daniela poggiali

FERMI TUTTI! DOPO 3 ANNI DI CARCERE, ASSOLTA IN APPELLO L’EX INFERMIERA DI LUGO ACCUSATA DI AVER UCCISO UNA SUA PAZIENTE – IN PRIMO GRADO FU CONDANNATA ALL’ERGASTOLO - PER LIBERARE DANIELA POGGIALI (45) E' STATA DECISIVA UNA NUOVA PERIZIA

POGGIALIPOGGIALI

Da repubblica.it

 

Dopo quasi tre anni di carcere, è libera. La Corte di assise di appello di Bologna ha assolto, perché il fatto non sussiste, Daniela Poggiali, 45 anni, ex infermiera alla sbarra per l'omicidio di una sua paziente 78enne, Rosa Calderoni, all'ospedale di Lugo, nel ravennate.

 

L'imputata in primo grado fu condannata all'ergastolo a Ravenna perché riconosciuta colpevole di avere iniettato una dose letale di potassio all'anziana. La donna ha accolto la sentenza in suo favore esultando, le sorelle e l'ex compagno sono scoppiati a piangere. I due figli della vittima si erano invece allontanati dall'aula mezz'ora prima della pronuncia per la tensione emotiva accumulata.

 

Il caso di Daniela Poggiali è scoppiato il 9 ottobre 2014, quando i carabinieri sono entrati nella sua casa di Giovecca di Lugo per portarla in carcere. Attorno alla donna, sospettata per il decesso di Rosa Calderoni avvenuto l'8 aprile di quello stesso anno, in breve tempo è cresciuta un'indagine giudiziaria che l'ha portata ad essere sospettata di decine di morti nei suoi anni di lavoro.

POGGIALIPOGGIALI

 

 

L'ex infermiera è poi stata condannata all'ergastolo in primo grado per la morte della paziente 78enne. Durante il processo, il magistrato aveva fatto riferimento anche a tutti i furti (70-80 all'anno) verificatisi nel reparto della Poggiali, quello di Medicina, quando lei era in servizio. E soprattutto alle numerose morti sospette sempre in sua presenza (che comunque non rientravano in questo processo).

 

Senza contare, infine, le foto che la ritraggono mentre fa delle smorfie accanto a un'altra paziente appena morta. Quando il presidente della corte d'assise, Corrado Schiaretti, aveva letto il verdetto, la Poggiali aveva abbassato gli occhi e scosso la testa, prima di essere riportata nel carcere di Forlì. La procura aveva chiesto la massima pena più l'isolamento diurno per un anno e mezzo, che è stato invece escluso, come l'aggravante dei motivi abbietti. Alla base della condanna in primo grado invece c'erano sono la premeditazione e l'uso del mezzo venefici.

daniela poggialidaniela poggiali

 

Una donna "fredda, intelligente e spietata. Nemmeno lei sa quanti pazienti ha ucciso", aveva scritto il giudice di Ravenna. Successivamente la Procura di Ravenna le aveva notificato l'avviso di conclusione indagini per il decesso di Massimo Montanari, 95 anni, morto il 12 marzo 2014 nel reparto dove lavorava la donna in circostanze sospette.

 

A inizio di quest'anno è iniziato il processo di appello a Bologna, sospeso per una nuova perizia,  riportata da L'Espresso, richiesta dai giudici per far luce su cosa sia veramente accaduto la mattina di quell'8 aprile di tre anni fa in ospedale. Perizia che è stata decisiva.

 

Ora la procura potrà fare ricorso in Cassazione. Intanto Daniela Poggiali, in carcere da ottobre 2014, è libera: potrà tornare subito a casa. "Questi ribaltamenti processuali ripetuti sono espressione del fatto che in questa fase storica nella giurisprudenza italiana convivono espressioni culturali diverse", il commento dell'avvocato Luca Valgimigli, uno dei due difensori di Daniela Poggiali.

 

daniela poggiali  7daniela poggiali 7

Il legale cita, tra gli altri, i controversi casi degli omicidi di Meredith Kercher, uccisa a Perugia l'1 novembre 2007, e di Chiara Poggi, assassinata a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. L'altro difensore, Stefano Dalla Valle, ha parlato di "sentenza importante per il presupposto giuridico forte per il contesto scientifico nel quale è maturata la decisione dei giudici".

 

"Oggi si sono poste le condizioni per evitare un clamoroso errore giudiziario". L'avvocato Guido Magnisi, difensore dell'ex primario di Medicina Interna dell'ospedale di Lugo, Giuseppe Re, commenta così la sentenza di assoluzione per Daniela Poggiali. Il medico, infatti, è in udienza preliminare a Ravenna, imputato "per dolosamente non aver impedito un evento", cioè l'omicidio volontario addebitato a Poggiali, "che si aveva l'obbligo giuridico di impedire", ricorda il difensore.

daniela poggiali  6daniela poggiali 6

 

In questi casi, secondo una norma "di rarissima applicazione, non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo". Per l'avvocato Magnisi "già il dato era paradossale, perché non si vede come un soggetto possa impedire un evento omicidiario operato da un altro soggetto senza movente alcuno, non si vede come lo possa impedire, in base a quale obbligo giuridico, e come lo possa prevedere.

 

Ma - prosegue - alla luce della sentenza odierna, l'insussistenza assoluta del fatto omicidio dimostra che la povera Calderoni è, come dimostrato in maniera incontrovertibile dalla perizia, deceduta per morte naturale. Sicché Re oggi sarebbe imputato di omicidio volontario per non aver impedito la morte naturale di una paziente... Credo - conclude - che forse solo a Dio demiurgo e all'Ente supremo si possa chiedere di impedire la morte naturale di una persona".

daniela poggiali daniela poggiali daniela poggiali  5daniela poggiali 5

 

daniela poggiali  3daniela poggiali 3

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…