virginia raggi buca montagnola

VORAGINE CAPITALE –NEGATO IL RISARCIMENTO A UNA DONNA CADUTA IN UNA BUCA A ROMA NEL QUARTIERE TRIESTE: "C'ERA LUCE, POTEVA EVITARLA. AL PEDONE È RICHIESTO UN MINIMO DI DILIGENZA" - LE SENTENZE DI PRIMO E SECONDO GRADO SPOSANO LA LINEA DEL COMUNE. PAROLA ALLA CASSAZIONE

buca roma

Federica Angeli per la Repubblica - Roma

 

Vietato cadere nelle buche di Roma. Perché il rischio non è solo quello di farsi male, o di morire se si è in sella a una moto, ma è quello di sentirsi accusare di essere stati "negligenti" e di dover pagare le spese legali al Comune di Roma e alla ditta appaltante della manutenzione stradale quando si intenta una causa.

È quanto accaduto a una professoressa siciliana, ora 76enne che proprio questa mattina, dopo 12 anni spesi tra giudizi, sentenze e ricorsi al tribunale civile, attende la decisione della Cassazione che, col suo verdetto, potrà creare un precedente per i casi futuri.

 

Tutto comincia nel lontano maggio del 2006, quando la donna, alle 11 del mattino, cade in una buca in via Taro incrocio via Volsinio, quartiere Trieste. Chiama un' amica al telefono, non riesce a rialzarsi, ha un forte dolore alla gamba. Insieme vanno al pronto soccorso: niente di rotto ma una brutta caduta che la costringerà a una lunga riabilitazione.

buca roma

 

La professoressa decide di intentare una causa contro il Comune di Roma al tribunale civile, assistita dall' avvocato Alfredo Galasso. In primo grado, nel 2011, i giudici le danno torto. « Non esiste l' onore della prova sul nesso di causalità », scrivono i magistrati. L' unica testimone portata in aula racconta infatti di essere arrivata e di averla trovata nella buca dolorante, non di averla vista cadere dentro.

 

Ma l' incredibile epilogo di questa storia arriva con la sentenza di Appello, nel 2015. I giudici del secondo grado sono in linea con il verdetto dei colleghi del primo: la donna ha torto e non va risarcita.

Anzi è lei che deve pagare le spese legali per Roma Capitale e per la società Co.bit che era incaricata della manutenzione di quel tratto di strada urbana. Motivano così la loro sentenza:

 

« L' incidente è avvenuto alle 11 di mattina in un giorno di maggio - si legge nel dispositivo - in condizioni di piena visibilità. La buca era di grandi dimensioni e dunque avvistabile da un pedone intento ad attraversare la strada con il minimo di diligenza a lui richiesto in base al principio di autoresponsabilità».

buca roma

Il problema dunque non sono le voragini, ma la disattenzione di chi ci cade dentro. In fondo quello in cui è sprofondata la signora era un cratere, non un piccolo avvallamento del manto stradale.

Impossibile caderci dentro. Che abbia dunque scelto di fare un tuffo nella buca in pieno maggio la professoressa ultrasettentenne?

 

Il legale della donna non si arrende e ricorre in Cassazione contro questo pronunciamento. E, come se non fosse già abbastanza surreale l' intera vicenda, l' attuale staff dell' avvocatura Capitolina guidata dalla sindaca Virginia Raggi, nel rigettare l' istanza presentata, sfiora il capolavoro giuridico. Parla addirittura di « comportamento incauto della danneggiata » e pertanto « non vi è responsabilità di Roma Capitale » perché «un utente ha l' obbligo di prudenza e diligenza in una strada pubblica».

 

Tradotto: la colpa dell' incidente è tutta della vittima. Perché quando si attraversa una strada non si deve fare attenzione alle auto che sfrecciano, ma si ha l' obbligo di far attenzione a dove si mettono i piedi.

ROMA - BUCA ALLA MONTAGNOLA

In ogni caso, mette le mani avanti l' avvocatura capitolina nel controricorso presentato agli Ermellini, «nell' ipotesi in cui la Cassazione accogliesse il ricorso (della professoressa, ndr), Roma Capitale chiede di condannare l' impresa appaltatrice » al danno richiesto. Ovvero 5000 euro di danno fisico e 100mila di danno non patrimoniale».Oggi la Cassazione, a 12 anni dall' incidente, deciderà le sorti delle buche di Roma.

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...