto solo il suo vice Francesco Santilli che ritenuto «non pratico della macchina, non gestiva correttamente le vie aeree della paziente».
 

Nei mesi scorsi, dopo che il titolare dell' inchiesta Mario Ardigò su disposizione della gip Guglielmi, contraria all' archiviazione, ha iniziato a indagare, si è arrivati a formulare un' altra ipotesi. Una pista che non scioglie tutti i dubbi ma individua alcune responsabilità.

 

villa mafalda giovanna fatellovilla mafalda giovanna fatello

A seguito di queste novità, la procura ha indagato per omicidio colposo Dauri, per aver trascurato il monitoraggio di paziente e apparecchiature; Santilli, che sparì dai registri della clinica perché quel giorno lavorava in nero; l' otorino Giuseppe Magliulo e il suo secondo Dario Marcotullio.

 

A tutti il pm contesta anche di «aver congegnato una versione di comodo sulla crisi avvenuta» e aver mentito «per impedire la ricostruzione della dinamica letale dell' intervento chirurgico e la conseguente responsabilità penale per chirurghi e anestesisti e degli stessi responsabili della casa di cura di Villa Mafalda e dei vertici della società che la gestiva».

 

La casa di cura è una spa partecipata da Paolo Barillari, la moglie Alessandra Cerasi, della famiglia dei costruttori, e dalla srl «Coppedè 77».
 

giovanna fatello giovanna fatello

È indagata pure la dirigente sanitaria Rossella Moscatelli, alla quale è contestato il falso per aver inviato un fax con richiesta di plasma al policlinico Umberto I alle 12, quando la bimba era già morta. L' acquisizione dei tabulati telefonici, la deposizione delle due bariste Carmela e Maria Rolli e le consulenze hanno consentito di fissare l' orario di morte della bimba fra le 9.40 e le 9.50 e non alle 13.40, come riportato sui documenti della clinica.
 

Scrivono i carabinieri nell' informativa: «Emerge uno spaccato di falsità generale.
Numerose dichiarazioni assunte potrebbero essere state falsate o artefatte al solo scopo di coprire una gravissima circostanza. Sembra che in taluni casi siano state rese versioni di comodo per non vedersi attribuire responsabilità».

 

funerali giovanna fatellofunerali giovanna fatello

Il pm ipotizza poi il favoreggiamento personale. Una fonte protetta da anonimato ha parlato di accordi «per far ricadere la responsabilità su un medico anestesista estraneo all' équipe», che sarebbe stato individuato in Santilli (un precedente per consumo di coca) «a fronte della promessa di pagamento di 200 mila euro».
 

Individuare la causa della crisi cardiaca non sarà facile. Per Luigi Cipolloni, consulente dei pm «è ipotizzabile un periodo di mancata ventilazione della paziente». Secondo il suo collega Lorenzo Pandolfi non sarebbe stata attivata la leva meccanica necessaria a produrre la mescolanza corretta di gas anestetici da somministrare e a un certo punto la bambina si trovò a «rirespirare» la stessa anidride carbonica che aveva espulso prima.
 

i genitori di giovannina, matteo e valentina fatello  1i genitori di giovannina, matteo e valentina fatello 1

Replica la clinica: «Villa Mafalda ribadisce la correttezza del proprio operato, nonché la correttezza delle procedure svolte dal personale di sala operatoria, per il quale è stata disposta l' archiviazione definitiva del procedimento. Ci tuteleremo nelle competenti sedi legali nei confronti di chiunque metterà ulteriormente in dubbio l' onore e la professionalità della Casa di Cura e del personale sanitario che vi opera, da due anni oggetto di accuse senza riscontro».

giovanna fatello -kbqc-u43050762082561peh-512x384@corriere-web-sezioni_192x144giovanna fatello -kbqc-u43050762082561peh-512x384@corriere-web-sezioni_192x144

 

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?