
NETANYAHU VUOLE LA GUERRA A OLTRANZA – IL PREMIER ISRAELIANO STRACCIA LE RICHIESTE DI HAMAS SULL’ACCORDO PER LA POSSIBILE TREGUA A GAZA: “NON SONO ACCETTABILI PER NOI” – QUALCHE ORA PRIMA, GIORGIA MELONI AVEVA CHIAMATO “BIBI” INVITANDOLO AD ACCETTARE IL CESSATE IL FUOCO. E L’HA CONVINTO A FARE IL CONTRARIO - TRA I PUNTI DI ATTRITO C'È IL RITIRO DELL'ESERCITO ISRAELIANO E IL DESTINO DELLA "GAZA HUMANITARIAN FOUNDATION", LA SOCIETÀ USA CHE GESTISCE GLI AIUTI...
Netanyahu,richieste Hamas non sono accettabili per Israele
BENJAMIN NETANYAHU - MEME BY EDOARDO BARALDI
(ANSA) - "Le modifiche richieste da Hamas alla proposta ci sono state trasmesse ieri sera e non sono accettabili per Israele.
Dopo una valutazione della situazione, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dato istruzioni di accogliere l'invito ai colloqui indiretti e di proseguire i negoziati per il ritorno dei nostri ostaggi, sulla base della proposta del Qatar alla quale Israele ha già dato il suo assenso. La delegazione negoziale partirà domenica per i colloqui a Doha". Lo ha dichiarato il premier israeliano in una nota diffusa dal suo ufficio.
Gaza:Meloni sente Emiro Qatar e Netanyahu,ora cessate fuoco
(ANSA) - ROMA, 05 LUG - Nel quadro dei contatti avviati sin dal Vertice G7 di Kananaskis a sostegno di un cessate il fuoco a Gaza, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha intensificato il dialogo con diversi leader internazionali.
Dopo aver avuto ieri un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il Presidente Meloni ha avuto conversazioni telefoniche con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, e con il Primo Ministro dello Stato d'Israele, Benjamin Netanyahu. In tutti i colloqui il Presidente Meloni ha richiamato l'urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l'accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all'assistenza umanitaria
Netanyahu gela Hamas: “Proposte inaccettabili ma a Doha tratteremo”
Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per www.repubblica.it
Tra i punti ancora in discussione, e su cui Netanyahu mostra rigidità, ci sono il destino della controversa Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) e le posizioni dove, all’interno della Striscia, si dovranno ritirare le truppe israeliane durante i sessanta giorni.
Hamas, tra le altre cose, teme proprio queste ultime ore prima della possibile tregua. Ieri per i bombardamenti delle Israeli defense forces (Idf) si sono contati altri settanta morti.
miliziani di hamas durante la cerimonia di rilascio degli ostaggi
[…] Le famiglie degli ostaggi però protestano perché, nel migliore dei casi, solo la metà dei venti rapiti ancora in vita sarà rilasciata. A Tel Aviv e in altre città del Paese decine di migliaia di manifestanti si sono uniti alle manifestazioni dei parenti.
«In questo momento critico è vietato conformarsi alle liste di Schindler che vengono dettate, come se fosse impossibile riportarli indietro tutti», dichiara il Forum delle famiglie, citando la lista di Oskar Schindler dei dipendenti ebrei salvati dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti durante l’Olocausto. Per i familiari, il metodo di liberazione degli ostaggi attraverso liste e fasi crea «un’incertezza insopportabile».
MILIAZIANI DI HAMAS A GAZA
miliziani di hamas durante la cerimonia di rilascio degli ostaggi
bambini e miliziani di hamas
miliziani di hamas in tiro per la cerimonia di rilascio degli ostaggi
BENJAMIN NETANYAHU AL MURO DEL PIANTO PREGA PER TRUMP DOPO L ATTACCO AMERICANO ALL IRAN